Formula 1

La FIA risponde al problema porpoising: è l’alba di uno stravolgimento dei valori?

Tanto tuonò che piovve. Il grido di allarme sempre più ampio tra i piloti della F1 in merito allo stress fisico generato del fenomeno del porpoising è sta recepito dalla Federazione Internazionale. Nel tardo pomeriggio di ieri, l’ente regolatore, ha emesso una direttiva tecnica mirata alla mitigazione del pompaggio delle wing car che in occasione del gran premio d’Azerbaijan è tornato alla ribalta.

Le immagini dei piloti doloranti a fine gara hanno fatto il giro del mondo. Scene già viste in passato, in parte dovute alla gestione di monoposto decisamente più esigenti dal punto di vista fisico e da un livelli di preparazione atletica dei piloti del passato non equiparabile a quella degli attuali driver.

Nigel Mansell accusa un malore alla fine del gran premio di Dallas nel 1984

F1. Porpoising: il “grido d’allarme” di Mercedes non era ad personam

L’allarme lanciato da George Russell, esponente di spicco della Grand Prix Driver Association, nei primi gran premi della stagione è rimasto inascoltato per diversi motivi. In quanto pilota della monoposto che più di tutte soffre del porpoising, le sue dichiarazioni sono state derubricate come maliziose richieste di aiuto esterno in mancanza di un adeguato sviluppo aerodinamico che mitigasse le vistose oscillazioni verticali.

Round dopo round, diversi piloti sono usciti allo scoperto allineandosi al warning di Russell assumendo una chiara posizione rispetto alla posizione neutrale dei rispettivi team. E’ verosimile ipotizzare che la crescente fronda anti-porposing abbia convinto gli uomini della FIA ad agire individuando nell’incessante bounching un rischio per l’incolumità dei piloti in gara e uno stress fisico che potrebbe causare problemi fisici nel medio lungo termine.

Comunicato FIA in merito agli step mirati alla riduzione del porpoising

Entrando nel merito tecnico della direttiva, la FIA ha definito una serie di azioni di controllo. Sarà effettuato un “check” più minuzioso del fondo e dei ‘pattini’, sia in termini di progettazione che di usura osservata. Sarà definito un razionale, basato sull’accelerazione verticale della vettura, che fornirà un limite quantitativo per il livello accettabile di oscillazioni verticali. La formula matematica esatta per questa metrica è ancora in fase di analisi da parte della FIA e i team di Formula 1 concorreranno alla definizione della stessa.


F1. Porposing: la direttiva è il primo di una serie di interventi

Nel comunicato, la Federazione Internazionale avvisa che nei prossimi giorni si terrà un incontro con i team per definire le misure che ridurranno la propensione delle vetture a manifestare tali fenomeni nel medio termine. La necessità di porre subito rimedio al fenomeno del porpoising è emersa in un incontro tra i rappresentanti della FIA e l’equipe medica della federazione stessa:

La FIA – recita il comunicato – ha deciso di intervenire dopo aver consultato i suoi medici nell’interesse della sicurezza dei piloti. In uno sport in cui i protagonisti guidano abitualmente a velocità superiori a 300 km/h, si ritiene che tutta la concentrazione di un pilota debba essere messa su questo compito e che l’eccessiva stanchezza o il dolore avvertito da un pilota possano avere conseguenze significative in caso di perdita di concentrazione. Inoltre, la FIA è preoccupata per l’impatto fisico immediato sulla salute dei piloti, alcuni dei quali hanno riportato dolori alla schiena in seguito ai recenti eventi”.

L’emanazione della direttiva tecnica è la prova tangibile dell’enorme preoccupazione dell’ente che sovraintende al funzionamento del motosport sul comportamento di alcune monoposto sul circuito di Montreal che, storicamente, non ha mostrato un fondo stradale levigato.

A destare perplessità è la metodologia con cui si intende arginare il fenomeno che, come recita il comunicato, è in via di definizione attraverso uno specifico modello matematico. La soluzione a breve termine potrebbe contemplare il monitoring della frequenza delle oscillazioni verticali attraverso la centralina della FIA presente su tutte le monoposto.

Secondo Adrian Newey le monoposto di Formula 1 rimbalzano a una frequenza di 6 Hz e con ogni probabilità la FIA determinerà una soglia massima basandosi proprio sulla frequenza del bounching.

Differente frequenza di pompaggio tra Ferrari e Mercedes

La direttiva sarà effettiva dalle free practice 3 di domani e sta già facendo discutere i fan e gli addetti ai lavori. Contrariamente a quanto possa sembrare, l’introduzione di questo nuovo vincolo non aiuterà, in termini prestazionali, le monoposto in cui il problema è più evidente.

In assenza di una soluzione aerodinamica che argini il pompaggio, molti team saranno costretti inevitabilmente ad aumentare l’altezza da terra delle rispettive monoposto con un evidente degrado del carico aerodinamico garantito dal fondo con canali Venturi. Se il parametro relativo alle oscillazioni verticali non dovesse essere rispettato, trattandosi di una questione di sicurezza, la monoposto corre il serio rischio di essere squalificata.

In senso assoluto, il timing e la controversa metodica di monitoraggio delle oscillazioni forniscono la sensazione di una reazione tardiva quanto impulsiva da parte della FIA. Qualunque sia l’impatto della direttiva sulla performance delle rispettive monoposto non mancheranno di certo aspre polemiche…


F1-Autore e infografica: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, FIA

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Roberto Cecere