F1. Max Verstappen vince il Gran Premio di Miami! Sul podio con lui salgono Charles Leclerc e Carlos Sainz, partiti entrambi dalla prima fila; seguono quindi Perez e le due Mercedes.
Ma vediamo i voti per questa gara
Per quel che riguarda Verstappen, l’errore che gli fa perdere la pole al sabato gli costa il mezzo voto. Va anche detto, però, che lo scenario descritto è frutto dei problemi patiti dalla sua Red Bull al venerdì. Tale situazione non gli ha permesso di provare la pista come avrebbe voluto, per creare la giusta “confidence” necessaria a produrre la prestazione massima durante la fase classificatoria.
Al via della gara lo scatto è davvero ottimo, mossa che gli consente di prendere immediatamente la seconda posizione ai danni del ferrarista Sainz, indeciso con lo stacco frizione. Poi, non appena Leclerc va in difficoltà con la gomma Medium, attacca, lo infila agilmente e scava il solco. La Safety Car nel finale gioca un brutto scherzo azzerando il gap creato sulla numero 16. Ciononostante, il campione del mondo in carica è bravo a difendersi e a portare a casa il bottino pieno. Alla fine sarà stremato…
Lato Perez, invece, possiamo dare una sufficienza ma nulla più. Parte 4° e lì rimane, con un ritmo che è sempre abbastanza distante da quello del compagno. Quando Ferrari patisce cona gestione degli pneumatici è sfortunato a subire un piccolo problema con la power unit che lo fa allontanare da chi gli sta davanti.
Tuttavia, quando nel finale la Safety Car e la prontezza del suo team gli permette di montate la Pirelli a banda gialla nuova (contro la hard usata degli avversari) e viene messo lo in condizione di prendersi il podio, non riesce mai ad attaccare Sainz e, nell’unico tentativo che affonda, rischia di concludere anzitempo la gara…
Era una pista che, sulla carta, doveva andare a favore di Red Bull e così è stato. Ma nel complesso non si può di certo definire un week-end negativo per la storica scuderia italiana. Ottimo Leclerc che al sabato strappa la pole al suo acerrimo avversario. Così come, altrettanto buono, lo scatto che al via gli permette ti mantenere facilmente la testa della gara.
Poi, però, poco a poco paga il degrado della gomma Medium e contro Verstappen, durante il primo run, proprio non può fare nulla. Con la Hard la sua F1-75 dimostra un ritmo nettamente migliore e nel finale, complice la Safety Car, si palesa l’occasione di riprendere la vittoria che di fatto annulla i distacchi. Tuttavia non è abbastanza e l’olandese, bravissimo a difendersi, mantiene la prima posizione e porta a casa una vittoria importantissima per morale e classifica iridata.
Il voto di Sainz invece è una media tra la partenza così così, quando ha lasciato la porta decisamente troppo aperta considerato che alle spalle aveva Verstappen, e la difesa nel finale di gara, dove con gomma hard usata si protegge alla perfezione da Perez che monta la gialla nuova. Degno di nota il riflesso che gli ha consentito di evitare il disastro con il messicano nell’unico vero tentativo di attacco che ha subito.
Inizia a vedersi qualche spiraglio di luce in casa Mercedes. Detto questo, l’errore che il team di Brackely commette in qualifica, condanna Russell all’esclusione prematura in Q2 e, di fatto, compromette totalmente la gara di domenica. Per rimediare, in partenza sulla numero 63 viene montata la gomma Hard, con il chiaro obbiettivo di allungare il più possibile il primo stint. Sotto questo aspetto, la Safety Car sopraggiunge in maniera puntale e gli permette di guadagnare anche più del previsto. Nel finale riesce dove fallisce Perez, ovvero superare il compagno di squadra sfruttando la gialla nuova contro la bianca usata.
Per quanto riguarda Lewis Hamilton, invece, la qualifica è discreta e il britannico allo start del Gran Premio è bravo a frenare prima di andare a tamponare il messicano che gli fa blocco davanti. Questa mossa, però, gli costa qualche posizione. Malgrado la sfortuna il sette volte campione del mondo non demorde e con un passo decisamente migliore rispetto a quello delle gare precedenti risale fino alla sesta piazza. Contro Red Bull e Ferrari, al momento, non può assolutamente nulla. Miami, con ogni probabilità, si tratta della sua miglior performance dopo il Bahrain…
Gli altri brevissimamente:
Alfa Romeo: 7 al team; 7 a Bottas; sv Zhou
Alpine: 7 al team; 8 a Ocon; 5 a Alonso
Williams: 7 al team; 8 a Albon; 5 a Latifi
McLaren: 5 al team; 4 a Ricciardo; 5 a Norris
Aston Martin: 6 al team; 6 a Stroll; 7 a Vettel
Alpha Tauri: 5 al team; 5 a Tsunoda; 5 a Gasly
Haas: 6 al team; 5 a Schumacher; 5 a Magnussen
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: F1