Dopo un venerdì del Gp del Canada di F1 in cui Max Verstappen ha fatto la voce grossa chiudendo entrambi i turni di libere in prima posizione, il sabato ha portato novità che si sono materializzate sotto forma di pioggia che, nelle FP3, hanno determinato un certo stravolgimento di valori con le due Red Bull apparse in leggera difficoltà su una pista che ha mostrato un’evoluzione molto lenta (leggi qui). Un classico del semipermanente di Montreal che non si distingue per la capacità di drenare l’acqua.
La pioggia non ha dato tregua visto che è continuata a cadere, anche se non massicciamente come giovedì, nelle due ore intercorse tra le fine delle libere tre e l’inizio delle qualifiche. Pertanto le tre sezioni della sessione ufficiale del sabato si sono disputate ancora su asfalto umido con una pista che si è evoluta con rapidità. specie in Q3.
Nei primi diciotto minuti di attività non c’è stata possibilità di utilizzare uno pneumatico diverso dalla full wet. La pioggia, seppur non battente, ha reso la pista particolarmente bagnata su un tracciato poco avvezzo al drenaggio. Col passare dei minuti i tempi sono iniziati a scendere piuttosto repentinamente con diversi e continui avvicendamenti nelle posizioni di avanguardia.
I due alfieri di Milton Keynes riescono comunque a passare la tagliola del Q2: Verstappen lo fa in scioltezza considerando la chiusura in prima piazza. Perez con qualche patema in più visto che è tredicesimo. Il messicano ha sofferto in particolar modo nel T1 dove accumulava costantemente un ritardo di un secondo.
Già sul finire della prima Q si erano intraviste le condizioni per uno switch “gommistico”. Il primo a parlarne alla radio è stato Carlos Sainz quando mancava poco più di un minuto al termine delle operazioni. Max Verstappen affronta la prima parte della Q2 con full wet. Ma altri piloti scelgono le intermedie. Tra questi proprio Sergio Perez che, a Curva 3, perde il controllo della vettura e va ad impattare nelle barriere. La sua uscita determina bandiere rosse. Il messicano rimane incagliato nelle barriere con la retromarcia che non si inserisce. Primo colpo di scena di un turno di qualifiche che si fa in salita per l’ex Racing Point.
Nonostante la spinta dei commissari, Perez non riesce ad uscire dai manufatti: l’ala anteriore è incagliata. La sua sessione termina qua. Con una pista che migliora costantemente il messicano deve accontentarsi della tredicesima posizione. La sessione viene sospesa e riparte con nove minuti da disputare. Alla ripresa la RB18 di Max monta gomme intermedie. Anche questa seconda sezione si chiude con un Verstappen indemoniato che mette tutti in riga.
L’ultima sezione di un turno di qualifica avvincente si apre con i piloti che scelgono ancora una volta coperture intermedie. Questo tipo di pneumatico, solitamente, è nelle corde della RB18 che ad Imola, proprio dove Verstappen ottenne la sua ultima pole, in analoghe condizioni, dettò legge. La vettura austriaca ha già mostrato una certa propensione a gestire perfettamente la temperature delle gomme quando quelle esterne sono relativamente basse. E oggi non è sfuggita da questa regola non scritta.
Dopo un primo assalto che ha confermato l’adattamento a tali condizioni con un giro da vertice, l’olandese ha deciso di fermarsi per montare un treno nuovo di intermedie. Questa è la mossa chiave che è stata alla base della pole position dell’olandese che precede un superbo Alonso, Sainz e Hamilton a chiudere la seconda fila.
Il Gp del Canada del campione del mondo in carica si preannuncia molto interessante con tutti i rivali diretti molto lontani: Perez tredicesimo, Leclerc in ultima fila. Sainz, che aveva il compito di dare fastidio all’olandese, non riesce ad agguantare la prima fila a causa della beffa finale di un redivivo Fernando Alonso.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing