Formula 1

In Ferrari non si fidano: il nuovo layout di Melbourne avvantaggia la Red Bull?

Volete sapere perché la F1 è così affascinante?! La cosa bella di questo sport è che per quanto ci siano tecnici, ingegneri, e meccanici ligi al dovere che con perizia sono sempre lì ad analizzare, effettuare test, studiare, ed approfondire qualsiasi elemento fino al minimo dettaglio, non si può mai realmente sapere come va a finire. Certo possono essere registrati dati a favore che consentono di elaborare qualche supposizione più o meno certa, ma la verità è che in stagioni così variopinte come quella che ha da poco preso il via, non è finita finché non sventola la bandiera a scacchi.

E diciamoci la verità, era da parecchio che non si assisteva ad un mondiale di questa caratura, con nulla di già scritto al venerdì, ed in cui non è detto che una buona qualifica corrisponda necessariamente ad un piazzamento sui primi tre gradini del podio a gara conclusa.

Indubbiamente lo scorso anno abbiamo già potuto recepire un chiaro segnale del vento che stava oramai inesorabilmente cambiando, ma quest’anno la rivoluzione sembrerebbe ultimata: questa è la F1 (imprevedibile) che ci piace, quella ha più forze potenzialmente in lotta, quella che tiene col fiato sospeso fino all’ultima chicane, quella che non dà niente per scontato.

Il racing director della Scuderia Ferrari, Laurent Mekies, al muretto box

E così all’alba italiana di questo venerdì, il weekend australiano è appena cominciato, lasciando delineare delle dinamiche che per quanto certe sembrino, non possono ancora dirsi del tutto garantite. Difatti, sebbene la F1-75 abbia fatto tingere di rosso l’aurora italiana dal lontano Albert Park, dominando entrambe le sessioni di prove libere previste per oggi (la terza al via domani mattina alle nostre ore 5), il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, sostiene fermamente che la Rossa non sarebbe affatto l’indiscussa favorita di questo fine settimana. Infatti al netto dei tempi registrati, la prima avversaria ad impensierire il cavallino rampante sarebbe proprio la RB18: nessuna sorpresa in tal senso.

Durante le FP1 infatti, quest’ultima aveva un distacco dalla F1-75 di circa 6 decimi, ma nelle FP2 si è ulteriormente migliorata quasi raggiungendola (soltanto 0.245 decimi in più): ciò può voler dire che indovinando la strategia giusta, le FP3 potrebbero anche vedere un rovesciamento dei ruoli (e chissà, forse anche le successive qualifiche).

Red Bull, Gp Australia 2022

Mekies difatti è ben consapevole del fatto che le modifiche apportate al circuito (di cui vi parlavo ieri: leggi qui) potrebbero avvantaggiare la Red Bull (qui il focus sul venerdì del team di Milton Keynes), tant’è che le odierne prestazioni di avvicinamento di Verstappen parrebbero confermare questa teoria. Una pista complicata dunque, che non permetterà al team rosso di dormire sonni tranquilli in vista delle terze libere e delle imminenti qualifiche (previste per le ore 8 di domani).

Quindi se si vuole portare a Maranello un altro trofeo o comunque un’ulteriore bella soddisfazione, per Mekies non c’è dubbio: bisogna stare in guardia e lavorare ancora, per capire bene dove fare la differenza sugli avversari. Un appuntamento questo, che non lascia adito ad imperfezioni: il lavoro da parte di tutto il team dovrà essere curato e svolto al meglio, con l’obiettivo finale di dipingere una prestazione senza sbavature, perché basterà un nulla per far sfumare la vittoria. E specialmente quest’anno, nessuna delle scuderie se lo può permettere.


F1-Autore: Silvia Napoletano @silviafunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing

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Silvia Napoletano