F1 – Non sta certamente vivendo, complice una vettura non efficace e un po’ di sfortuna in alcuni momenti chiave, la fase migliore della sua carriera. Lewis Hamilton arriva al GP di Miami con la speranza che la sua stagione possa prendere una piega diversa da quella offerta nelle prime tre gare culminata nel weekend imolese che non fatichiamo a definire disastroso.
Il sette volte iridato spera di poter iniziare a giovarsi degli update che la Mercedes ha portato in terra americana (leggi per approfondire) nel tentativo di abbattere il pompaggio aerodinamico che sta costringendo la vettura a girare lontano dall’assetto ideale. I due turni di libere, che come al solito potete seguire con le nostre live on board, saranno cruciali per capire se il lavoro svolto a Brackley avrà dato i suoi frutti.
Il britannico ha presenziato alla rituale conferenza stampa pre-evento. Ecco le sue parole: “Abbiamo provato le cose ogni fine settimana. Ogni fine settimana è stato fondamentale. Gli uomini e le donne che tornano in fabbrica continueranno a lavorare e sono molto grato. Rimarremo uniti. Spero che quando salirò in macchina possa fare un passo avanti. C’è stato tanto lavoro dietro le quinte. In fabbrica stanno facendo un lavoro straordinario, abbiamo un’ala nuova posteriore qua a Miami. Non ci aspettiamo però di avere un miglioramento sensibile e di stare più vicino agli altri“.
Sulla nuova pista di Miami ecco le impressioni del britannico: “Mi sembra una grande pista“.
Sul divieto si usare i gioielli, tema che tocca direttamente Hamilton, il commento è stato piuttosto perentorio: “Non ho molto da aggiungere rispetto a quanto detto l’ultima volta. Mi pare un passo indietro. Lo sport sta facendo grandi passi avanti. Sono 16 anni che indosso gioielli. In macchina indosso solo gli orecchini e il piercing al naso che non posso tirar via. Sono un alleato dello sport e di Mohammed [Ben Sulayem] e voglio collaborare. Sono altri i settori sui quali agire“.
Sulla F1 negli Stati Uniti: “Stiamo cercando di portare più consapevolezza in in USA. Drive to Survive ci ha aiutato a far conoscere questo sport in USA. Ora dobbiamo aumentare i fan americani della F1 in un paese pieno di diversità. Ci sono tanti talenti nello sport e la prossima missione è trovare piloti forti“.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1