In questa domenica senza F1, un orgoglioso e rifiorito Christian Horner argomenta con soddisfazione l’ultima tappa del mondiale disputatasi lo scorso weekend in Arabia Saudita. L’avvio della stagione 2022 di certo non è stato dei migliori per la Red Bull: quell’infausto doppio ritiro è stato parecchio sofferto, specie se si considera che Max Verstappen è arrivato lì da campione del mondo in carica, sotto le vesti di colui che è riuscito in qualche modo ad interrompere l’incontrastato impero di Sir Lewis Hamilton.
A prescindere dalla scuderia che si supporta, inutile negarlo: tutti quanti ci aspettavamo da lui un ritorno in grande stile e con delle buone prestazioni, ma così non è stato. Tuttavia c’è da specificare anche che la responsabilità non è stata del tutto sua, ma che anzi entrambe le vetture hanno riscontrato delle importanti problematiche al sistema di alimentazione; per cui se in determinate circostanze la monoposto proprio non “collabora”, quel disastroso esito (doppio, tra l’altro) è pressoché inevitabile.
Nonostante questo, l’olandese ha implicitamente chiesto alla sua devota folla Orange di posticipare soltanto di una settimana i festeggiamenti, regalando loro al secondo appuntamento a Jeddah una bella vittoria, conquistata dopo un’avvincente battaglia corpo a corpo con quello che sembrerebbe essere uno dei suoi avversari principali quest’anno, Charles Leclerc. Peccato invece per Sergio Perez, medaglia di legno col suo quarto posto, nonostante il giorno prima fosse stato l’uomo più veloce in qualifica, conquistando la pole position.
Alle spalle di questi esiti positivi però, c’è stata una settimana di duro lavoro da parte di tutta la scuderia: Horner infatti, si dice parecchio soddisfatto degli sforzi profusi dagli uomini del team, i quali hanno reagito in maniera eccellente a quella che a tutti gli effetti è stata per loro una catastrofica disfatta.
Insomma, in fabbrica tra meccanici ed ingegneri c’è stata un’ottima collaborazione sinergica, che ha consentito loro di arrivare a Jeddah nel miglior modo possibile nonostante i presupposti (uno tra tutti ad esempio, il dover ottimizzare al massimo il poco tempo a disposizione tra un fine settimana e l’altro). La vittoria di Max dunque, è stata un premio di riconoscenza anche per tutti loro.
Tuttavia lascia un po’ di amaro in bocca il non aver visto due Red Bull sul podio: certo, l’unica che c’era occupava il gradino più alto, ma per Horner anche Perez avrebbe meritato qualcosina in più. Come anticipato poco sopra, non solo è stato il poleman del fine settimana, ma è stato abbastanza veloce anche durante la gara: a suo avviso, l’ingresso della Safety Car non ha affatto aiutato la buona performance di Checo.
Sebbene sia amareggiato da quanto accaduto, sostiene che il messicano resti sempre un pilota molto ragionevole e lucido: avrà solo bisogno di un po’ di tempo per mettere bene a fuoco quanto di buono ha comunque raccolto in questo weekend, e tornerà a riavere la fiducia e la forza necessari per affrontare gli altri 21 appuntamenti previsti con un adeguato mindset.
E proprio a tal proposito, come spesso accade la SC talvolta “gioca” inconsapevolmente a favore di alcuni ed a svantaggio di altri: è il doppio risvolto della stessa medaglia. E specialmente quest’anno, bisognerà tenere sotto controllo qualsiasi variabile, calcolabile o meno, perché sono certa che il mondiale sarà assegnato anche sulla base di imprevedibili minuzie.
F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing
Vedi commenti
a jedda hanno vinto per la VSC, non per chissà cosa, Leclerc era comodo a + 2s e continuava a guadagnare