La prima giornata di prove libere del gran premio del Canada, nona tappa del mondiale di F1, è stata animata dalle inevitabili reazioni degli addetti ai lavori in riferimento alla direttiva anti-porpoising emanata nella giornata di giovedì dalla FIA (clicca qui per approfondire). Il provvedimento della federazione internazionale in risposta ai potenziali rischi sulla sicurezza dei piloti derivanti del pompaggio verticale delle wing car è apparso troppo generico dal punto di vista tecnico.
L’assenza di una metrica di valutazione della soglia di rischio e di parametri che concorrono alla definizione della stessa, hanno determinato lo slittamento della effettività della direttiva, contrariamente alla nota prodotta dagli organi federali. In merito all’aspetto squisitamente sportivo, la prime due sessioni di prove libere hanno riproposto la lotta al vertice tra Red Bull e Ferrari.
Il programma di lavoro sulla monoposto di Charles Leclerc è stato incentrato sulla comprensione del passo gara sin del primo turno di prove libere.
Al di là delle incerte previsioni atmosferiche della sessione pomeridiana che hanno obbligato quasi tutti i team a modificare la tipica schedulazione del lavoro, in casa Ferrari il tipo di operazione svolta è stata inevitabilmente influenzata dalla certa penalità in griglia del pilota monegasco.
Nonostante il ricorso alle terze componenti della power unit, eccezion fatta per il turbo compressore n.1, il deploy della terza componente che gestisce l’elettronica della power unit 066/7 ha sancito la penalità in griglia di 10 posizioni rispetto alla posizione che Leclerc conquisterà nelle qualifiche di sabato.
La contingente fragilità dell’unità unità turbo-ibirda e il sicuro arretramento in griglia saranno sfruttati, con ogni probabilità, per omologare anche le componenti di una quarta power unit decretando la partenza della rossa numero 16 dal fondo dello schieramento.
Un dazio che gli uomini della scuderia di Maranello stanno cercando di minimizzare su una pista che offre buone chance di rimonta e che consente di poter gestire la rotazione degli elementi del motore su un numero maggiore di propulsori.
Dopo la tappa di Montreal si correrà a Silverstone e al Red Bull Ring, piste in cui la potenza del motore è un fattore determinante. Alla luce del complesso weekend che dovrà affrontare il pilota monegasco, i sogni di gloria del Cavallino Rampante sono riposti nelle prestazioni di Carlos Sainz.
La monoposto del pilota spagnolo, almeno visivamente, ha sofferto in maniera rilevante il fenomeno del pompaggio verticale da curva 10 fino alla staccata di curva 13. Durante il primo turno di libere Leclerc ha effettuato da un lungo stint con la mescola media, segnale evidente che il pilota del Principato di Monaco ha poco da chiedere alle qualifiche di sabato.
Scongiurato il rischio pioggia, le FP2 si sono svolte in condizioni di asciutto, garantendo un surplus di tempo insperato per la definizione del migliore setup delle monoposto. Nonostante la Red Bull sembra avere un piccolo margine sul passo gara, sia Leclerc che Sainz sembrano aver trovato le risposte agli interrogativi della sessione mattutina sia sul giro secco che in gara.
Non è da escludere che Charles possa prestarsi alla causa Ferrari, partecipando comunque alle qualifiche in modo da fornire la scia al team mate sul lungo rettifilo del casinò. Ipotesi plausibile ammesso che le qualifiche si svolgano sull’asciutto contrariamente alle previsioni di domani che indicano un’elevata probabilità di precipitazioni.
Nonostante la striscia di risultati negativi, Charles Leclerc, ai microfoni di Sky Sport, cerca di tenere alto il morale della truppa, consapevole che la prossima sarà la gara più impegnativa a causa dell’arretramento sulla griglia di partenza:
“È bellissimo essere tornati su questa pista, ha molto carattere e guidare qui è sempre divertente, specie perché bisogna aggredire parecchio i cordoli. È stata una buona giornata iniziale, direi, nella quale abbiamo fatto progressi a livello di set-up tra la prima e la seconda sessione. Come sempre qui la pista si è evoluta molto man mano che si girava e il vento è stato a tratti molto forte, anche se non ha condizionato più di tanto il mio lavoro. Ora ci concentreremo sulla gara per prepararla nel miglior modo possibile“.
Con Charles fuorigioco a meno di imprevedibili sviluppi della gara di domenica, Carlos Sainz sa di avere un’enorme opportunità per rompere finalmente il ghiaccio e conquistare la prima vittoria in Formula 1. Il sensibile miglioramento del feeling con la F1-75 nel secondo turno delle prove libere lascia ben sperare sia in qualifica che in ottica gara:
“E’ fantastico essere tornati in Canada, un circuito non facile, con molti dossi e cordoli alti e per questo particolarmente impegnativo per queste nuove monoposto. Mi sono goduto questo primo giorno di prove perché siamo stati in grado di progredire bene nel corso delle due sessioni.”
“Ogni tanto guidare è stato complicato a causa delle raffiche di vento, ma siamo riusciti a completare il nostro programma senza intoppi. Comprendere al meglio il comportamento delle gomme sarà fondamentale andando a domenica e in questo senso siamo riusciti a raccogliere un buon numero di dati. Ora guardiamo alle qualifiche di domani.”
In attesa della long term solution a rimedio della fragilità del propulsore 066/7, la Ferrari sembra avere le idee molto chiare su come massimizzare il risultato complessivo del weekend.
Sebbene produca effetti (sportivamente) dolorosi, l’omologazione di una quarta unità turbo-ibrida potrebbe rivelarsi, per citare il comunicato post Baku d Maranello, la contingency solution in grado di far lavorare con un minimo di serenità il reparto motori della storica scuderia italiana garantendo al tempo stesso minori problemi di natura tecnica.
F1-Autore e infografica: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1