F1. Clamorosa retromarcia della FIA per quanto riguarda la quarta zona DRS ricavata nel tratto che da Curva 8 porta alle velocissime curve 9 e 10. In relazione all’evidente fenomeno del porpoising accusato da diverse monoposto nella sezione ad alta velocità del circuito cittadino di Melbourne, la federazione ha deciso di eliminare la possibilità di azionare l’ala mobile in quel punto della pista per ragioni di sicurezza.
Troppo pericoloso il pompaggio, nell’arco di una gara in cui le monoposto transiteranno per 58 volte in quella sezione del tracciato. Dopo quanto osservato nelle prove libere di ieri, la FIA ha deciso ufficialmente, una ventina di minuti prima della terza sessione di prove libere, di abolire l’apertura dell’ala nella sezione ad alta velocità in cui rimarrà soltanto l’attivazione del detection point per il successivo tratto DRS, quello che porta alla nuova curva Ascari.
La decisione per quanto ragionevole in termini di sicurezza lascia perplessi per il tempismo e per le decisioni future. La decisione per quanto ragionevole in termini di sicurezza lascia perplessi per il tempismo e per le decisioni future. La decisione della FIA è stata deliberata prima delle Fp3, consentendo comunque di utilizzare la zona DRS in qualifica, momento del weekend in cui, per antonomasia, le monoposto vengono portate al limite della prestazione dai piloti, attraverso mappature estreme e con un limitato quantitativo di carburante a bordo
Tale provvedimento crea un importante precedente in quanto nelle prossime 20 gare in calendario, al netto di modifiche alle monoposto che minimizzino il pompaggio, potrebbe essere abolito l’utilizzo del DRS in particolari sezioni dei tracciati. Transitare a circa 20 km/h di velocità in meno, nello specifico tratto del circuito dell’Albert Park, potrebbe rivelarsi un grande assist per Ferrari e Mercedes che hanno evidenziato un enorme pompaggio che potrebbe logorare fisicamente i piloti e le rispettive monoposto da un movimento oscillatorio verticale molto marcato sulla distanza dei 58 giri in programma.
Secondo quanto riferito da Sky Sport F1, tra coloro a spingere la direzione di gara per la rimozione del DRS in questo tratto figura Fernando Alonso, che nella sfortunata qualifica odierna era tra i più veloci proprio settore del circuito in cui è stata eliminata la possibilità di aprire l’ala posteriore
E’ evidente che una misura di sicurezza è nell’interesse dell’incolumità di tutti i piloti, tuttavia ad oggi alcuni team come Red Bull hanno mitigato il fenomeno del porpoising e tale decisione puo’ rivelarsi penalizzante in termini sportivi, vedendo di colpo svanire un vantaggio nell’handling della monoposto frutto della bontà del proprio progetto.
Guardando al presente e all’immediato futuro è corretto osservare che uno sport come la F1 non possa permettersi di cambiare le regole del gioco nell’ambito di un evento, pena falsare i valori in campo. E come prevedibile, non tardano ad arrivare le prime polemiche in merito alla direttiva della FIA da coloro che si sentono danneggiati da tale decisione.
Max Verstappen, è consapevole di avere una chance in meno nell’attacco a Leclerc in gara domani come dichiarato all’emittente olandese Ziggo Sport : “Non so perché sia stata tolta quella zona DRS era molto più sicura ad esempio di quella che è stata permessa in Arabia Saudita a Gedda. Per me l’abolizione della zona DRS è un mistero”.
Anche Helmut Marko è apparso contrariato dal dietrofront caldeggiato dalla Alpine per motivi di sicurezza, dichiarando di essere sorpreso dal fatto che sia stato sufficiente il parere di un team per una decisione di tale portata, confermando comunque il suo ottimismo per la gara di domani.
La tanto pubblicizzata attivazione di una quarta zona di DRS si è scontrata con l’immaturità tecnica nella comprensione del fenomeno del porpoising da parte di alcuni team e riduce, almeno sulla carta, la possibilità di assistere a una gara con monoposto molto compattate almeno nelle prime fasi di gara.
Nel duello ravvicinato tra Ferrari e Red Bull, tale provvedimento rappresenta un’opportunità per Charles Leclerc di potersi difendere con efficacia, su una porzione minore del circuito australiano, dagli attacchi delle monoposto Red Bull che hanno nella velocità di punta una delle principali qualità. Siamo certi che qualunque sia il risultato di domani non mancheranno di certo le emozioni e forse continueranno le polemiche …
Foto: Scuderia Ferrari, Mercedes AMG F1