La stagione di F1 2022, giunta la terzo appuntamento stagionale, si sta rivelando avvincente e combattuta ad ogni gara. I primi verdetti dell’annata in corso hanno evidenziato una Ferrari decisamente competitiva con Charles Leclerc autore di due pole position e altrettante vittorie. La Red Bull sta pagando l’inaffidabilità della propria power unit, con Max Verstappen che ha trionfato a Jeddah in Arabia Saudita ma non ha visto il traguardo in Australia e in Bahrain. La Mercedes, per il momento, sta massimizzando ogni fine settimana con una W13 “B” distante dal vertice sotto il profilo prestazionale.
Riguardo al costruttore di Stoccarda, facendo un passo indietro, Toto Wolff non ha ancora digerito i fatti del GP Abu Dhabi 2021. L’ultima corsa dell’annata antecedente era decisiva per l’assegnazione del titolo iridato. Negli ultimi giri entrò la Safety Car, Max Verstappen rientrò ai box per montare le gomme soft nuove, mentre Lewis Hamilton rimase in pista con le hard nuove.
Il punto focale, l’episodio che fece traboccare la goccia dal vaso, fu il fatto che il Race Director Michael Masi decise al penultimo giro che la Safety Car potesse rientrare ai box consentendo lo “sdoppiaggio” delle sole vetture tra i due rivali al titolo, quando i giri prima era giunta la comunicazione che vietava di sdoppiarsi. Alla fine Verstappen passò Hamilton all’ultimo giro e vinse il titolo.
Le polemiche che arrivarono in seguito furono molteplici, soprattutto da parte di Toto Wolff. Il Team Principal della Mercedes fu protagonista di uno sfogo via radio con Masi durante le ultimissime fasi concitate della gara e appena dopo il calare della bandiera a scacchi.
Il costruttore tedesco presentò due reclami alla FIA, che vennero subito rifiutati, e successivamente decise non presentare ricorso al Tribunale FIA di Parigi per come siano state interpretate le regole da parte del Race Director, che non si attenne a quanto riportato dal regolamento sportivo in merito alle fasi di sdoppiaggio in regime di Safety Car.
Da quel giorno il rapporto Wolff–Masi si è incrinato completamente, con il manager austriaco che non ha visto mai di buon occhio l’operato del direttore di gara. I fatti incriminati del GP Abu Dhabi 2021 portarono la FIA a condurre un’indagine alla quale la Federazione Internazionale dell‘Automobile giunse alla conclusione che fu necessario sollevare dall’incarico Masi e variare il metodo di lavoro del Race Director introducendo la Virtual Race Control Room.
Una sorta di VAR calcistico applicato alla F1, composto dall’alternanza tra Niels Wittich ed Eduardo Freitas supportati da Herbie Blash per avere una quadro completo sugli aspetti decisionali. La ‘VRCR‘ è stata strutturata vietando le comunicazioni via radio tra i team principal e la Race Control, con annesso divieto di trasmissione in TV, in modo che non via sia un’influenza esterna sulle decisioni da prendere.
Nonostante vi siano stati svariati cambiamenti dal controverso finale del GP Abu Dhabi 2021, Toto Wolff non ha cambiato idea sull’operato e sulla figura che rappresentava Michael Masi. I giorni antecedenti all’ultima tappa iridata al Yas Marina Circuit, c’è stato un meeting tra i due, a colazione, nel quale il manager austriaco ha esposto le proprie critiche costruttive e il suo punto di vista relativa alla gestione delle diverse situazioni di gara. Tuttavia, quest’ultimo, non sembrava dare molto credito ai pensieri del manager viennese.
La figura di maggior spicco dal punto di vista manageriale del costruttore tedesco ha notato come fosse complicato interloquire con una persona che, a suo avviso, era ferma sulle proprie ideologie senza voler apprendere giudizi esterni volti al miglioramento del suo operato.
Il Team Principal della Mercedes ha visto in Masi una sorta di muro dal punto vista comunicativo, in grado di mantenere la propria direzione autorevole senza ascoltare le critiche mosse da Wolff nella settimana che portò all’appuntamento decisivo in Medio Oriente. Una sorta di immunità in ambito comunicativo. Già a Jeddah erano emerse la prime crepe nel rapporto tra i due, ad Abu Dhabi si raggiunse il culmine.
I fatti controversi dell’ultima tappa 2021 uniti alle innumerevoli occasioni nelle quali Wolff ha evidenziato l’inadeguatezza di Masi nel ruolo di Race Director, hanno portato la FIA a prendere una serie di decisioni, tra le quali l’allontanamento dell’australiano che, ormai, era diventato prevalentemente un peso mediatico per la F1 stessa…
Foto: F1