Formula 1

Ferrari supera l’individualismo: fattore coesione al centro del progetto

F1 – Pausa settimanale conclusa: finalmente quest’oggi comincia un’altra race week. L’appuntamento americano al quale ci si prepara, vedrà i piloti sfidarsi questa domenica sull’innovativo circuito di Miami (alle nostre ore 21,30). La quinta tappa del campionato si apre con uno scenario decisamente variegato, positivo specialmente per un team in particolare: la scuderia Ferrari infatti, al momento si trova in cima ad entrambe le classifiche costruttori e piloti, e sebbene in divario con la Red Bull si stia man mano assottigliando, non c’è dubbio che attualmente sia quella più solida e promettente tra le presenti in griglia.

Come già ampiamente evinto dal susseguirsi di buone prestazioni collezionate nei precedenti appuntamenti mondiali, il team di Maranello quest’anno sta facendo parlare parecchio di sé; d’altronde il cambiamento di rotta è stato palese sin da subito ed il confronto con le pregresse stagioni è letteralmente brutale.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Gp Imola 2022

Dunque una rivoluzione che fa bene ai tifosi, che giova ai piloti e che soddisfa l’intero team: nella fattispecie, il presidente della Ferrari John Elkann sostiene che alla base di tutto ci sia stata una totale modifica in termini di mentalità sportiva. Se in precedenza, durante i cosiddetti “anni bui”, qualsiasi vicissitudine negativa necessitava per forza dell’identificazione di un colpevole, oggi al contrario si ragiona piuttosto in termini di responsabilità collettiva; l’idea era quella di abbandonare il concetto di “capro espiatorio” per favorire il consolidamento dell’ottica di squadra unica ed unita.

Si può dire che allo stato attuale dei fatti, l’obiettivo prefissato sia stato raggiunto: il duro lavoro di ognuno ha favorito il brillante risvolto a cui stiamo assistendo oggi. Non è dunque solamente una questione relativa alle figure di entrambi i piloti, quanto piuttosto l’idea che alle loro spalle ci sia un intero team che lavora armoniosamente come una macchina ben rodata: d’altronde il frutto delle buone prestazioni deriva anche e soprattutto da questo.

il newyorkese di nascita John Elkann, imprenditore e dirigente d’azienda italiano nonché presidente della storica Scuderia Ferrari, vestito di Rosso

E a tal proposito cita come esempio il caso del miglioramento delle tempistiche dei loro pit stop: con una percentuale pari a circa 90% di soste della durata inferiore ai 3 secondi, è stato registrato un netto miglioramento rispetto a quanto analizzato nei precedenti campionati, con circa 80% nel 2021 ed appena 48% nel 2020.

Dunque un John Elkann che non solo si ritiene soddisfatto nel complesso della squadra, ma che in più sostiene anche di avere due grandi piloti in rappresentanza del team. D’altronde sono loro che stanno facendo fruttare al meglio quanto di buono la scuderia ha saputo offrire: la F1-75 è figlia di un progetto cominciato ben due anni fa e cioè nel 2020, quando l’atmosfera che si respirava era decisamente pesante ed incorniciata da uno scenario parecchio amaro.

la prima sosta ai box del monegasco Charles Lecler (Scuderia Ferrari)

Nonostante tutto la concentrazione è sempre rimasta lì, col focus sullo studio della miglior vettura possibile: ossia, quella che presumibilmente potrebbe dare battaglia (ed in effetti, lo sta già facendo) alla RB18 dell’attuale campione del mondo in carica Max Verstappen. E proprio su tale tema il presidente si espone in maniera oculata: dichiara che essere competitivi è già un indiscutibile ottimo punto di partenza, ma considerare già l’idea di vincere il mondiale è una sfida davvero complessa.

E tra l’altro aggiunge saggiamente che: “I campionati si vincono o si perdono all’ultima gara, all’ultimo giro, con variabili che controlliamo e molte che non controlliamo”, proprio per sottolineare quel concetto di imprevedibilità di cui questo sport è pregno. In buona sostanza, ha scelto la strada del super partes per dire non sarà finita fino a che non sarà raggiunta l’ultima bandiera a scacchi del gran premio di Abu Dhabi il prossimo novembre. Scaramanzia? Chi può dirlo…


F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat

Foto: F1
Scuderia Ferrari

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Silvia Napoletano