F1. Essere professionalmente insoddisfatti non è un fattore negativo quando si hanno ambizioni elevate. Max Verstappen ha tutte le caratteristiche del cannibale, di chi non riesce ad accontentarsi anche dopo aver ottenuto tre vittorie in altrettanti arrivi nello scorcio iniziale di campionato del mondo 2022.
L’olandese non può non tener conto – ed esserne di conseguenza preoccupato – dei due ritiri che gli sono costati altrettanti secondi posti e la leadership nel mondiale. Le problematiche sorte sulla RB18 n°1 sembrano essere risolte, ma qualche strascico si è visto ancora. Max è alla sua terza trasmissione sulle quattro previste prima che incorra in penalità. Ancora, Sergio Perez, a Miami, ha dovuto lottare con un sensore ingannevole che l’ha costretto prima ad un reset elettronico e poi a perdere oltre 20 cavalli.
La RB18 è la classica vettura in stile Newey: velocissima, capace di progredire rapidamente con sviluppi mirati ma anche fragile di costituzione. Ed è questo l’aspetto che agita il campione del mondo in carica che è stato costretto a saltare le seconde libere del GP di Miami per difficoltà al cambio e al volante il cui sistema di gestione idraulica aveva smesso di funzionare efficacemente. Cosa verificatasi in Bahrain prima che la power unit HRC si ammutolisse.
Le difficoltà statunitensi danno ulteriore lustro alla vittoria di Max che, pur non avendo mai provato il passo gara e le gomme hard, ha apposto il suo sigillo in maniera piuttosto perentoria al GP. Ma ciò non ha eliminato il fastidio che è stato sottolineato anche da papà Jos. L’ex Benetton ha parlato di una certa irritabilità di suo figlio nel constatare che l’affidabilità ha bruscamente limitato i suoi slanci in classifica.
In un gioco vecchio coma la stessa F1, le legittime smanie di perfezionismo di Max Verstappen sono state usate da qualcuno per iniziare a parlare di rapporto con la Red Bull incrinato o tendente al burrascoso. Congetture che in alcuni ambienti sono diventate così rumorose che Chris Horner è dovuto intervenire con l’estintore per sedare le fiammelle che iniziavano a prodursi.
Forse non ce ne sarebbe stato bisogno visto che le due parti sono legate da un contratto mostruosamente lungo che durerà fino al 2028. I dettagli dell’intesa non sono stati resi pubblici, ma ci risulta che vi siano delle clausole che permettono al pilota di liberarsi qualora macchina e team dimostrino incapacità di lottare costantemente per la vittoria. Cosa che la Red Bull sta facendo chiaramente. Nonostante ciò il manager inglese ha preferito stoppare sul nascere il chiacchiericcio.
“Siamo una squadra, siamo tutti coinvolti. Stiamo spingendo Max e lui sta spingendo noi. Non credo che ci saremmo mai aspettati dopo l’anno scorso, quando è andata all’ultima gara, di essere così competitivi e di esserlo così presto in questa stagione“. Il dirigente inglese è un abile oratore poiché sottolinea immediatamente che sono in lizza per il bottino grosso nonostante l’accesa lotta con la Mercedes che, evidentemente, ha patita oltremisura il protrarsi della tenzone nel 2021.
Un qualcosa di cui essere fieri e da sottolineare nel rispondere indirettamente a chi solleva dubbi sul rapporto franchigia – pilota. Quest’ultimo è il perno intorno al quale ruota tutta la scuderia. Le trattative in corso per il rinnovo di Perez lo stanno dimostrando. Milton Keynes vuole avere un secondo affidabile che non sia in grado di alterare gli equilibri interni.
“Penso che stia guidando con grande maturità e sta facendo un lavoro davvero eccellente. L’anno scorso Max ha guidato ad un livello incredibile e quest’anno ha continuato“. E serve proprio un Verstappen in versione leonina per avere la meglio di una Ferrari prestazionalmente vicina e di un Leclerc che si sta mostrando altrettanto concreto e famelico.
“Penso che le due vetture siano molto simili. Abbiamo molta strada da fare. Con la Ferrari siamo molto vicini. Abbiamo avuto delle grandi, tra Charles e Max c’è un grande rispetto. Si stanno divertendo a correre l’un l’altro“.
Horner ha chiaramente fotografato il momento ma i valori in campi potrebbero mutare sin da domenica prossima quando la Ferrari potrà disporre di un nuovo pacchetto di update (leggi per approfondire) che potrebbe rimettere la F1-75 in cima a plotone.
“Barcellona è una sfida tutta nuova. Ci sono curve ad alta velocità e sappiamo che la Ferrari è forte in quella zona“. Se a questo si uniscono gli aggiornamenti programmati ecco che la Rossa potrebbe seriamente tornare ad infastidire la Red Bull. E magari ad irritare quel Verstappen che proprio non riesce a godersi la rimonta che ha iniziato a mettere in opera proprio a casa della compagine italiana.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari F1