Le grandi manovre del mercato piloti della F1 in vista delle stagioni future sono giù iniziate. Il gran ballo è stato avviato dal rinnovo monstre di Max Verstappen che ha prolungato fino al 2028 il suo legame con Red Bull. A questo è succeduto quello di Sergio Perez che ha capitalizzato un ottimo avvio stagionale garantendosi il sedile di una vettura concepita da Adrian Newey fino al 2024.
Con Milton Keynes che ha blindato la sua coppia, Pierre Gasly, driver di punta dell’academy diretta di Helmut Marko, è stato “costretto” a prolungare di un altro anno il legame con AlphaTauri. Una soluzione di ripiego – inutile girarci intorno – perché il francese, dopo una prima esperienza deludente, puntava al ritorno in Red Bull. La strategia del transalpino è votata all’attendismo: un anno di contratto ulteriore serve sostanzialmente a prendere tempo per capire come si evolverà, l’anno venturo, il driver market (leggi qua).
Gli occhi di Pierre Gasly – e non solo – sono puntati su Brackley. A fine 2023 scadranno i contratti sia di George Russell che di Lewis Hamilton. Se il primo rinnoverà con una certezza quasi scientifica dopo un parte inziale di 2022 praticamente perfetta, più di un dubbio serpeggia sul futuro del sette volte iridato. Lewis avrà quasi 39 alla fine dell’anno prossimo e la possibilità che voglia appendere il casco al chiodo è concreta. Anche se non certa.
Ad alimentare questo dubbio è stato direttamente Toto Wolff che si è iniziato a proiettare ad un futuro non troppo lontano in quell’opera che prevede il ritorno della Stella a Tre Punte in vetta alla categoria dopo un’annata difficile contraddistinta da una vettura non proprio riuscitissima.
“Stiamo iniziando a parlare di contratti del 2024? A giugno 2022?” ha dichiarato con Wolff con tono scherzoso in una recente intervista riportata dal sito istituzionale della F1. Un’indicazione che comunque sottende ad una prospettiva che potrebbe prendere corpo a breve: continuare con una coppia che si è ben amalgamata e che sta lavorando in totale e proficua sinergia per uscire dalle sabbie mobile in cui il team è finito.
I tempi per una discussione del contratto sono prematuri, ma il fatto che se ne parli apertamente può essere un indizio della politica che il team di Brackley intende perseguire: “E’ troppo presto per discutere del 2024. Detto questo, non potrei desiderare una coppia di piloti migliore” ha riferito il manager viennese interpellato sulla line-up futura.
Wolff parte da una constatazione: in un momento di difficoltà la coppia piloti non si è disunita e mostrato una spirito collaborativo. Cosa non scontata quando si mettono insieme due necessità personali divergenti: quella del nuovo arrivato che vuole marcare il territorio e quella del vecchio leone che non vuole cedere il regno faticosamente conquistato. Invece gli egoismi sono rimasti in una cassetto e la squadra ne sta giovando.
“All’interno del team – ha argomentato il co-proprietario di Mercedes AMG F1 – Lewis è sempre stato molto positivo nella sua mentalità. Il modo in cui i due piloti lavorano insieme è davvero sorprendente: nei briefing continuano a porsi domande a vicenda. E’ fantastico come loro due stiano davvero aiutato a progredire e sono felice per Lewis perché ha avuto molta sfortuna dalla sua. Sarebbe potuto salire sul podio alcune volte se la Safety Car non avesse lavorato contro di lui“.
Al di là di quelli che saranno i programmi post 2023, la Mercedes è concentrata su ciò che accadrà da qui a pochi giorni visto che ci sarà il weekend di gara casalingo. I campioni del mondo in carica hanno riferito più volte di riporre molte speranze sul tracciato che sorge in un aeroporto dismesso. Si punta alla vittoria? Wolff è pragmatico e parla del proseguimento in quel cammino di crescita che il team sta affrontando da mesi:
“Spero che Silverstone possa rappresentare una buona occasione. In passato è stato buono con noi. Il circuito è più fluido degli ultimi tre, ma non è Barcellona, quindi ora dovremmo gestire le nostre aspettative, guardare i dati e trovare alcune soluzioni sensate. E dobbiamo farlo non solo per Silverstone, ma per il futuro“.
Il GP di Gran Bretagna, dunque, altro non è che un’altra tappa in un percorso che dovrà portare la W13 a ridosso delle più efficaci Red Bull RB18 e Ferrari F1-75. Operazione ambiziosa e complessa che potrebbe non andare a buon fine. Ecco perché, sia a Brackley che a Brixworth, si inizia concretamente a preparare il 2023 in cui il concept della vettura potrebbe essere stravolto.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team