Chiamatelo Mr. Rimonta. In F1, quando c’è da recuperare posizioni, Checo Perez non si tira mai indietro. Anzi, si esalta. Dopo il recupero spettacolare di Silverstone, il messicano si produce in un’altra super prestazione mettendo una toppa all’errore di ieri che l’ha relegato in tredicesima posizione sulla griglia di partenza. Certe imprese hanno bisogno anche di un po’ di fortuna che si è concretizzata, allo start, nel contatto che ha coinvolto Hamilton, Gasly e Albon.
I tre hanno lasciato strada a Sergio che si è potuto incamminare verso la quinta piazza sbarazzandosi presto delle due Haas e di Esteban Ocon. Solo la brevità della gara (22 giri in luogo dei 23 previsti prima che si dovesse ripetere la procedura di partenza) non ha permesso a Perez di incollarsi agli scarichi della Mercedes di George Russell che ha fatto una gara in solitaria: troppo staccato dal trenino di vetta, con buon margine sugli inseguitori.
Il messicano, secondo nella classifica generale, proprio non vuole saperne di fare la vittima sacrificale e prova con tutte le forze a non perdere troppo terreno dall’implacabile Verstappen che ormai possiamo considerare un vero e proprio “magister” delle gare brevi. Alla fine delle operazioni Perez – e non poteva essere altrimenti – si è detto molto soddisfatto della sua progressione. Ecco le sue parole:
“Penso di aver fatto il massimo possibile. Chiudere al quinto posto era il risultato perfetto considerando da dove partivo. George Russell, al quarto posto, era irraggiungibile. Diciamo che ho limitato i danni, vedremo domani come potrà andare la gara. Siamo nella mischia ora, dato che partirò dalla quinta piazzola della griglia. L’obiettivo sarà il podio, poi vedremo strada facendo cosa succederà. Penso che la macchina abbia ancora potenziale nascosto da sprigionare, quindi le cose da valutare saranno diverse“.
La mezza impresa di Perez può essere un fattore scompigliante nei settantuno giri che sarà necessario percorrere per completare il GP d’Austria. Verstappen non sarà solo nella sfida alle Ferrari. Checo avrà davanti Russell che non ha sciorinato un passo invidiabile. Considerando il DRS e la velocità di punta che la RB18 è capace sviluppare, la pratica W13 potrebbe archiviarsi relativamente in fretta. Il messicano è da considerare a pieno titolo uno dei candidati al podio se non alla vittoria finale.
Il Red Bull Ring pare aver rimesso una certa distanza tra le prime due vetture del lotto e la concorrenza. Si è in qualche misura ritornati allo staus quo ante Silverstone. Sarà battaglia accesissima lassù con la gestione delle gomme al centro di ogni discorso tecnico. Sarà probabilmente questa la chiave per la vittoria.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing