F1 – Come naturale che sia, ogni mondiale ha la sua storia ed i suoi protagonisti sulla quale più o meno si tende a romanzare per offrire una lettura delle vicende che si susseguono appuntamento dopo appuntamento.
Se finora abbiamo visto stagioni (nonché annate) fortemente connotate Mercedes, in cui le indiscusse protagoniste erano esclusivamente le frecce d’argento, con l’avvento del mondiale di F1 2021 abbiamo assistito allo spezzarsi di questo longevo fil rouge: come ben sappiamo, lo scorso titolo piloti è stato conquistato dal giovane talento Red Bull Max Verstappen, il quale quest’anno sembra proprio voler continuare su quella stessa scia.
Non c’è alcun dubbio che la scuderia di Milton Keynes fosse ben consapevole di avere davanti una strada da percorrere tutta in salita, alla volta del titolo 2022: probabilmente però non credeva potesse essere così particolarmente ardua. Il loro esordio mondiale non si può dire sia stato dei migliori, ma anzi ci si attendeva specialmente da questo team un brillante debutto, che però ha poi lasciato sempre più spazio a prestazioni altalenanti.
Principalmente va sottolineato che i problemi riscontrati dalla vettura sino al terzo appuntamento gara siano stati davvero considerevoli, tuttavia in seguito agli “aggiornamenti dimagranti” che hanno consentito alla RB18 di approdare ad Imola in ottima forma, pare che la situazione sia sensibilmente migliorata.
Tra le altre aspettative per questa stagione, poteva esserci l’idea di un ipotetico “secondo round” nell’acceso duello Hamilton – Verstappen, e probabilmente proprio il non assistere a nessuna lotta tra questi due campioni è tuttora difficile da mettere a fuoco: in questa querelle, il sostituto del sette volte campione del mondo pare essere proprio Charles Leclerc.
Più concreto in termini di vettura e prestazioni rispetto al suo diretto avversario, il monegasco sembra aver lasciato designare sin dal primo appuntamento gara una lotta mondiale proprio a partire da loro due.
E così dopo l’ultima tappa ad Imola, questa ipotesi è diventata sempre più concreta; anzi, c’è chi dice che proprio Leclerc in quella sede sia stato completamente soggiogato dalla foga della conquista di punti in ottica titolo mondiale. Quell’errore riscontrato negli ultimi giri è stato l’alto prezzo da pagare per voler arrivare a dare il tutto per tutto nella gara di casa: ma come spesso accade “chi troppo vuole, nulla stringe” e così di fatto si è ritrovato a stringere un pugno di mosche.
Tuttavia sin dal primo mondiale 1950 ad oggi, la storia di questo sport è sempre stata caratterizzata da vicende di questo genere: dunque per quest’anno siamo portati a credere sempre più che la conquista al titolo vedrà come principali duellanti proprio Verstappen e Leclerc. Si può dire però che sinora la loro sia stata una battaglia più o meno equa, con un certo fairplay da entrambe le parti, che però ha tutta l’aria di essere la quiete prima della tempesta.
E questo è quanto sostiene anche Nico Rosberg, che di battaglie in pista ne sa qualcosa: campione del mondo F1 2016, è stato pilota Mercedes dal 2010 sino alla conquista del titolo. Il suo parere in proposito difatti, è che questa sfida tra giovani talenti abbia indiscutibilmente rinnovato lo scenario globale nel panorama della F1, andando a sovvertire del tutto gli equilibri preesistenti.
Sottolinea però un tratto importante: lo spettacolo offerto sinora, riesce ancora a mantenersi sulla linea del politically correct poiché non si è ancora verificato in pista nessun episodio di scontro o impatto che abbia come protagoniste proprio le vetture numero 16 e 1 (ossia, ex 33).
Quindi a suo avviso, non è ancora stato riscontrato alcun incidente diretto da cui uno dei due possa aver tratto vantaggio a scapito della controparte avversaria; dunque per Rosberg, quando sopraggiungerà questo momento (e siamo certi che prima o poi arriverà), si assisterà ad un totale cambiamento dei rapporti tra le due fazioni. E l’esito di ciò che ne conseguirà, sarà tutt’altro che un clima disteso.
Ma d’altronde si sa, in una F1 sempre più competitiva, aggiungere ulteriore pepe è proprio quello che ci vuole.
F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing