F1. Prima giornata del week end del Gp di Baku andata in archivio. Dopo due turni di libere in casa Red Bull è tempo di bilanci preliminari. Ciò che si può desumere dalle prime due ore di attività è che persistono i problemi al DRS sulla RB18. Una difficoltà vistasi a Barcellona quando era stato introdotto l’elemento alleggerito sulla vettura di Max Verstappen e che si sono ripresentati ancora una volta sull’auto n°1.
A Milton Keynes sembrano non trovar pace con l’elemento mobile visto che anche nella passata stagione, specie in Brasile, i tecnici hanno combattuto con il fissaggio di un’ala che tende a non rimanere in posizione una volta aperta. Tra Fp1 ed Fp2 i meccanici sono intervenuti su entrambe le vetture per superare la problematica. Su quella di Perez la difficoltà non si è mai palesata. Sulla macchina gemella, seppur in misura minore, le fluttuazioni anomale hanno fatto capolino anche nella seconda ora.
Verstappen ha subito la situazione mostrando un certo nervosismo acuitosi quando, durante il tentativo di simulazione di push lap, ha incontrato una bandiera gialla che lo ha costretto ad alzare il piede. Poco “british” la reazione del campione del mondo che già in Fp1 si era aperto in radio con un perentorio “this fucking car” che ha sottolineato i problemi di assetto e una tendenza della power unit a rimanere leggermente in tiro anche quando, in approccio alle curve, il pilota alzava il piede dall’acceleratore.
Max Verstappen è il primo a presentarsi ai giornalisti. Le sue osservazioni partono – e non poteva essere altrimenti – dal duello con la Rossa: “La Ferrari sembra essere di nuovo veloce sul giro secco. Ma nei long run sembriamo essere più simili. Questo è aspetto positivo – ha sottolineato l’olandese – Nel complesso non è stata una brutta giornata”
Sono stato un po’ sfortunato quando avevo le gomme morbide nelle prime libere. Nelle seconde ho trovato una bandiera gialla e ho dovuto alzare il piede, ma nel complesso sembriamo a posto. Per una volta sembra che su un circuito cittadino si riesca a far lavorare le gomme su un singolo giro. Sembra che sia così per tutti. Perché ogni volta che si prova a fare un secondo giro si finisce per perdere prestazione”.
“La giornata è iniziata bene, ma le libere 2 non sono andate come avremmo voluto. Probabilmente abbiamo preso la direzione sbagliata nell’assetto. Abbiamo cercato di fare degli esperimenti che non hanno funzionato al meglio e non siamo stati in grado di risolvere i nostri problemi“
“Abbiamo però buoni dati racconti con entrambe le mescole anche nei long run. Abbiamo adottato due strategie gomme differenti – ha spiegato il messicano fresco di vittoria a Monaco e di rinnovo contrattuale fino al 2024 – dunque avremo dati buoni da valutare durante la notte. Speriamo di riuscire a mettere tutto assieme in tempo per le qualifiche“.
La chiosa dell’ex Racing Point non poteva non arrivare sulla Ferrari: “Abbiamo del lavoro da fare, anche perché le Ferrari sembrano forti, soprattutto nel secondo settore. Quello che presenta il maggior numero di curve. Dobbiamo trovare qualcosa in quel punto per essere in lotta con loro nella giornata di domani. Noi fatichiamo anche in frenata a causa dei bump sull’asfalto. E’ davvero complicato”.
Una situazione nuova per la RB18 che era sempre sembrata esente delle negative oscillazioni verticali che, va detto, hanno afflitto in maniera piuttosto massiccia un po’ tutte le auto nella giornata odierna. In Red Bull si proiettano quindi ai turni ufficiali ben sapendo che in qualifica potrebbero soccombere alla forza delle F1-75 di Leclerc e Sainz. Situazione diversa in gara dove le RB18 possono contare sull’extra speed nel lunghissimo tratto full gas. DRS permettendo…
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing