F1 – In una sessione di qualifica pesantemente condizionata dalle mutevoli condizioni climatiche, Max Verstappen coglie la prima pole position stagionale che gli consentirà di partire dalla prima piazzola nella gara sprint in programma domani alle ore 16:30. Il team mate, Sergio Perez partirà dalla settima posizione e analogamente a Carlos Sainz, assisterà da lontano alla battaglia tra il campione del mondo olandese e Charles Leclerc.
Il pilota olandese è riuscito a massimizzare il potenziale della RB18 nelle condizioni più favorevoli al suo stile di guida e alla sua monoposto, sull’asfalto reso molto viscido dalla pioggia iniziata a cadere alla fine della Q2 poco dopo il pesante botto di Carlos Sainz alla rivazza 2.
Anche in mattinata nell’unica sessione di prove libere, la Red Bull in condizioni di bagnato estremo si era dimostrata la monoposto più veloce nelle mani del fuoriclasse olandese, calzando le gomme full wet.
La Q3 è stata caratterizzata dalla reiterata esposizione della bandiera rossa. La prima interruzione, avvenuta dopo due minuti, è stata causata da un incruento fuoripista di Kevin Magnussen, poi splendido protagonista con il quarto tempo assoluto, alle acque minerali.
A poco meno di 3 minuti dalla bandiera a scacchi è stato necessario interrompere la sessione in quanto Valtteri Bottas ha parcheggiato nel prato a bordo pista la sua Alfa Romeo tra la variante alta e la rivazza.
Nel tempo intercorso tra l’esposizione della bandiera gialla, dovuta alla sosta a bordo pista del pilota finnico, e la successiva red flag, il campione del mondo olandese ha costruito il suo capolavoro, gestendo l’importante vantaggio accumulato nei primi due settori per poi evitare accuratamente di migliorare la propria performance nei microsettori interessati dalla bandiera gialla.
Nonostante la necessaria andatura ridotta nei suddetti microsettori, Max ha staccato il miglior tempo in 1’27″999 infliggendo un distacco di oltre sette decimi al leader del mondiale Charles Leclerc.
Con 2 minuti e 58 secondi ancora a disposizione, tutti i piloti hanno cercato di migliorare la propria prestazione ma l’esposizione della terza bandiera rossa provocata da un testacoda di Lando Norris sempre alle acque minerali, quando mancavano una manciata di secondi alla conclusione della sessione, che chiuso anzitempo la conclusione delle ostilità.
La Red Bull pareggia il computo delle pole position stagionali con Ferrari, due a testa, e pone le basi per completare un weekend iniziato al di sopra delle migliori aspettative.
La soddisfazione del campione del mondo al termine delle qualifiche è palpabile, in quanto la continua evoluzione della pista in relazione alle mutevoli condizioni climatiche rendeva davvero facile commettere errori che avrebbero compromesso l’intero weekend:
“Guidare qui oggi è stato complicato. Era molto scivolosa la pista, era difficile far funzionare bene le gomme. La qualifica è stata lunga e frenetica, ma sono contento di essere qui. La pista è fantastica e ti punisce pesantemente se sbagli. Puoi finire contro il muro e a noi piloti questo piace, perché è più difficile. Sono soddisfatto della pole. Domani e domenica sarà diverso a livello di meteo, ma è un buon inizio del weekend. Le nostre prime gare non sono andate secondo i piani, ma cercheremo di fare bene qui”.
La grande velocità espressa nei primi due settori del tracciato, saranno certamente un’arma per poter contrastare gli attacchi di Charles Leclerc nell’unica zona DRS che inizia nell’allungo successivo alla Rivazza 2 fino alla staccata del Tamburello.
Evidente la soddisfazione del team principal, Christian Horner, che ai microfoni di Sky Sport ha evidenziato il timing perfetto nella realizzazione del giro che è valso la pole al fenomeno di Hasselt:
“Siamo riusciti a trovare un buon equilibrio e Max ha fatto il giro in un momento cruciale ora la sfida è che cosa faremo domani. Dobbiamo avere una buona partenza e concretizzare. Ma ha fatto un lavoro super. È stata una qualifica insolita e il giro che poi che si è rivelato essere decisivo è stato quello che abbiamo messo in banca. Sembrava alla fine che il circuito potesse diventare di nuovo veloce, ma c’è stata la pioggia e poi ancora un’altra bandiera rossa. Questo è stato un peccato per Checo, che sarebbe potuto essere lì“.
Il team principal inglese, si è poi soffermato sulle performance espresse dalla RB18 nei settori del circuito imolese e nel migliore tyre management:
“Oggi stranamente è stato l’inverso rispetto al solito. La Ferrari è sembrata migliore nel riuscire a mettere in temperatura le gomme, noi invece stavamo faticando da questo punto di vista e avevamo bisogno di più giri. Se guardate il nostro ritmo relativo siamo veloci nel settore 1, decisamente veloci nel settore 2 e poi siamo all’incirca alla pari“.
Tanto ottimismo in casa Red Bull, in cerca di riscatto dopo il deludente avvio di stagione e con la speranza che la prima tappa europea del mondiale segni una inversione di tendenza e arresti definitivamente l’emorragia di punti nella classifica piloti e in quella costruttori.
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing