La stagione di F1 2022 prosegue tra colpi di scena, incertezze e solide realtà. L’ultima tappa che si è disputata lo scorso 12 giugno presso il Baku City Circuit, sede del GP Azerbaijan, ha visto la Red Bull ottenere la terza doppietta stagionale dopo quelle colte a Imola e Barcellona. Max Verstappen ha centrato il quinto successo stagionale, precedendo Sergio Perez e la Mercedes di George Russell, nuovamente a podio dopo Melbourne e Catalunya.
Per la Ferrari si è trattata invece della peggior domenica stagionale con ambedue i piloti ritirati. Carlos Sainz è stato costretto ad abdicare nelle battute iniziali della corsa per un problema idraulico, mentre Charles Leclerc ha visto andare in fumo ogni sogno di gloria per un problema tecnico alla Power Unit mentre era al comando della corsa con oltre dieci secondi di vantaggio sulle Red Bull di Verstappen e Perez seppur con pneumatici più usurati per via del pit stop anticipato in regime di Virtual Safety Car.
Al momento, l’unica vera certezza del Cavallino Rampante si chiama Charles Leclerc. Il pilota monegasco sta disputando la sua miglior annata in F1 sotto il profilo della guida esaltando le caratteristiche della F1-75, della concentrazione nel non commettere errori e della consistenza nel massimizzare il risultato di tappa in tappa. Il ferrarista, dopo aver vissuto un complicato biennio nell’arco delle ultime due annate per via della non spiccata competitività della SF1000 e della SF21, nonostante qualche lampo di classe, sta dimostrando di essere in grado di stare ai piani alti della classifica.
Soprattutto come velocità sul giro secco in qualifica, il ferrarista sembrerebbe essere il migliore adesso nella capacità di andare al limite sfruttando ogni millimetro della pista. Frutto di confidenza al volante e di perfetta sinergia del proprio stile di guida con quello della monoposto. Il tempo record nel secondo settore nel Q3 delle qualifiche di sabato è la perfetta rappresentazione di questo. La capacità mentale di estrarre il coniglio dal cilindro nel momento decisivo, dove la posta in palio è altissima in ottica gara.
Una performance dallo spiccato tasso tecnico che Leclerc aveva già fatto in Spagna al Circuit de Barcelona-Catalunya. Nel corso del primo time-attack nell’ultima sessione delle qualifiche, il monegasco aveva concluso in testacoda il primo tentativo nella chicane delle curve 14-15. Nonostante avesse solo una possibilità e fosse appena decimo in classifica, il ferrarista non si è scomposto né ha perso lucidità e nell’ultimo giro disponibile ha firmato la pole position con un vantaggio di oltre tre decimi sulla Red Bull di Max Verstappen.
Ma se le notevoli doti velocistiche di Charles si erano già denotate in GP3 nel 2016 e in F2 nel 2017, il grande step nelle prestazioni del ferrarista è stato quello di migliorare la gestione dell’usura degli pneumatici. Questo è stato sin da subito il suo punto carente, evidenziato anche nel confronto diretto con il compagno di squadra Sebastian Vettel nel 2019, che sotto questo aspetto è sempre stato uno dei migliori. Tuttavia, dopo tre anni di coaching e simulatore, Leclerc ha migliorato quello che era il suo punto carente aggiungendo un quid in più al suo bagaglio tecnico.
Per comprendere il suo progresso nell’arco della stagione della F1 2022 basta tracciare un parallelo col suo compagno di box Carlos Sainz, che l’anno scorso era molto più vicino alle sue performance mentre quest’anno il delta prestazionale si è ampliato a favore del monegasco, indice di come Charles sia riuscito ad alzare il proprio livello e conseguentemente quello della competizione.
Al momento l’unico freno per il ferrarista è rappresentato dall’inaffidabilità della F1-75 che in Spagna lo ha privato di una vittoria dato l’ampio vantaggio sui rivali e in Azerbaijan era in testa davanti alle Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez, seppur con pneumatici più usurati. Comunque sia era in piena lotta per cogliere il successo nella tappa azera. A Monaco, l’errata strategia del muretto della Ferrari lo ha portato da saldamente al comando a concludere appena quarto.
Una serie di episodi sfortunati che hanno provato Leclerc di potenziali due vittorie e quanto meno di un podio nonostante lui sia stato impeccabile sia al sabato sia alla domenica, ad eccezione dell’errore di Imola. Molteplici punti persi difronte ad un avversario dalla costanza impressionante, dato che Max Verstappen e Sergio Perez stanno disputando un’annata strepitosa per consistenza e la RB18 non è inferiore alla F1-75.
Questi sono anche i motivi per i quali il ferrarista adesso si ritrova chiamato a una rimonta non semplice seppur manchino ben 14 appuntamenti iridati. Nonostante l’ultimo periodo negativo, Charles Leclerc non ha subito il contraccolpo psicologico ed è pronto a far splendere in Canada la stella del Cavallino Rampante.
F1-Autore: Dennis Ciracì–@dennycira
Foto: Scuderia Ferrari F1