Formula 1

Verstappen preoccupato: difficile rimontare la Ferrari

F1. Notte fonda per l’attuale campione del mondo in carica di casa Red Bull: da presunto favorito, a sicuro sconfitto nell’ostico week-end australiano. Indubbiamente l’andamento dell’intero fine settimana non aveva garantito promesse certe, ma senz’altro aveva lasciato presagire il fatto che Max Verstappen c’era, e aveva tutta l’intenzione di voler correre col coltello tra i denti.

Tra l’altro anche la griglia di partenza sembrava essere a lui favorita: forte della vicina presenza di Sergio Perez, l’intento era quello di mettere pressione al principale avversario di rosso vestito, anche e soprattutto in virtù del fatto che quest’ultimo poteva contare solo su sé stesso (difatti ricordiamo Carlos Sainz essere partito in nona posizione). 

Tuttavia dopo un atteggiamento gara altalenante ma sicuramente tenace, ad una manciata di giri dalla fine ecco subentrare purtroppo il clamoroso ritiro: in via ufficiosa ma non del tutto ufficiale, pare che il guasto della monoposto sia riconducibile ad un idraulic leak, ovvero una perdita del sistema idraulico che si è poi riversata sugli scarichi ed ha generato le fiamme. Dunque non un problema di power unit, come tutti avevano sin da subito pensato dati i precedenti (sommando inoltre le problematiche delle scorse competizioni anche in casa Alpine, scuderia loro “sorella”). 

E così anche oggi non abbiamo assistito al solito MadMax, ma anzi questo qui ci sembra un Verstappen sempre più amareggiato e sconfitto finanche in termini di atteggiamento, ed infatti nelle immediate interviste post gara le sue parole sono state:

“Non so quale sia stato il problema, ma nel complesso credo sia stato un weekend piuttosto negativo. Il passo in gara non era buono e non potevo lottare con Charles perché le gomme si degradavano molto in fretta. Stavo comunque difendendo il secondo posto perché non avevo pressioni dietro ed ero da solo… Ed un secondo posto è comunque meglio che non fare punti”.

Ragionamento a cui, specialmente quest’anno, non si può dar torto, soprattutto se si considera che aggiunge in tono tanto lucido quanto deluso: “Però dobbiamo concludere gare e non lo stiamo facendo”. Che doccia fredda.

il ritiro di Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing)

Quindi ai suoi occhi e con il numero 1 che campeggia ben in vista sulla sua RB18, due ritiri in tre gare sono decisamente troppi. Infatti alla domanda sulla questione affidabilità e su quanto ciò possa segnare il campionato, risponde:

Sì, lo sta segnando già da ora ed al momento siamo parecchio lontani… Sarà un compito molto difficile rimontare”, confermando quindi che inevitabilmente suddetta questione potrebbe andare ad inficiare sull’esito finale del mondiale.

Infine, sempre a proposito delle problematiche patite quest’oggi dalla sua vettura, spende parole anche sulla questione graining, limitandosi semplicemente a dire che ne è rimasto abbastanza sorpreso e che in realtà non credeva potesse sortire un effetto così negativo, ma che sostanzialmente anche in questo caso sarà necessario analizzare per capire bene cosa sia successo. 

Un fine settimana che Red Bull farà meglio a dimenticare presto: nonostante il secondo posto di Checo Perez, concentrare il focus sulla brutta piega che sta prendendo il mondiale di Max Verstappen è inevitabile. D’altro canto superata la settimana pasquale di pausa, la testa sicuramente è già ad Imola, dove potranno finalmente mettere in pratica il rivoluzionario aggiornamento preannunciato.


F1-Autore: Silvia Napoletano@silviafunoat

Foto: Oracle Red Bull Racing

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Pubblicato da
Silvia Napoletano