Cosa serve alla Ferrari per tornare a vincere un mondiale di F1? Una macchina veloce e adattabile ad ogni pista. La F1-75 sembra esserlo. Ma anche livelli di affidabilità sufficienti per non perdere troppi punti nell’arco della stagione. A Maranello ci stanno lavorando. E’ necessario altresì poter contare su un muretto box sempre efficiente e capace di massimizzare le occasioni che la pista propone. Su questo fronte il cantiere è aperto.
Servono chiaramente anche due piloti che possano produrre prestazioni di rilievo garantendole con una certa continuità. Charles Leclerc e Carlos Sainz è quella coppia che porta in dote tali caratteristiche? Secondo Mattia Binotto la risposta è pienamente e convintamente affermativa. E non potrebbe essere altrimenti.
E’ soprattutto il monegasco che sta offrendo performance solidissime che, va sottolineato, ultimamente non sono supportate adeguatamente dalla macchina e dal team. Una fase transitoria che in Ferrari sperano di aver superato con l’arretramento in griglia di Montreal da cui dovrebbe scaturire un livello di prestazione/affidabilità tale da ribaltare l’inerzia che vede la Red Bull imporsi con troppa semplicità.
Viene da sé considerare Leclerc l’uomo che può riportare in Italia un titolo che manca dal lontanissimo 2007 e Sainz quel fido scudiero che – e Montreal l’ha dimostrato – può supportare il collega, dopo le inziali difficoltà, in una cammino molto duro. Perché avere la meglio di questo Max Verstappen è veramente un’opera titanica.
Proprio l’olandese sarebbe l’uomo forte sul quale la Ferrari dovrebbe puntare. L’idea è di Tim Coronel, conterraneo ed amico di Max, che non vede in Charles il cavallo buono sul quale piazzare la scommessa vincente. Discorsi abbastanza scollegati dalla realtà visto che il campione del mondo in carica è legato con Red Bull fino al 2028 e che Ferrari ha scritturato i suoi piloti per altre due stagioni oltre e quella in corso.
Al momento potrebbe essere più plausibile, e siamo sempre nell’ambito della fantascienza, che sia il monegasco a fare il percorso che da Maranello conduce a Milton Keynes. Sempre che non arrivi un rinnovo molto più che probabile. Sempre che Verstappen, ancora, voglia al suo fianco un animale feroce e non un più mansueto Perez di turno.
“Se fossi il direttore della Ferrari mi chiederei: quanto costerà per portare Max lontano dalla Red Bull? Chi dice che non si può fare? Ho visto succedere tante cose con i soldi! Poi ti accorgi subito quanto vale Verstappen. Vale infinitamente, vale tutta la Ferrari“. Queste le parole rilasciate da Coronel a RN24. Provocazioni piuttosto pesanti di cui non se ne comprende il senso.
Coronel non afferma il falso quando dice che con la giusta offerta tutto è possibile. Ma a mancare sono le basi logiche del ragionamento. Maranello ha costruito in casa un talento cristallino come quello di Charles. Non avrebbe senso puntare su un pilota formatosi nell’ecosistema concorrente. Tra l’altro si dovrebbe vincere la sicura ritrosia di Marko, Mateschitz e Horner che su Verstappen hanno basato un paradigma che si sta dimostrando efficace e vincente.
La esternazioni del pilota olandese sanno molto di manovra atta a sollevare qualche dubbio sulla capacità di Leclerc di portare la barca in porto. Un esercizio piuttosto normale e comprensibile quando c’è di mezzo il sostegno e di tifo nei confronti di un amico. Salvo clamorosi scenari che al momento non possiamo postulare, Ferrari punterà su Leclerc anche dopo il 2024. E’ all’ex Sauber che si deve consegnare un mezzo all’altezza delle sue capacità.
Mettere nel mirino Verstappen non avrebbe senso senza una macchina e una scuderia all’altezza. E con queste c’è Charles che può tranquillamente ottemperare al compito richiesto. Il 2022 lo dice con estrema chiarezza.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari F1