“Chi si accontenta, gode” recita un proverbio: questo, però, non è mai stato il motto né della Mercedes in F1 né del direttore tecnico del team austriaco Mike Elliott. Durante il briefing post gara, infatti, l’aerodinamico inglese ha sottolineato come l’ascesa della Freccia d’Argento in occasione del Gran Premio di Montreal sia avvenuta certamente grazie al duro lavoro del team, ma al contempo, si tratta di un risultato al quale pare meglio non abituarsi. Non ancora, per lo meno.
Un terzo ed un quarto posto in gara. In una stagione pessima per la squadra. Con un tempo migliore della Ferrari. Chiunque sarebbe soddisfatto ma non Mercedes. Non il direttore tecnico Mike Elliott.
A Montreal, la Freccia d’Argento ha dimostrato un ottimo passo gara che, tuttavia, non basta per tirare un respiro di sollievo. Negli ultimi giri, infatti, gli ultimi diciassette avvenuti dopo l’avvento della Safety Car, Hamilton è riuscito ad essere veloce ma non a sufficienza.
L’inglese, uscendo al penultimo giro, ha ottenuto il giro veloce a quattro decimi dal migliore di Sainz ma, una volta arrivata la bandiera a scacchi, il gap da colmare con il vincitore era comunque di sette secondi.
“Dobbiamo essere onesti con noi stessi, – ha detto Elliott nel briefing post-gara – nel valutare complessivamente la gara, teniamo presente che nelle prime posizioni mancano Leclerc e Perez. Ci siamo meritati il terzo e quarto posto finale ma, in termini di potenziale saremmo arrivati in quinta e sesta posizione.”
In poche parole, il ritmo c’è e anche la strategia. Quello che manca, è proprio la prestazione pura della macchina. Nonostante l’indomabile creatura di Brackley si sia dimostrata più affidabile della macchina della Ferrari, Elliott è sin troppo consapevole dei suoi limiti. Ben sette secondi hanno separato Hamilton dalla vittoria del Gran Premio del Canada.
Sette secondi che, in Formula Uno, sono un’eternità. Se il sette volte del mondo è riuscito ad assicurarsi un podio – e il suo compagno di squadra un pregevole quarto posto – il merito è stato di un aspetto che trascende dalla meccanica: le gomme.
Mercedes, sottolinea Mike Elliott, è stata abilissima a gestire gli pneumatici con attenzione e cura. “Al netto di questa importante premessa – ha evidenziato il direttore tecnico – l’aspetto migliore della nostra gara di domenica, dal mio punto di vista, è stato vedere il passo della monoposto. Lewis ha girato sugli stessi tempi dei primi durante i giri finali. E questo, perché abbiamo gestito davvero bene gomme.”
La grande prestazione di domenica di Mercedes ha permesso al team di prendere un respiro ma solo per poi tuffarsi di nuovo nel duro lavoro.
“Per ripetere queste prestazioni, avremmo bisogno che la Formula Uno asfaltasse nuovamente tutti i circuiti”, aveva scherzato Toto Wolff a fine Gran Premio. Ma, si sa, scherzando si può dire tutto: anche la verità.
Elliott ha detto a chiari termini che non si può fare affidamento su questa W13, poiché il miglioramento sensibile che è avvenuto non è destinato a rimanere per il resto della stagione.
Se è vero che il team di Brackley non può dormire sugli allori, altrettanto lo è che è pronto per affrontare le nuove sfide con il massimo impegno. Silverstone è dietro l’angolo, ed è necessario prepararsi per il meglio con molta velocità, analizzando tutti i dati a disposizione ed ordendo una nuova strategia. Mike Elliott ha detto a chiare lettere le sue aspettative per il Gran Premio inglese.
“Porteremo nuovi pezzi – ha confermato il direttore tecnico– non mi aspetto di vedere azzerato il gap presente con Ferrari e Red Bull.”
E se ci fossero degli imprevisti? Mike Elliott ammette che, in quel caso, la situazione di Mercedes si allieverebbe ma comunque non a sufficienza per ripetere il podio del Canada. Al massimo, potrebbe migliorare il passo, ma arrivando al livello del GP di Spagna.
“Se la gara non avrà nulla di imprevisto penso che sarà dura. Credo però che Silverstone sarà un circuito un po’ più adatto a noi, come lo è stato Barcellona, forse solo un po’ più difficile”.
Autore: Silvia Giorgi – silvia_giorgi5
Immagini: Mercedes AMG F1 Team