F1. Prove di carico. Così potremmo riassumere la prima sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna edizione 2022. La nuova specifica di ala posteriore, necessaria per aumentare l’efficienza aerodinamica e, al medesimo tempo, usufruire di una spinta verticale congrua alle esigenze, è stata provata durante le Fp1. Per varie tornate, ai ferraristi è stato chiesto di testare l’up-date senza Drs. L’obiettivo è chiaro: raccogliere dati per realizzare prove comparative al simulatore. In tal senso, il programma di lavoro è stato svolto con successo.
Anche il fondo ha subito una piccola modifica. La volontà degli ingegneri del Cavallino Rampante pare sia stata soddisfatta visto che, durante la prima sgambata in terra catalana, il fastidioso fenomeno del pompaggio aerodinamico sembra decisamente più contenuto rispetto a quanto visto durante gli ultimi week-end.
Prendendo in esame la telemetria relativa alla Speed, Leclerc vs Sainz, ancora una volta notiamo l’assetto più scarico del monegasco. Costante che oramai siamo abituati a commentare in merito alla scelta relativa alla messa a punto. Benché gli alfieri della rossa siano divisi da soli 79 millesimi, Charles, autore della tornata più rapida durante prima sessione, ha dimostrato una certa insofferenza al volante della sua F1-75.
Oltre le varie modifiche sul carico verticale prodotto, infatti, il primo pilota Ferrari ha chiesto ed ottenuto un cambio meccanico per migliorare l’handling della vettura. Riguardo alle prove high fuel, effettuate nell’ultimissima parte delle prove libere, i riscontri cronometrici hanno visto la monoposto di Maranello realizzare tempi più bassi rispetto alla rivale per il titolo iridato Red Bull. In attesa di ulteriori conferme, le prime sensazioni del fine settimana spagnolo possono essere definitive positive.
Effettuati i consueti check alle vetture, power unit, trasmissione, sistema ibrido ed impianto frenante, si parte con l’azione. Il primo a scendere in pista è Carlos, seguito dal compagno di squadra dopo circa due minuti. Gli pneumatici per entrambi sono Medium, compound non utilizzati durante le Fp1. Primo tentativo pulito per Sainz. La numero 55 pare godere di un buon bilanciamento, senza quel pelo di sottosterzo nel T1 sofferto nelle prove libere 1.
Durante il cool down dello spagnolo, Adami fornisce una serie di suggerimenti per migliorare la prestazione. Fronte Leclerc, oltre il traffico preso durante il suo primo tentativo, va registrata una vettura più nervosa. Si passa ora per entrambe le rosse ad una mappatura ibrida più aggressiva. Difficile gestire la track position in questo momento, tanto che Carlos ha dovuto alzare il piede e abortire il suo secondo intento.
Controllo decisivo nel T2 per Charles. Il retrotreno dalla F1-75 è partito obbligando il monegasco ad un forte controsterzo. Si conferma un handling non ottimale sulla numero 16, probabilmente dovuto all’attivazione non buona delle mescole Pirelli a banda gialla. Approfittando della Virtual Safety Car, Leclerc chiede un ulteriore cambio di carico per bilanciare la vettura: “minus 4 clicks” per lui. Nel mentre, senza alcuna modifica, Sainz esegue un passaggio in pit lane effettuando una prova di partenza alla fine della corsia box.
Virtual Safety Car ending. Dopo aver esaminato la telemetria dell’iberico, Marcos consiglia di tardare la frenata al monegasco in curva 1. Leclerc ne prende atto e si lancia per un giro push esattamente come il suo teammate. Il primo run per ambe due i piloti Ferrari è finito. Durante gli in-lap, si procede con un paio di constant speed 250 in regime ICE 11. Per le congetture tecniche concernenti la prima sgambata attendiamo dati ulteriori.
Ancora una volta è la numero 55 a calcare per prima l’asfalto catalano. Il secondo run prevede l’utilizzo delle mescole Soft, con una mappatura più aggressiva per testare la vettura sul giro secco. Va rilevato, per dovere di cronaca, un leggero porpoising sull’auto di Carlos, sia all’inizio del secondo settore che nella retta che porta alla staccata di curva 10. Charles in pista con un treno di Pirelli nuove a banda rossa. Nel frattempo, arriva un cambio di mappatura relativa alla PU per Sainz, poco prima del suo secondo tentativo.
La modifica al carico anteriore sulla macchina del monegasco sembra funzionare. Inoltre, l’extra grip offerto dai compound più morbidi della gamma hanno facilitato il pilotaggio. Mentre Sainz torna in garage, nel cool down di Charles si esegue un test sull’endotermico passando alla modalità più spinta: Engine 1. A quanto pare, per il ferrarista arriverà un ulteriore modifica sulla downforce all’anteriore per il run successivo.
Ferrari sceglie di diversificare le prove high fuel: Soft usate per Carlos, treno di Pirelli a banda gialla “scrub” per Leclerc. In tal senso, sarà interessante esaminare il degrado degli pneumatici, visto le alte temperature che stanno investendo la penisola iberica pensando che, domenica, la colonnina di mercurio salirà alle stelle raggiungendo addirittura i 35°. Altro elemento utile riguarda la parità di mescole utilizzate da Max e Charles in questo momento, aspetto opportuno per un raffronto più veritiero tra i due.
Marcos detta i tempi: target lap time 25,5s. Arrivano diversi provvedimenti per entrambe le auto italiane. Si parla di brake balance, differenziale, mappature relative alla parte ibrida e spinta del propulsore endotermico. Mettendo a confronto i riscontri cronometrici delle rosse con quelli Red Bull, in questa fase sembrano entrambi più lenti dei bolidi austriaci.
A tal proposito, Charles si apre in radio e si lamenta delle gomme che, a quanto pare, stanno limitando la prestazione della monoposto. Inoltre, è curioso notare come durante le Fp2 siano stati diversi i driver default richiesti, necessari per correggere vari errori riscontrati attraverso il software della vettura.
Sainz viene ora richiamato ai box per la sostituzione dei compound. Monterà le Medium che secondo il parere di Adami sono più rapide delle Soft. Piccolo aggiustamento di carico all’anteriore sulla numero 55. Nel mentre comunicazione importante per Leclerc. Al monegasco viene chiesto di praticare del lift and coast per cercare di amministrare al meglio la temperatura degli pneumatici, confermando un certa difficoltà legata alle gestione delle calzature.
Anche sulla macchina di Charles vengono sostituite le mescole passando alle Soft. Dopo la sosta, il monegasco chiede di controllare le gomme Medium, definendo il comportamento degli pneumatici assai strano. Nell’ultima parte delle Fp2, come sempre, si realizzano le prove di partenza direttamente sulla grigia. Si procede ora verso la fine della sessione.
Al livello di bilanciamento le rosse sono parse abbastanza buone. Manca ancora qualcosa sulle monoposto a livello di handling, ma tutto sommato la strada intrapresa sembra poter essere quella corretta. Resta da decifrare la questione pneumatici. Non conoscendo il quantitativo di benzina a bordo risulta sempre difficile congetturare e solo domani, a margine delle Fp3, tirare le somme sarà senza dubbio più semplice.
Tuttavia, considerando un set-up non ancora ottimale, le alte temperature e gli up-date prodotti non ancora analizzati a dovere, il lavoro dei tecnici italiani durante la lunga nottata attraverso il simulatore si rivelerà cruciale. Si cercherà di correggere il comportamento che ancora non soddisfa i piloti, con la speranza di poter accedere alla massima performance della F1-75. Scenario non del tutto centrato nella giornata odierna…
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari
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High Fuel con tempi più bassi?
A me è sembrato Verstappen molto più in palla.
O mi sbaglio?