F1 – L’entusiasmo per la fantastica doppietta in qualifica firmata da Charles Leclerc e Carlos Sainz, è svanito dopo appena quindici minuti di gara. Lasso di tempo in cui Max Verstappen è riuscito a superare la coppia di piloti Ferrari portandosi in testa alla gara sul nuovo tracciato della Florida.
Analogamente a quanto successo nel gran premio di Imola, il campione del mondo in carica ha messo in mostra una migliore gestione delle mescole medie e dure, che gli ha permesso di incrementare il vantaggio su Leclerc in modo progressivo. Nonostante la guida superba del pilota monegasco.
L’esiguo distacco a fine gara non deve trarre in inganno, prima dell’ingresso della safety car il gap da Verstappen era superiore ai sette secondi e la commovente tenacia di Charles al restart è stata mortificata dalla superiore velocità della RB18 in rettilineo nonostante il ripetuto utilizzo del DRS.
In senso più ampio, l’approccio del team di Maranello appare abbastanza conservativo sia dal punto di vista tecnico che strategico.
L’operazione “remuntada” del team di Milton Keynes sembra agevolata da un anacronistico temporeggiamento nel processo di sviluppo della ottima F1-75, che non più tardi di un mese fa annichilì la concorrenza nel gran premio d’Australia. Purtroppo, nella Formula 1 moderna, un mese è prossimo a un’era geologica e l’ottima specifica di base del bolide rosso inizia ad arrancare contro una RB18 release 2.0.
Le prestazioni di Charles sul giro secco, autentiche magie, mascherano purtroppo una inferiorità sul passo gara che inizia a essere preoccupante nonostante le classifiche piloti e costruttori sorridono ancora al team di Maranello.
Il doppio piazzamento in zona podio, che dodici mesi fa sarebbe stato accolto come un trionfo, rappresenta di fatto una cocente sconfitta in relazione anche al complicato inizio di weekend del campione del mondo olandese, che sulla carta poteva rappresentare un grosso handicap in ottica gara.
Anche dal punto di vista strategico, gli uomini del team Ferrari hanno adottato scelte poco coraggiose accontentandosi di un risultato di squadra certamente appezzabile ma che tradisce un retaggio verso piani tattici di sicuro affidamento nelle lotte del recente passato nel midfieild ma non altrettanto efficaci quando è in ballo la vittoria.
Il riferimento è alla ghiotta occasione presentatasi al 41 passaggio, con l’attivazione della virtual safety car e il successivo ingresso della safety car a causa della collisione tra Pierre Gasly e Lando Norris.
In quel momento Charles aveva oltre trenta secondi di vantaggio su Checo Perez, margine assolutamente si sicurezza per effettuare un pit e montare il set di gomme hard nuovo a disposizione di Charles Leclerc.
Il cambio gomme di Perez, che ha montato un treno di gomme medie nuove, e la contestuale passività del muretto box Ferrari, potevano costare davvero molto caro in virtù dei tanti giri già percorsi da Charles e Carlos su gomma hard.
Nell’ultima frazione di gara il pilota iberico si è reso protagonista di una stoica difesa dagli assalti della più performante Red Bull n° 11 di Perez in relazione alla maggiore prestazione garantita dagli pneumatici nuovi a mescola media.
Anche i pit della storica scuderia italiana non sono stati all’altezza del team austriaco, più lenti sia nel confronto Leclerc/Verstappen (3,2 secondi contro 2,4) che sulla monoposto di Sainz a causa di un problema di fissaggio della gomma anteriore destra, che tuttavia non ha pregiudicato la sua gara.
L’ottimo inizio di weekend non è stato finalizzato secondo le aspettative e la crescita delle performance della RB18 richiedono una rapida risposta del tema Ferrari come dichiarato da Charles Leclerc nelle tradizionali interviste a caldo:
“A livello fisico è stata gara difficile. Abbiamo faticato parecchio con le gomme medie, specialmente nel primo stint. Sono stato rimontato e questo ci ha reso la gara più difficile. Con le hard invece siamo stati molto competitivi. Alla fine pensavo di poter superare Max, ma oggi avevano un vantaggio nel passo. Ma è stato divertente. Bellissimo avere così tante persone sugli spalti e così tanti tifosi Ferrari. Grazie! Io e Max spettacolo? Spero anche io di vedere altre lotte. Dobbiamo concentrarci su sviluppo, sarà importante da qui a fine anno. Speriamo di poter crescere dalla prossima gara in avanti”.
A cui fanno eco le dichiarazioni del team mate spagnolo:
“Fisicamente? Sono stato meglio diciamo. Dopo venerdì avevo ancora male al collo prima della gara, ho dovuto gestirlo. Con Checo è stata una gran bella battaglia visto che aveva le medie. Tenerlo dietro è stato difficile, ma abbiamo conservato il podio, che è un buon risultato. Non è stato semplice. E’ stata una gara dura per il caldo, per le gomme. La macchina scivolava tanto. Alla fine abbiamo centrato il risultato che meritavamo, un discreto terzo posto. Possiamo crescere da qui. Voglio di più, ma non è male”.
Dopo il necessario cool down, a margine di una gara molto provante dal punto di vista fisico, Leclerc, ai microfoni di Sky Sport, ha analizzato gli aspetti salienti della gara ribadendo, così come richiesto nei team radio, la possibilità di sfruttare a proprio vantaggio l’attivazione della virtual safety car:
“Se sono sorpreso dalla crisi della gomma media? È da due gare che con le gomme più soft facciamo fatica con le hard andiamo bene. Sulla media siamo forte a inizio stint, poi degradiamo. Idem con le dure, forse scaldiamo troppo le gomme. Dobbiamo analizzare questo aspetto e cambiarlo per migliorare. La Red Bull è molto forte in gara, dobbiamo ribaltare la situazione. Deluso da non essere entrato ai box in regime di SC? Guardando indietro forse si poteva fare qualcosa in più ma analizzeremo e vedremo”.
Il team principal del Cavallino Rampante, nell’intervista post gara rilasciata a Sky Sport, ha definito deludente l’esito finale della gara soprattutto in relazione ad una inerzia tecnica che ha portato la rossa, nel breve volgere di un mese, da lepre a inseguitore almeno per quanto concerne la pura performance in pista:
“Non sono soddisfatto. Dobbiamo continuare a lavorare e a sviluppare la macchina perché Red Bull ha dimostrato di avere un paio di decimi su di noi nelle ultime due gare. Spero che abbiano speso più di noi oltre ad essere più veloci. E non solo in rettilineo. Entrambi i piloti sono stati ottimi: Charles ha fatto una gran gara, Carlos si è ripreso bene dopo venerdì e si è saputo di fendere su Perez. Dopo cinque gare siamo davanti in entrambi i campionati e in Spagna avremo aggiornamenti”.
Analizzando il cronologico dei tempi di Leclerc e Verstappen si evince che il distacco medio sul giro in gara è prossimo a due decimi, mentre distacco teorico a fine gara sarebbe stato intorno ai dieci secondi.
Nell’analisi non sono stati considerati i giri in regime di VSC e Safety Car, da notare inoltre il molto terreno perso da Charles nel giro successivo al pit.
Mattia Binotto ha poi esplicitamente confermato l’introduzione di un pacchetto di aggiornamenti tecnici in occasione della prossima tappa del mondiale in terra spagnola:
“La velocità sul dritto serve sia per attaccare che per difendere, ma loro sono veloci anche nelle curve. Ora tocca a noi sviluppare e dobbiamo raggiungere il loro step. Barcellona è una pista ad alto carico, avremo un’ala dedicata per questo e vedremo chi la spunterà, anche perché ci aspettiamo degli aggiornamenti anche da parte della Red Bull. Sono certo che possiamo reagire, non ci accontentiamo della seconda e terza posizione. In Spagna porteremo un pacchetto su cui lavoriamo da inizio stagione: vedremo se funziona, questo è sempre il dubbio e la speranza degli ingegneri”.
La via del successo deve necessariamente prevedere l’evoluzione di una monoposto nata bene e il prossimo appuntamento sul circuito di Barcellona rappresenta un crocevia fondamentale per le aspirazioni iridate della Ferrari.
F1-Autore e tabella tempi: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari