F1. Un dominio in lungo e in largo anche durante la gara per Charles Leclerc. Il monegasco porta a casa la seconda vittoria stagionale. trionfo che arriva in corrispondenza del secondo zero stagionale prodotto da Max Verstappen. A podio Perez e Russell, secondo nella classifica iridata. Iniziamo subito quest’analisi prestazionale senza ulteriori preamboli. Una gara non troppo difficile strategicamente parlando, visto l’unico stop necessario per completare la gara.
Sainz e Alonso giocano subito la carta della gomma Hard per tentare uno stint più lungo che, secondo la strategia, potesse mettere in lotta i due per posizioni più alte. Scegliendo la media su Sainz, gli ingegneri Ferrari avrebbero goduto delle informazioni utili su tale mescola. Il difficile warm-up sulla Pirelli a banda bianca ha di fatto messo in difficoltà l’iberico che, nel tentativo di sorpasso sulla Haas arriva lungo e finisce nella ghiaia in curva 10.
La davanti Leclerc non è riuscito a costruire subito un gap di sicurezza. Verstappen è rimasto incollato per diverse tornate sino a quando la numero 1 ha iniziato ad accusare graining sull’anteriore sinistra. Il fenomeno si presenta ma può essere pulito nel corso di alcuni giri. Superata questa fase infatti, la gomma torna ad esser prestazionale.
Anche sulla F1-75 ci si aspettava arrivasse ma più tardi rispetto alla Red Bull, come di fatto è avvenuto. La gestione gomme è stata ancora una volta migliore, vuoi per la natura in sé della vettura, vuoi per il maggior carico verticale utilizzato che preserva la mescola. Dal box hanno fatto sapere a Leclerc che sarebbero andati sul piano A, con addirittura 5 giri in più. Oltre a ciò, Max Verstappen si è lamentato molto delle posteriori fuori dalla finestra di funzionamento. In certi limiti, queste nuove Pirelli tendono a dare una buona risposta anche in fase di overheating. Tuttavia le temperature delle mescole sulla vettura austriaca sono arrivate oltre i 100°C.
Andando verso la sosta non era ancora chiaro se fosse meglio un overcut o un undercut. Nei primi giri le mescole fanno molta fatica ad attivarsi, specialmente se si parla della gomma più dura.
Osservando i numeri Leclerc ha tenuto un passo decisamente incalzante. Non ci si aspettava un ritmo superiore rispetto a Verstappen. Un 23.8s contro un 24.4s di Max Verstappen. Subito dietro, lo stint delle due Mercedes è stato a livello della RB18 di Perez. Più staccata la McLaren che ha assistito alla lotta tenendosi a distanza.
Al diciannovesima tornata l primo pilota Red Bull è costretto allo stop, più anticipato rispetto a quanto si credeva. L’olandese è rientrato dietro entrambe le McLaren, una situazione che avrebbero voluto evitare. Leclerc ha effettuato il suo stop al ventitreesimo rientrando in pista da leader subito davanti a Russell. Il pilota britannico della Mercedes è stato l’ultimo tra i big ad entrare in corsia box avvalendosi della Safety Car, tornando in pista subito dietro a Verstappen.
Con la vettura di sicurezza in pista, il pilota monegasco ha perso tutto il vantaggio che era riuscito a costruire con quello che possiamo definire di fatto un overcut. Avendo a disposizione qualche giro in più nella gomma, il ferrarista ha potuto imporre il suo ritmo in free air, mentre Verstappen, nel traffico, ha solamente continuato a perdere tempo prezioso.
Anche i numeri confermano la volata finale di Leclerc che mediamente ha girato sul 22.0s netto. Perez ha cercato di seguirlo perdendo però ben 6 decimi medi al giro. Ancora una volta stesso passo per le due frecce d’argento. Mercedes sembra quasi esser rinata durante la gara. Probabilmente la buona gestione delle mescole li ha riportati in lotta. Abbiamo visto molta attenzione a questo aspetto durante la corsa da parte del muretto di Brackley. Dal box hanno avvisato Russell di curare le gomme durante la lotta con Perez, fattore più importante della posizione in pista, sicuri che a lungo andare sarebbe stato fondamentale non cuocere le mescole.
Nei confronti di Red Bull i tedeschi sembrano gestire meglio le mescole Pirelli. I centri di rollio più alti di Ferrari e Mercedes stanno offrendo migliori riscontri sotto questo aspetto. Il braccio delle forze d’inerzia è minore e questo contiene il degrado della mescola. Entrambe le squadre possono contare sull’uso di elementi sospensivi più morbidi. Ovviamente non si tratta solo tale elemento.
Altri fattori incidono sull’usura, come ad esempio il carico verticale generato dal pacchetto prescelto. In Red Bull, ancora una volta, hanno optato per scaricare la vettura. Mentre in Arabia Saudita la scelta ha fatto differenza, in Australia la presenza di pochi allunghi ha precluso alla RB18 di sprigionare tutta la velocità per tentare sorpasso. Tranne per una piccola sbavatura del monegasco dopo la Safety Car che ha concesso attacco all’olandese, di fatto Leclerc non ha mai rischiato di essere sopravanzato.
Foto: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing – Mercedes AMG F1 Team