Formula 1

Mercedes non può considerare il 2022 un anno di transizione

F1 – C’è stata un’era in cui il volto del motorsport della Mercedes era quello di Norbert Haug, professione giornalista. Una carriera a raccontare le quattro ruote per poi diventarne parte attiva. Entra nel mondo della Stella a Tre Punte nel 1998 come esperto del marketing delle attività sportive. La scalata ai vertici è veloce. Poco dopo prenderà il posto di Jochen Neerpasch come dirigente del comparto Mercedes-Benz Motorsport.

Ad Haug, sotto la spinta di Dieter Zetsche, si deve l’acquisizione da parte di Mercedes della Ilmor Engineering. Atto necessario per trasformare il gruppo sportivo in un vero e proprio costruttore. I propulsori prodotti a Brixworth diventano subito un punto di riferimento per la F1 fino a vincere, con McLaren, ben tre titoli piloti nel 1998, 1999 (con Mika Hakkinen) e 2008 (con Lewis Hamilton) e un titolo costruttori. Nel 1998. Ma non solo. Da fornitore di propulsori la Mercedes si è fregiata anche della vittoria della 500 Miglia di Indianapolis con Penske, nel 1994.

Una legame costellato da successi, anche nel DTM, che si conclude nel dicembre 2012 quando sposa la causa della Paravan, azienda specializzata nella produzione di veicoli e di sistemi per diversamente abili. Uno step non definitivo visto che il 69enne dirigente ha offerto i suoi servigi per altre realtà industriali che si sono avvalse delle sue competenze maturate nel settore.

Norbert Haug, Mercedes Motorsport

F1 – Norbert Haug: un fine conoscitore della cose di casa Mercedes

Anche se i rapporti professionali si sono interrotti, il dirigente continua ad avere legami umani con i membri del team. Quindi ha il polso della situazione in relazione alla difficile fase che la scuderia sta attraversando a causa di una vettura che non sembra essere riuscita. Qualcosa che sta condizionando le prestazioni di Lewis Hamilton che risulta, anche per una serie di circostanze non proprio fortunate, relativamente attardato in classifica nei confronti di George Russell.

Non credo che Lewis perderà interesse per la F1 – ha riferito il dirigente tedesco ai microfoni dei colleghi di Speedweek – Ha perso il titolo due volte, nel 2007 a Shanghai nel suo primo anno in F1 per una decisione sbagliata del nostro team e nel 2021 per una decisione sbagliata della FIA. Altrimenti avrebbe già nove titoli. Non sto dicendo che Verstappen non meriti il ​​titolo, ma questi sono i fatti. La prestazione di Lewis è pari a nove titoli mondiali, ora insegue l’ottavo. Ovviamente vuole ancora raggiungerlo“.

Piuttosto netta la visione dei fatti di Haug che ha proseguito così: “Non sono preoccupato che Lewis possa perdere motivazione. George Russell ha tirato fuori il massimo ed ha beneficiato dei fallimenti di concorrenti che avrebbero dovuto essere davanti a lui. Ma devi essere lì al momento giusto e lo ha fatto molto bene“.

Lewis Hamilton, Mercerdes AMG F1

F1 – Mercedes W13: un concept ardito alla base delle difficoltà tecniche

Norbert Haug ritiene che le problematiche della W13 siano riconducibili al suo complesso concept aerodinamico che devia da quello più in voga tra i concorrenti: “La W13 sembra molto diverso dalle rivali. I radiatori sono posizionati in modo completamente diverso. L’ampia area sotto l’auto, che dovrebbe generare carico aerodinamico, ovviamente non può essere utilizzata. Se il porpoising può essere curato allora le cose possono improvvisamente andare in modo molto diverso. Il modo in cui Hamilton è stato doppiato, a Imola, dopo due terzi della distanza di gara, è roba molto forte. Forse anche le temperature della pista hanno contribuito a questo risultato. Un quarto posto per Russell è ottimo, ma non corrisponde all’attuale livello delle prestazioni. La realtà è più quella mostrata da Hamilton“.

In queste ore il team stanno approntando le vetture che dopodomani scenderanno in pista per la prima sessione di prove libere del GP di Miami. Gli occhi, inutile dirlo, saranno tutti puntati sulle Frecce d’Argento. Specie dopo le parole di Toto Wolff che ha, di fatto, confermato l’introduzione di un nuovo pacchetto di aggiornamenti necessario per superare il pompaggio aerodinamico che sta limitando il potenziale della creatura di Mike Elliott.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

F1 – Haug perentorio: la Mercedes non può considerare il 2022 un anno di transizione

Haug non vuol sentire parlare di squadra che getta la spugna. Mercedes ha una sorta di obbligo morale conferitogli dallo status di otto volte iridata. “Non puoi mai cancellare una stagione. Non puoi sederti e rilassarti. Ho creduto che il nodo potesse essere sciolto più velocemente. Forse le cose andranno diversamente nelle prossime gare. Naturalmente, con il limite di spesa, diventa più difficile recuperare perché anche i lavori in galleria del vento sono limitati“.

Sospetto che la Mercedes abbia sbagliato il concept della W13“. Ma questo non significa arrendersi. L’ex giornalista ritiene, infatti, che gli ingegneri abbiano l’obbligo di salvare il salvabile. Cruciale in questo percorso è Toto Wolff che, come capo del team, deve compattare l’ambiente e proteggerlo anche da un punto di vista mediatico. Accusare, visto come si sono messe le cose, creerebbe solo tensioni pericolose e che non aiutano ad uscire dalla spirale negativa. Questo, osservando come stanno andando le cose, pare proprio essere l’atteggiamento messo in campo da Wolff in questo inaspettatamente difficile avvio di campionato.


F1 – Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1

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Pubblicato da
Diego Catalano