F1. Scuderia Ferrari, uno dei temi al centro del dibattito tecnico. La F1-75 sta avendo maggiori problemi di pompaggio aerodinamico rispetto alla diretta rivale per il tutolo austriaca. Di tale fenomeno ne abbiamo parlato in lungo e in largo (leggi qui le considerazioni tecniche al riguardo), analizzando le soluzione che le varie scuderie stanno cercando per evitare che il fastidioso fenomeno del pompaggio aerodinamico inficia negativamente sul rendimento delle vetture.
Dai tagli sul fondo ai tiranti. Tutte precauzioni che vanno a “curare” il bouncing e non a prevenirlo. Tuttavia sembra che la storica scuderia di Maranello abbia testato una soluzione differente, andando a lavorare sul diffusore stesso. Nella parte centrale sono spuntate due protuberanze. Il motivo specifico di questo aggiornamento si rifà al lavoro effettivo della specifica.
Benché come da sempre sosteniamo risulti estremamente difficile congetturare senza le analisi al CFD, la volontà dei tecnici italiani consiste nell’aiutare a tenere attaccato il flusso anche a distanze minori dal suolo. Anche in questo caso, quindi, si va a ridurre leggermente il volume del diffusore per andare a contrastare in maniera efficace il pompaggio aerodinamico.
Proprio a Melbourne la squadra modenese si è concentrata nel testare a fondo questa soluzione con vari sensori, con il chiaro obbiettivo di capire se l’effetto sia stato effettivamente ridotto o meno. Un incidenza che, forse, è risultata più fastidiosa che nociva per la Ferrari.
Infatti, anche in Australia il porpoising ha fatto presenza in modo consistente solamente nei tratti ad alta velocità, senza comunque incidere negativamente sulle prestazioni della vettura. Altre monoposto, invece, sono parte decisamente più dipendenti da questo effetto deleterio.
Parlando di Mercedes, scuderia fortemente limitata dallo scenario relativo allo scritto, da un punto di vista prettamente tecnico sarà molto interessante vedere quali soluzioni proporranno gli ingegneri di Brackley per “tamponare” il saltellamento. La specifica studiata sulla rossa non è certo l’unica strada percorribile e nel corso della stagione, senza dubbio, saranno molteplici gli aggiornamenti utilizzati dalle squadre per “scongiurare” tali problematiche.
I tagli sul fondo hanno rappresentato solo una prima soluzione “aerodinamica “veloce” che le squadre hanno trovato. Con una piccola perdita di carico, di fatti, si riescono a ottenere buoni risultati sul fronte porpoising.
Prima o poi, però, nell’ottica mondiale, questa perdita di carico va senz’altro recuperata per garantire la massima spinta verticale alla monoposto. In tal senso, parte del lavoro potrebbe concentrarsi anche nella zona laterale del diffusore, oltre che nella porzione centrale dell’auto.
Illustrazione: Francesco Bianchi