F1. Terminata la seconda sessione di libere in questo venerdì monegasco, lo scenario attesta sulle prime due posizioni entrambe le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz ad un soffio di distanza tra loro, immediatamente seguite dalla doppietta RedBull con Sergio Perez e Max Verstappen rispettivamente a 3 decimi e 4 decimi e mezzo di distacco dal leader.
Proprio sulla base dei tempi registrati dell’attuale campione del mondo in carica, risulta evidente sia apparso abbastanza in difficoltà su questo circuito, quasi come se non fosse particolarmente in sintonia con la sua RB18. Diverse le problematiche che ha “lamentato” durante queste FP2, quali sottosterzo in inserimento di curva oppure difficoltà di decelerazione.
Infatti, proprio quando Daniel Ricciardo è andato rovinosamente a muro con la sua MCL36 alle Piscine provocando una breve bandiera rossa con conseguente sospensione della sessione, l’ex numero 33 ha lanciato attraverso un team radio un alert abbastanza preoccupante agli uomini del muretto box: la sua monoposto continuava ad accelerare anche in off throttle, ovvero nonostante la decelerazione attraverso l’inserimento della prima o seconda marcia.
Un bel problema, specialmente se si considera la complessità e la lunghezza di questo storico circuito, che in quanto cittadino è ovviamente molto più stretto e necessita di uno stile di guida ancora più meticoloso e preciso.
Insomma, dati alla mano in queste FP2 il confronto con la Ferrari deve essere stato pesante da mandar giù: chiaramente il verdetto definitivo sarà sancito dalle qualifiche di domani, tuttavia per ora in casa RedBull si resta lucidamente consapevoli sul da farsi.
Difatti, il team principal Christian Horner ha dichiarato apertamente: “La Ferrari è stata molto veloce. Noi possiamo mettere a posto un paio di cose, cercando di sfruttare al massimo tutto il potenziale domani […] Qui le qualifiche sono tutto, e bisogna almeno arrivare in prima fila. Il posizionamento in pista è molto difficile da perdere, anche se hai 3 o 4 secondi di distacco in velocità”.
Ed anche lo stesso campione del mondo in carica aggiunge: “Nel complesso abbiamo cercato varie cose sulla macchina per capirne il comportamento, ma ero più contento delle FP1 rispetto ad ora. Se riusciremo a trovare un bilanciamento migliore, sicuramente potremmo estrarre più potenziale e fare dei tempi migliori. Ma chiaramente per essere al livello della Ferrari dobbiamo trovare parecchio…”.
Tuttavia sulla vettura ad alto carburante afferma fiducioso: “La monoposto mi è parsa abbastanza buona, però sicuramente c’è ancora tanto da analizzare. Si sente il peso delle macchine e per questo si va un pochino più lenti… Si percepiscono di più anche gli avvallamenti della pista con queste macchine, ma va bene lo stesso. Penso che la cosa più difficile sia la visibilità ma sicuramente si prova sempre una grande frenesia nel guidare su questo circuito”.
Come dargli torto, il fascino storico di Monaco non ha nulla da invidiare alle tanto “futuristiche” quanto circensi tappe innovative previste dai prossimi calendari; ed inoltre specialmente per l’appuntamento monegasco, data la complessità del circuito, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Nella fattispecie questa domenica in cui pare sia prevista pioggia: in realtà le previsioni stimano che potrebbe sopraggiungere intorno alle 13.00/14.00 con orario di partenza previsto per le 15.00, per cui in teoria potrebbe essere un parzialmente scampato pericolo.
Tuttavia la pista non si presta facilmente all’asciugarsi in maniera rapida, per cui bisognerà tener conto anche di questa ipotetica variabile non del tutto calcolabile che potrebbe condizionare i quasi interminabili 78 giri.
Vedremo l’appuntamento più glamour dell’anno cosa ci riserverà, anche se in ogni caso Monaco (come Monza o Silverstone) è sempre una festa.
F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari F1