F1. Max Verstappen giunge a Montecarlo per il settimo appuntamento stagionale in testa alla classifica piloti. L’olandese sa solo vincere in questo 2022. In tutte le gare in cui ha visto la bandiera a scacchi, difatti, è riuscito a regolare il gruppo. Una statistica impressionante che conta di consolidare tra gli angusti muretti del Principato.
La gara spagnola non è stata semplice per il talento di Hasselt. L’affidabilità della Red Bull RB 18 non è stata ai massimi livelli. Superati i problemi di inizio anno alla power unit HRC, stavolta è toccato al DRS (alleggerito per la circostanza, nda) fare le bizze prima in qualifica e poi in gara.
Con il determinante sostegno del compagno di squadra sacrificatosi per la gloria altrui e dopo un duello rusticano ma corretto con George Russell, Verstappen ha potuto nuovamente assaporare il sapore del trionfo. Un fattore fondamentale che va confermato a Montecarlo perché la Ferrari ha sete di vedetta.
Verstappen esordisce affrontando il recupero in classifica che l’ha portato, in tre gare, da -49 a + 6 su Charles Leclerc: “Nella rimonta in classifica abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Sul giro secco non avevamo passo, in gara Charles aveva il ritmo per distanziarmi. Sono stati giri movimentati dopo che sono uscito nella ghiaia. Monaco è una gara diversa“.
Chi è favorito a Monaco? “A Montecarlo abbiamo bisogno della prestazione sul giro secco. Se guardiamo i punti di forza della Ferrari qua dovrebbero andare bene perché sono veloci nel lento e sui cordoli sono efficaci“.
Montecarlo ha ancora senso nel calendario? “Valutando la pista probabilmente non sarebbe in calendario. Ma se analizziamo il fattore storico credo che dobbiamo restare qua anche se le vetture attuali sono molto grandi per questo tracciato“.
Sul problema al DRS al Montmelò: “Useremo la stessa ala qui, ma speriamo che la difficoltà sia stata risolta. Abbiamo capito cosa è successo e spero che i tecnici ci abbiano messo una pezza“.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing