F1. Aria di casa. Aria di svolta. Questa è la speranza che cova Carlos Sainz dopo un avvio di campionato costellato di difficoltà. Ad osservare la classifica ed il numero dei podi ottenuti ci sarebbe tutto sommato da sorridere. Lo spagnolo è quinto nella generale ed ha George Russell nel mirino che si sarà anche dimostrato un passista, ma che di certo non possiede una vettura di primissimo livello. Alla spalle ha nientepopodimeno che Sir Lewis Hamilton, cosa inimmaginabile fino a cinque mesi.
Ma ciò che ridimensiona il suo avvio di mondiale 2022 è la distanza siderale dal compagno di squadra. In cinque gare è ha accumulato ben 51 punti di distacco da Charles Leclerc che l’ha praticamente doppiato in classifica piloti. Ancora, se il monegasco è sempre stato in grado di arrivare al traguardo, l’ex McLaren conta già due zero figli di due incidenti in cui qualche responsabilità gli è ascrivibile.
Diversi gli errori commessi da Sainz. E non solo in gara. Incidenti nelle libere, uscite di pista fatali in qualifica. Un quadro che descrive un non totale adattamento alle vetture di nuova generazione. Un’evidenza ammessa dallo stesso “n°55” a Jeddah quando ha rivelato di sentirsi più a suo agio, in termini di feeling di guida, con la vettura 2021. Dopo il GP di Arabia Saudita si sono susseguite altre tre gare e le cose non sembrano completamente migliorate.
Sainz, dunque, nonostante il punti guadagnati, i tre podi conquistati e un rinnovo contrattuale in saccoccia, non può dirsi pienamente soddisfatto dell’andamento del suo campionato. La F1-75 è una macchina che ha evidenziato di poter dire la sua in chiave mondiale. Non il madrileno. In questo momento, soprattutto sul passo gara quando la forbice prestazionale si allarga, Leclerc ha dimostrato, insieme a Verstappen, di fare un campionato a se stante.
Sainz si è calato nella scomoda ed inauspicata condizione di essere una spalla in una lotta iridata che lo vede spettatore più che attivo protagonista. La fotografia di una delusione dopo un 2021 in cui, all’esordio in Ferrari, era stato in grado, grazie a doti da regolarista, di mettersi dietro Leclerc e di risultare il primo dei piloti muniti di “vetture terrene”.
La sensazione è che in ogni gara accada qualche piccolo episodio avverso che tiene il 27enne ben lontano dalla vetta. Una sorta di Calimero della F1 a cui ne succedono sempre di nuove: dal volante che si spegne, al serbatoio dell’acqua per dissetarsi che si inceppa passando per l’eccesso di foga che ha conseguenze deleterie (vedi Albert Park, Imola e Miami).
Ma ora il tempo delle scuse è giunto al termine: Sainz deve capire cosa fare di questo mondiale. E la decisione spetta a lui. Egli deve compiere il cambio di passo risolutivo, nessun altro visto che nel team ha il pieno supporto e considerando che, ad oggi, Maranello gli ha offerto totali facoltà di poter lottare per la vittoria. Condizione che non durerà molto con una Red Bull arrembante alla quale non si possono regale punti nella lunga strada che porta al titolo che la Ferrari insegue da un’era geologica.
Il Montmelò è una pista amica per Carlos Jr, anche se l’anno scorso non andò benissimo. Nelle stagioni precedenti lo spagnolo si è esaltato con gare da ricordare: “rex est imperator in regno” suo sarebbe il caso di dire. E proprio da Barcellona che Sainz ha intenzione di ripartire a palla per riscrivere le sorti di un campionato che sembrano già segnate dopo un quinto del suo svolgimento.
“Sarà una settimana intensa per me. Ma saranno giorni anche molto divertenti. Mi godrò il GP di Spagna come non l’ho mai fatto finora – ha detto l’iberico ai taccuini dei colleghi di AS – Avrò la possibilità di lottare per il podio e di vincere la gara“. Questo il vero obiettivo da inseguire per spezzare un’inerzia piuttosto stanca.
“Il tutto esaurito sulle tribune dimostra la buona direzione che la F1 sta prendendo. Sarà un Gran Premio unico e divertente. Una vittoria sarebbe speciale, è quello per cui lavoro ogni giorno. Sto provando con tutto me ad ottenerla il prima possibile. Tra l’altro la otterrei a casa“.
“I tifosi la vogliono, ma sono io a volerla ancora di più. Spero che i fan mi sostengano il più possibile, ogni piccolo gesto che fanno è percepibile dall’abitacolo. A casa ho sempre fatto le mie gare migliori. E visto che quest’anno ho la macchina per andare a podio cercherò di vincere“.
Parole intrise di entusiasmo e di voglia di reagire. Quel che serve per ridare davvero il sorriso al madrileno che vive una stagione controversa che sembra essere sospesa tra il volere senza riuscire. Una condizione che alla lunga genera frustrazioni che si riverberano sulle prestazioni.
Leclerc si sta dimostrando un animale da caccia. Non deve essere semplice tenere il passo di un pilota ferino, determinato a riportare a casa il titolo che manca dal 2007. Ossia da quando Kimi Raikkonen lo vinse sulla sirena finale approfittando dei problemi di un novizio Lewis Hamilton.
Barcellona sarà la gara chiave per Carlos Sainz Jr: o ne formalizza lo status di fedele scudiero o lo proietta in una nuova dimensione. Il destino è nelle sue mani.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Scuderia Ferrari F1