E’ stato l’eroe mancato del Gran Premio del Canada. Carlos Sainz ci ha provato in ogni modo a scardinare le difesa di Max Verstappen che ha rintuzzato tutti gli attacchi del pilota ferrarista. Lo spagnolo, in ogni caso, è partito da Montreal con la valigia piena di certezze dopo otto gare di un mondiale di F1 in cui ha tribolato più di quanto ci si potesse attendere.
Il GP di Gran Bretagna è il classico esame confermativo. L’ex McLaren deve dimostrare che la prestazione sciorinata due settimane or sono non è stata casuale ma il punto di partenza di una crescita graduale che si sta concretizzando dopo un periodo di adattamento alle vetture di nuova generazione e, nello specifico, alla F1-75 che ha richiesto qualche modifica al suo stile di guida per essere correttamente domata.
Con queste premesse Sainz si approccia al weekend inglese. L’obiettivo è quello di provare ad approssimarsi al compagno di team che “dista” soli 24 punti in classifica. L’idea è quella di non consegnarsi al ruolo di scudiero per provare a giocarsi una chance in chiave iridata. Questo l’obiettivo non dichiarabile. Più probabilmente, Carlos punta a consumare le sue prime volte. Nel suo palmares, difatti, mancano sia una pole position che una vittoria. Non possiamo parlare ancora di ossessioni, ma di stringenti desideri da esaudire.
Il “n°55” non poteva non iniziare dal fine settimana canadese nella sua chiacchierata con i media: “Negli ultimi tempi ho fatto passi in avanti in termini di confidenza con la monoposto. Sono riuscito a dimostrare anche in gara le mie capacità ed il mio adattamento alla macchina“.
“Silverstone rappresenta una nuova sfida: è molto simile a Barcellona che è stata l’ultima gara in cui sono riuscito a spingere realmente. A Monaco, Baku e Montreal ero comunque vicino in termini di ritmo. Su un circuito come questo spero di poter mantenere un livello alto“.
Il figlio d’arte ha fatto anche un riferimento a questioni tecniche parlando dell’ala posteriore che si adatta ad un tracciato di medio carico: “Non dovrebbe cambiare troppo le carte in tavola in termini di velocità massima ed efficienza vettura. Tuttavia, ogni passo che facciamo è un piccolo aiuto che va nella che ci rende sempre più competitivi“.
“Red Bull -ha proseguito il ferrarista – osserva molto attentamente la nostra velocità in qualifica e si chiedono come possano raggiungerla. Noi facciamo altrettanto guardando il loro ritmo gara. È tutta una questione di equilibrio. Ci stiamo inseguendo a vicenda e stiamo cercando di migliorare. C’è una bella lotta anche per quanto riguarda lo sviluppo“.
Sainz sottolinea ancora la necessità di confermare il feeling prodottosi in Canada. Un necessario ottimismo per dare seguito ad un percorso che nell’idea del pilota deve e vuole essere irreversibile: “Ho fiducia nella Ferrari, la vittoria arriverà. Stiamo lavorando bene e bisogna solo essere ottimisti“
“Abbiamo fatto passi nella giusta direzione. Bisognerà ora capire come farne altri su una pista ad alta velocità come Silverstone. Se riuscissi a trovarmi a mio agio così come mi sono trovato in Canada penso che tutto sia possibile“. E quando afferma che tutto può essere possibile ritorna quel dolce sogno da coronare: portare a Madrid la prima vittoria in una carriera che la reclama a gran voce.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1