Formula 1

La superiorità tecnica manifesta della F1-75 non basta: Ferrari deve inseguire Red Bull

F1. Dispiace dirlo ma purtroppo no, non è meramente un discorso di “podio stregato” o “maledizione monegasca”: il gran premio di Monaco avrebbe potuto essere un trionfo a portata di mano per la Scuderia Ferrari, ed invece si è rovinosamente trasformato in una clamorosa Waterloo. Altro che preannunciata festa rossa, piuttosto “Profondo rosso”.

Ed il fatto che Carlos Sainz abbia comunque raggiunto il secondo posto (egoisticamente per il madrileno, quantomeno un segnale di ripresa per il suo curriculum disastrato di questa stagione), non riesce ad addolcire l’amaro in bocca che questo fine settimana ha innegabilmente lasciato.

D’altro canto, inutile anche solo tentare di cercare connotazioni positive per il quarto posto di Charles Leclerc: una medaglia di legno in casa propria fa male, specie se la si vive quasi al pari di un ritiro (scenario che in questa sede per lui si è sin da sempre presentato).

primissime fasi sul bagnato quando Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) comandava agevolmente la gara

F1, Ferrari: GP di Monaco è un’occasione sprecata

Insomma, i presupposti per dare un bel segnale post Barcellona c’erano tutti, e bisognava realmente impegnarsi tanto per gettare alle ortiche un così promettente scenario di vittoria: ed infatti, in casa Ferrari ce l’hanno messa proprio tutta per concepire un tale esito disastroso.

E così la scuderia rossa ha inanellato due weekend di fila che sarebbe meglio dimenticare: certo, al Montmelò l’imprevisto del guasto tecnico fa rabbia, ma è comunque una variabile non calcolabile e che di conseguenza potenzialmente non ha colpevoli. Innervosisce, dispiace, ma in un certo qual modo ci si rassegna.

In questo caso invece, molteplici sono le dinamiche che non sono andate come avrebbero dovuto; non che si tratti di “colpa” in realtà, quanto piuttosto di “responsabilità”. E quando sei uno storico top team, di responsabilità ne hai eccome, soprattutto se pesa sulle tue spalle un precedente weekend negativo in ottica conquista mondiale.

Anche in questa circostanza di inconvenienti non del tutto prevedibili ce ne sono stati (vedi pioggia, partenza ritardata, bandiera rossa con conseguente sospensione della sessione, conclusione gara in scansione oraria e non più in giri come di consueto), ma ciò non autorizza una scuderia di punta a non dare il massimo e stare incredibilmente all’erta, a maggior ragione in una circostanza che richiedeva ancor di più nervi saldi.

La querelle gomme ha dell’incredibile, in termini di gestione e decisione non c’è granché altro da aggiungere che non sia già stato detto (o urlato allo schermo della Tv): il passaggio di Sergio Perez a gomme intermedie, ha dato il via ad una rocambolesca roulette di scelte dubbie e di tempistiche di reazione sbagliate che hanno poi provocato l’infausto esito finale.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari F1), Gp Monaco 2022

F1, Gp Monaco: scelte strategiche discutibili quelle operate dalla Ferrari

Partendo dalla circostanza in cui Carlos Sainz è stato richiamato ai box: il disappunto del madrileno, convinto che oramai fosse tardi e che sarebbe stato più indicato pazientare ulteriormente andando a montare direttamente le slick qualche giro più tardi, ha portato al pit-stop Charles Leclerc con scelta di intermedie (così come Max Verstappen).

Peccato però che il circuito abbia poi dato ragione a Carlos: quando una manciata di giri dopo è rientrato ai box, Checo aveva guadagnato abbastanza margine per conquistare la leadership, Charles aveva delle gomme inadatte allo stato dell’asfalto, e pertanto è stato richiamato di tutta fretta (con parecchia confusione ed indecisione) ad entrare in pit per un ulteriore cambio, in cui non solo ha dovuto attendere l’uscita del compagno di squadra, ma di fatto ha anche perso il vantaggio che aveva su Max.

Insomma, un film horror che fa già avanzare ai più scettici l’ipotesi che la Ferrari sia stata soltanto un iniziale “fuoco di paglia” e che, per dirla secondo il pensiero di Jacques Villeneuve, stia già perdendo il suo slancio.

Il non aver rischiato in un fine settimana in cui era letteralmente tutto a loro favore, e soprattutto a favore di Leclerc, è costato molto caro in termini di punti (e perché no, anche di umore); da un team che quest’anno mostra una simile caratura, ci si aspetta la perfezione che la F1-75 merita.

Adesso la concentrazione è tutta su Baku tra due settimane: altro circuito cittadino che similmente a Monaco potrebbe essere terreno fertile per la rossa. Sarebbe il caso di prepararsi con meticolosa organizzazione per orchestrare quello schiaffo morale tanto auspicato quanto necessario per dare una scossa alla classifica, ma soprattutto per evitare che tali disastri si verifichino nuovamente.


F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat

Foto: F1
Scuderia Ferrari

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Silvia Napoletano