Formula 1

Red Bull alza bandiera bianca: la Ferrari è irraggiungibile

In questo lunedì che apre una settimana di pausa F1 dovuta alle festività pasquali, non accennano a placarsi le polemiche in virtù del gran premio d’Australia corso ieri.

Tra colpi di scena e dinamiche oramai più o meno certe, comincia a delinearsi un quadro della situazione stagionale sempre più definito; fermo restando che il mondiale è ancora parecchio lungo e che come sostengo sempre, nessuno dei fine settimana previsti è già designato in maniera certa al 100% direttamente al venerdì. Per fortuna.

E dunque se ogni gran premio ha una storia a sé stante, oggi parliamo del film horror a cui sta assistendo la RedBull in contrapposizione con la favola che si sta vivendo in casa Ferrari.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) si ritira durante il Gp d’Australia 2022

Non c’è alcun dubbio che per Max Verstappen la gara a Melbourne sia stata l’ennesima batosta difficile da mandar giù: il film dell’orrore che l’ha visto protagonista ieri, degno del peggior “Nightmare – dal profondo della notte”, si è trasformato per lui in un altro ritiro con nulla di fatto. Dunque un vero e proprio incubo a notte fonda, e mai titolo di film di paura sarebbe più indicato del sopramenzionato per descrivere la loro condizione attuale.

Infatti l’attuale numero 1 in griglia, ex numero 33, pare fosse già ben consapevole dell’infausto esito che avrebbe potuto abbattersi su di lui: non avvertire un buon feeling con la sua RB18, lo aveva infatti portato a credere che il pensiero di non finire la gara potesse essere tutt’altro che un’ipotesi remota. Ma anzi una realtà che si è poi inesorabilmente concretizzata a qualche giro dalla fine, decretando una trionfale vittoria per la F1-75 di Charles Leclerc.

A questo punto uno sconfortato Max Verstappen sostiene che sarebbero necessari addirittura 45 gran premi per cercare di raggiungere la Ferrari: secondo l’olandese le troppe occasioni andate perdute (nonostante le poche gare disputate), avrebbero già scavato una profonda faglia che ai suoi occhi attualmente parrebbe incolmabile.

Il fatto di vedere la scuderia avversaria procedere così spedita, porta inevitabilmente a confrontarsi con ciò che si ha alle proprie spalle: ed al momento quello che c’è, non risulta vincente né in termini di affidabilità (danno anche per l’Alpha Tauri), né tantomeno se si considera il recente guasto idraulico (causa dell’ultimo ritiro), e neppure se si tratta di gestione gomme (grossi problemi di graining). E disastro nel disastro, è che per ora trovare una risoluzione a tutte queste difficoltà sembra essere proprio una strada impervia ed in salita. Altro che tragedia greca, tragedia australiana…

Tuttavia, se da un lato si assiste alla proiezione di un film horror, dall’altro viene raccontata l’incredibile favola tutta rossa de “Il bello e la bestia”: issata un’altra bandiera a Maranello, la fiaba che sta narrando Charles Leclerc ai suoi tifosi, sembra essere ancora una surreale proiezione di quelli che erano i desideri accumulati in anni di digiuno.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Australia 2022

La bestia F1-75 sembra in realtà una sorta di bacchetta magica nelle mani del monegasco, grazie alla quale per sua stessa dichiarazione ha potuto fare in gara letteralmente ciò che voleva, facendogli finanche conquistare il suo primo Grand Chelem in carriera (cioè conseguimento di pole position, vittoria, giro veloce e difesa della prima posizione dall’inizio alla fine della gara). Forte, affidabile, discretamente veloce, questa monoposto sembra non avere difetti (ma manteniamoci sempre un filino scaramantici…).

Vedremo come saprà reagire agli aggiornamenti della RB18 preannunciati in vista di Imola: che si tramuti per tutti gli altri in un “inferno rosso”?! Non aspettiamo altro.


F1-Autore: Silvia Napoletano @silviafunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing

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Silvia Napoletano