F1 – Non c’è dubbio che sia uno dei piloti più benvoluti dal pubblico, a prescindere dalla scuderia che si supporta: Sebastian Vettel rappresenta una di quelle personalità che non possono non essere apprezzate, sia dentro che fuori la pista.
In molti negli ultimi anni hanno preferito darlo per spacciato, definendolo spesso oramai “bollito”, probabilmente per le vicissitudini legate al burrascoso divorzio in Ferrari: fin troppo semplice puntare il dito e decretare la fine di un pilota meramente sulla base del suo (all’epoca) recente operato, ben più complesso andare a ricercare in profondità ulteriori cause.
Come ben ricordiamo tutti, il brusco epilogo della relazione con il team di Maranello che andava avanti dal 2015, lo ha portato nel 2020 ad essere “arruolato” nella scuderia Aston Martin (ex Racing Point): un progetto molto vincente sulla carta, che finalmente avrebbe consentito al 4 volte campione del mondo di risorgere dalle sue ceneri.
Certo che avrebbe raggiunto risultati ottimali, il suo iter all’interno del team verde non ha però preso la piega tanto auspicata. E così l’entusiasmo iniziale ha gradualmente lasciato spazio ad una consapevolezza sempre più ingombrante: la vettura non era così competitiva come presupposto, tant’è che il mondiale 2021 lo ha concluso aggiudicandosi la dodicesima posizione.
Sarebbe bello poter dire che invece per il 2022 le cose siano nettamente migliorate, ma purtroppo così non è: in 5 round, Seb ha già perso i primi due appuntamenti perché purtroppo risultato positivo al Coronavirus, collezionando anche un ritiro a Melbourne ed un risultato fuori dalla zona punti a Miami. L’unica tappa fruttuosa è stata Imola, in cui ha conquistato l’ottava posizione che al momento rappresenta il suo complessivo bottino punti.
Insomma, allo stato attuale dei fatti non c’è ancora stato alcun gran segnale di ripresa per riportare in auge la sua carriera; qualora fosse strettamente necessario attribuire una colpa, si potrebbe dire che la quasi totalità della responsabilità ricada sul progetto AMR22 che ancora una volta delude le aspettative.
Con un contratto biennale in scadenza alla fine di questo mondiale e sulla base di questi non rosei presupposti, sorge spontaneo domandarsi se effettivamente non stia valutando anche l’ipotesi ritiro. Al momento pare non aver maturato ancora alcuna decisione definitiva in merito, ma precisa che chiaramente la scelta sarà decretata anche sulla base di fattori quali competitività della vettura, andamento gare e lavoro della squadra lungo tutto il mondiale.
E di questo ne è consapevole anche lo stesso team principal verde Mike Krack (tra l’altro suo ex ingegnere di pista): il suo pensiero è che se saranno in grado di offrirgli un miglior potenziale per il futuro, sarà più probabile riuscire a tenere Seb sul loro sedile ancora per un po’.
Sarebbe un vero peccato perdere una delle personalità più originali in F1: Vettel non è solo un pilota talentuoso, ma è anche una persona impegnata molto attenta alle questioni sociali ed ambientali. Certo, paradossale se si considera il fatto che pratica uno sport ben lontano dall’ecologia…
Che la partecipazione attiva a questioni di tale rilievo sia la svolta alla sua eventuale carriera post corse?! Chi può dirlo. Per il momento neanche lui stesso sa cosa ci sarà ad attenderlo “domani”, ed anzi, dichiara anche che non intende nemmeno pensarci ancora.
Le dichiarazioni odierne sulla sua “compatibilità etica” alla F1 danno le sensazione di un uomo che si sta interrogando e che sta valutando con attenzione se ha ancora forze e risorse mentali per proseguire la sua avventura nella massima categoria. Per giunta in un progetto che al momento dà più dolori che gioie.
Le posizioni critiche che Vettel ha spesso espresso verso la governance del Circus potrebbero celare una volontà non ancora manifesta ma intimamente concreta: commiatarsi dalla F1. In estate inoltrata capiremo se le discussioni sul rinnovo avranno prodotto un nuovo contratto e determineranno il commiato alla serie nella quale ha lasciato l’impronta con quattro mondiali.
F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: F1, Aston Martin