F1. Quello della Red Bull non è stato un turno di qualifiche in linea con le attese. Non che la pole position della Ferrari non fosse stata messa in conto. La vettura di Maranello tende ad esaltarsi sul giro singolo ed inoltre ci si aspettava una reazione dopo l’introduzione dei primi update mirati della stagione 2022. Di certo gli uomini di Milton Keynes non si attendevano l’ennesimo problema tecnico – stavolta meno grave – che non ha consentito a Max Verstappen di tentare un altro assalto.
La sensazione, confermata poi da Chris Horner, è che oggi le RB18 non avevano nelle corde quel guizzo per poter stare davanti alla Rossa. Anzi, considerando il problema al DRS, è da accogliere con estremo favore una prima fila che Carlos Sainz non è riuscito a strappare al campione del mondo in carica. Per come si erano messe le cose il bicchiere è da ritenersi mezzo pieno.
Ad essere mancato all’appello è stato Sergio Perez che si è visto sfilare anche da una Mercedes parzialmente ritrovata (leggi qui l’approfondimento). Il messicano non è apparso in forma in nessuna delle sessione disputate e le qualifiche sono state in linea con questo trend. Max, pertanto, sarà stretto nella morsa ferrarista in una partenza che si annuncia incandescente e non solo per le temperature agostane previste per la giornata di domani.
Davanti c’è un Leclerc che vuole prendersi la vittoria dopo due GP di digiuno; alle sue spalle Sainz punta a ben figurare davanti al pubblico amico. Una bella rogna per l’olandese che, in ogni caso, predica calma mostrando una certa fiducia nei suoi mezzi e in quelli del team.
Durante l’ultimo tentativo in Q3 il campione del mondo aveva rilevato un calo di potenza. In realtà si è trattato di un malfunzionamento all’ala mobile che ha fatto percepire un improvviso “buco” alla power unit HRC. “Non è stato un problema al motore. Alla fine è stato che il DRS a non aprirsi. Ovviamente bisogna guardare la macchina per capirne la causa” ha riferito Max ai microfoni dei media.
Il problema dovrebbe essere di facile risoluzione. Ecco perché il pilota di Hasselt non perde fiducia, ben conscio che una partenza in seconda piazza è da accettare con estremo favore: “Nelle ultime gare siamo stati bravi con le gomme. Questo circuito sarà molto difficile ma speriamo che la nostra vettura si comporti bene con gli pneumatici. La gara è lunga e non ha senso giocarsi tutto in Curva 1“.
Cruciale per le sorti del Gran Premio sarà la gestione del compound Pirelli in una strategia che potrebbe essere a due soste: “Sarà il consumo delle gomme con temperature così alte a fare la differenza. Lo start sarà importante, ma non decisiva. La pista è severa sugli penumatici, ma sappiamo di avere un pacchetto competitivo“.
Verstappen si appiglia alla propensione mostrata dalla Red Bull nelle ultime due gare: esaltarsi sui tracciati front limited. E il Montmelò è uno di questi. Il passo mostrato ieri con le medie dà fiducia, così come le difficoltà che con la stessa mescola ha avuto Leclerc nella sua simulazione in FP2.
“I problemi di affidabilità toccano tutti. Ieri sera abbiamo visto la Ferrari cambiare telaio a causa di un problema all’impianto di alimentazione. Purtroppo siamo stati colpiti nei momenti inopportuni perché non vorresti che accadesse nel tentativo buono della Q3“.
Lavoriamo sodo – ha spiegato Horner – stiamo cercando di capire qual è il problema. Potrebbe essere semplice come un pezzo di gomma che si incastra nel meccanismo. Non credo che oggi ne avremmo avuto abbastanza per battere quel giro di Charles. Saremmo stati più vicini di quanto i tempi suggeriscano“.
“Per noi è grandioso partire dalla prima fila e vedremo domani cosa accadrà in gara. Charles avrà a disposizione un nuovo set di gomme morbide per e questo sarà interessante, ma con temperature così elevate sarà una questione di degrado e di gestione”.
“Questa mattina la Ferrari hanno fatto dei buoni long run, sul nostro livello, dopo aver modificato il setup della vettura nella notte. La differenza tra Checo e Max sta tutta nel primo settore perché nel secondo e nel terzo sono stati molto vicini“.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing