F1 – Le qualifiche per il GP di Monaco hanno delineato un programma di gara all’inseguimento per Red Bull. I due piloti del team di Milton Keynes, infatti, partiranno in terza posizione Sergio Perez e in quarta Max Verstappen. Quello che ruba maggiormente l’occhio è il ritorno da protagonista della Ferrari. Il Cavallino Rampante, infatti, ha conquistato tutta la prima fila, con il padrone di casa Leclerc in pole e Carlos Sainz in seconda piazza (leggi qui).
Lo aveva detto ieri, Max Verstappen. “Ci manca qualcosa rispettoalla Ferrari”. È questa la sensazione del campione del mondo in carica sulla propria vettura nonostante tre gran premi vinti di seguito davanti ad una Rossa che da sempre buone prestazioni ma non sufficienti a garantirle il successo sui due gradini più alti del podio.
Monaco, tuttavia, sembra raccontare una storia diversa. Già a partire dalle prove libere, infatti, il primo pilota della Red Bull aveva affermato che la monoposto del team associato alla famosa bevanda energetica non è ancora al livello della rivale di questa stagione. Ferrari ha iniziato la stagione con una grande energia ma d’altro canto, ha la stessa incognita: l’affidabilità.
Non a caso, anche a Barcellona la Rossa aveva performato in modo eccezionale per l’intero weekend non concretizzando però in gara, a causa proprio di una mancanza di affidabilità da parte della propria macchina. Lo stesso problema, d’altra parte, aveva avuto Red Bull, con il DRS che non andava sulla RB18 di Verstappen. Tuttavia, nella scorsa occasione, il team era stato capace di porre rimedio al problema nel corso della gara al contrario degli italiani. Una bravura, mista anche ad un pizzico di fortuna, in grado di garantire la leadership momentanea del mondiale al pilota olandese.
Red Bull appare quindi pronta all’inseguimento della Rossa. Deve esserlo. Specialmente nella fase attuale del mondiale, che è completamente iniziale e, di conseguenza, aperto a tutte le varie soluzioni.
Sappiamo benissimo che il team austriaco è ancora lontano dalla massima espressione del potenziale della RB18. Questa consapevolezza può giocare a loro favore, in quanto Red Bull ha già da ora a disposizione una ottima vettura, in grado di vincere gare e mondiale anche con tutti questi problemi. Se, però, abbiamo detto in apertura che gli austriaci sono stati bravissimi ma anche un pochino fortunati a riuscire a risolvere il problema con il DRS in tempo, questo non comporta che ognuno degli altri possa essere risolto con tanta disinvoltura.
Red Bull, infatti, ha passato un weekend davvero difficile in Spagna, dovendo affrontare non solo il contrattempo con il DRS ma una serie di difficoltà tecniche in grado di esasperare Verstappen ed ha potuto al contempo contare su un ottimo tempismo dell’inaffidabilità impossessatasi con Ferrari. Red Bull ha due piloti straordinari come Ferrari, una monoposto ottima ma inaffidabile come Ferrari e l’esperienza necessaria per mantenere viva la competizione lungo la stagione. Monaco, però, è una gara a sé stante.
Sappiamo che il principato di Monaco è diverso da tutte le altre gare. È magico, pieno di storie e soprattutto imprevedibile. Le sue strade strette e le sue curve sinuose, infatti, sono sempre causa di stress e pericolo per i piloti e di emozioni al cardiopalma per i fan. Il Gran Premio di Monaco si rende sempre protagonista di gare con safety car per i tanti incidenti. Inoltre, la conformazione della pista – un cittadino molto stretto – rende difficilissimi i sorpassi e di conseguenza la partenza in pole diventa un grande vantaggio, ancor più che in tutti gli altri appuntamenti del mondiale.
Red Bull è comunque in uno stato di grazia contro Ferrari, che ha un Leclerc storicamente sfortunato nel suo Gran Premio di casa. Per sapere come andrà a finire non ci resta che aspettare domani.
F1-Autore: Silvia Giorgi – silvia_giorgi5
Fonte Immagini: Oracle Red Bull Racing