F1. Il Circus si sposta in Azerbaijan per l’ottavo appuntamento stagionale. Baku è un tracciato da grandi compromessi perché alterna una parte full gas infinita con settori in cui le velocità medie decrescono in maniera repentina. Trovare il giusto equilibrio aerodinamico e meccanico tra i muretti azeri è una sfida particolarmente ardua.
Dopo Barcellona e Montecarlo, piste sulle quali si sono adoperati assetti che andavano dal carico medi-alto (Montmelò) ad altissimo (Monaco), ci troviamo in un contesto in cui si scaricherà il più possibile. Questo potrebbe portare ad un rimescolamento dei valori osservati nei due precedenti appuntamenti.
Anche se non ha capitalizzato per via di un problema tecnico e per una gestione strategica rivedibile, è stata la Ferrari F1-75 a sembrare la vettura più in palla nelle suddette trasferte. La Red Bull RB18 ha fatto bottino quasi pieno (due vittorie, un secondo ed un terzo posto, nda), ma la sensazione è che la cosa sia accaduta per le debolezze altrui piuttosto che per proprie virtù.
In Red Bull hanno la piena consapevolezza che il vantaggio accumulato in classifica si fonda su basi argillose e su questa evidenza si dispiega la necessità di proseguire nella campagna di sviluppo di una vettura nata sovrappeso e che non ha ancora raggiunto i limiti minimi di massa che il regolamento individua in 798 kg.
A Milton Keynes sanno che per incrementare le prestazioni in maniera relativamente rapida basta attuare una attenta cura dimagrante. Il risparmio di peso, difatti, si riverbera immediatamente e positivamente sulle prestazioni. Chiaramente è un cammino che può presentare delle problematiche. Se facciamo un passo indietro al GP di Barcellona ritroviamo una vettura che ha presentato diverse difficoltà al DRS di Verstappen che aveva subito un alleggerimento sostanzioso rispetto a quello di Sergio Perez che era nella versione standard.
Ridurre il peso non è quindi così semplice come potrebbe apparire e per tale motivazione si procede per step progressivi. Helmut Marko ha ammesso che la RB18 non è ancora vicina al limite di massa. Cinque sarebbero i chili che gli uomini di Adrian Newey devono limare dalla vettura. Una situazione comune alla Mercedes anch’essa alle prese con un “weight review” più difficoltosa perché deve sposarsi con i problemi diffusi che ha dimostrato di avere e che sono stati parzialmente superati col nuovo fondo introdotto proprio nel GP catalano.
Se Mercedes e Red Bull combattono con la “linea” c’è un’altra vettura che invece sarebbe in perfetta forma. Marko riferisce che, da sue fonti, gli risulta che la F1-75 sia “in bolla” sul fronte massa minima. Il che spiegherebbe l’agilità nei cambi di direzione e la generale capacità di esprimere performance con chiarezza sciorinate nelle ultime due gare. Un buon segnale per Maranello ma che al contempo rappresenta un limite. Essere conforme al limite minimo significa che la macchina non potrà progredire in termini cronometrici giungendo ad ulteriori alleggerimenti.
Indirettamente, quindi, si tratta di un vantaggio per Red Bull e Mercedes che hanno ancora del margine da erodere. A tutto vantaggio delle performance. Se le prime sette gare hanno detto che la lotta al vertice si giocherà tra Milton Keynes e Maranello, Marko non ha escluso il ritorno dei campioni del mondo in carica.
La W13, ha riferito il consulente rifacendosi ancora una volta alle sue gole profonde, è una monoposto che riesce a tirar fuori prestazioni di rilievo con troppa discontinuità. A Brackley non riescono ancora a capire come quelle performance si attivino di colpo e soprattutto perché spariscano altrettanto rapidamente.
Red Bull, per tale ragione, non esclude il clamoroso rientro dei rivali inglesi che prima o poi riusciranno ad essere costanti nello sprigionare il potenziale di un mezzo che fino a questo momento, va detto, è rimasto fin troppo celato.
Le conformazioni delle piste faranno la differenza nel duello tra la Ferrari e la Red Bull che può dirsi ampiamente soddisfatta dell’aver chiuso con altrettante vittorie i due weekend in cui la F1-75 aveva presentato tratti di dominanza. Montreal e soprattutto Baku presentano lunghi tratti full gas sui quali la capacità della RB18 di produrre ottime velocità di punta potrebbe essere un fattore decisivo.
Il nuovo pacchetto introdotto dalla Ferrari a Barcellona aveva però ridotto il deficit velocistico rispetto alla concorrente. Ed a questa tendenza il Cavallino Rampante si aggrappa per recuperare il terreno perso da Imola in poi, quando entrambe le classifiche erano colorate del rosso di Maranello.
F1 – Autore e foto: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Alessandro Arcari, Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing