I commissari del Gran Premio di F1 canadese hanno avuto il loro bel da fare durante questo weekend. Di certo, le sanzioni di maggior rilievo sono quelle che riguardano Leclerc (costretto a partire dal fondo) e Alonso, che perde due posizioni nel penultimo giro di gara. Ma analizziamo il tutto. Partiamo proprio dal pilota spagnolo, sanzionato con 5 secondi di penalità + 1 punto sulla patente per essersi spostato più di una volta mentre difendeva la sua posizione, chiara violazione del codice sportivo internazionale
Durante il penultimo giro di gara, Bottas era impegnato nel tentativo di attaccare il pilota Alpine il quale, tra le curve 10 e 12, ha cambiato traiettoria più di una volta per mantenere la propria posizione. Analizzando i dati, appare evidente come il finlandese dell’Alfa Romeo è stato così costretto ad alzare il piede e non ha potuto in alcun modo affiancare l’avversario per provare il sorpasso.
I commissari, quindi, valutato anche l’episodio simile verificatosi in Australia che vedeva coinvolto Stroll, hanno deciso di sanzionare la manovra.
Ovviamente, arrivando la decisione a gara già conclusa, i 5 secondi si aggiungono al tempo di gara di Alonso che perde così la posizione sia su Bottas che su Zhou.
Altro pilota finito sotto investigazione durante la gara è stato Sebastian Vettel, reo di non aver rispettato la distanza delle 10 macchine davanti a se durante il regime di safety car. E’ una violazione dell’articolo 55.7 del regolamento sportivo
Quando la safety car è entrata in pista, il pilota tedesco stava seguendo la procedura alla perfezione. Più tardi, però, davanti a se ha lasciato che si creasse uno spazio eccessivo (superiore alle 10 auto) previsto dal regolamento. I commissari, tuttavia, hanno valutato che nel momento in cui la gara veniva ripresa, questo distacco era stato azzerato; inoltre, in alcuni periodi durante la SC, anche altri piloti non avevano mantenuto la distanza. Considerato tutto ciò, hanno giustamente deciso di non sanzionare l’accaduto
Lando Norris è stato punito con 5 secondi di penalità per non aver rispettato il limite di velocità in pit lane. E’ una violazione dell’articolo 34.7 del regolamento sportivo
C’è poco da aggiungere: il limite di velocità è imposto a 80 km/h. Il pilota McLaren ha percorso la pit lane a 85 km/h e trattandosi della gara, la sanzione è appropriata.
Facciamo un passo indietro e vediamo perché Leclerc ha dovuto iniziare la gara dalle retrovie: prima delle libere 3, sulla sua Ferrari, è stata montata la power unit numero 4, il che è una violazione dell’articolo 28.2 del regolamento sportivo. Come espressamente previsto, essendo varie le componenti sostituite e quindi parecchie le posizioni di penalità da scontare, il monegasco viene retrocesso in fondo allo schieramento. Stessa sorte che è toccata anche a Tsunoda.
Ma proseguiamo: Gasly, Stroll, Vettel, Zhou e Bottas sono stati sanzionati per non aver rispettato le note del Direttore di Gara, il che è una violazione del codice sportivo internazionale
In alcune curve, per evitare che i piloti traessero vantaggio o rientrassero in pista in modo insicuro, era stato previsto un percorso da seguire in caso si avesse sbagliato traiettoria e quindi si fosse usciti di pista. Tutti i piloti sopra citati non hanno fatto ciò e sono stati puniti con una reprimenda. Fa eccezione Bottas, in quanto la sua violazione è avvenuta durante la gara ed è quindi stata mostrata lui la bandiera bianco/nera.
Passiamo poi ad Aston Martin: qui arriva una sanzione di 5.000€ per unsafe release, il che viola l’articolo 34.14 a) del regolamento sportivo
Durante la prima sessione di libere del venerdì, Magnussen ha dovuto frenare bruscamente in pit lane per evitare il contatto con Vettel che era appena stato fatto uscire dal garage. Considerati gli episodi simili del passato, la sanzione applicata è assolutamente in linea
Da ultimo, vediamo l’episodio che ha visto coinvolti Sainz, Leclerc e Albon durante la qualifica, rei di aver guidato troppo lentamente senza motivo. Sarebbe una violazione dell’articolo 33.4 del regolamento sportivo
Durante la Q1 la pista era estremamente bagnata. Prima di curva 13, i piloti hanno ampiamente rallentato per creare spazio davanti a loro e iniziare così un giro lanciato. Questo, ha però fatto si che venisse superato il tempo minimo stabilito dal Direttore di Gara.
Tutti e tre si sono giustificati dicendo che c’era molto traffico e le condizioni di bassissima visibilità non permettevano il sorpasso in sicurezza. I commissari hanno quindi stabilito che pur avendo creato una situazione di pericolo, la pista e il gran numero di piloti sul tracciato hanno contribuito a tutto ciò e quindi hanno deciso di non applicare alcuna sanzione
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaf1
Immagini: F1