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Gp Austria 2022/Analisi on board: Leclerc vince con l’acceleratore bloccato. Sainz rottura della PU.

In F1 ogni piccolo dettaglio conta. Lo abbiamo vissuto nella giornata di ieri, quando durante i primi giri della Sprint Race, Verstappen è riuscito a “scappare” creando un piccolo ma fondamentale gap sulle Ferrari. Abbiamo analizzato nei dettagli il passo gara e, secondo i dati, il Cavallino Rampante aveva il ritmo per poter sfidare l’attuale campione del mondo in carica.

La lotta interna tra le due rosse, inevitabilmente, ha accentuato il problema limitando drasticamente le possibilità di vittoria. A livello strategico, pare che ancora una volta il muretto box italiano non abbia saputo gestore la situazione (ne abbiamo parlato stamane qui).

Benché tra i due piloti non ci sia una grande differenza in classifica e la volontà di lasciare “liberi” i farmacisti di esprimersi al meglio, l’obiettivo primario, fondamentale possiamo dire, era relativo al gioco di squadra per non perdere contatto dalla RB18 numero 1.

ritmo medio nella Sprint Race in Austria
evoluzione del ritmo durante la Sprint Race in Austria

Lo scritto fruibile a questo link spiega attraverso le grafiche quanto detto. Inoltre va considerato che il degrado gomme, a differenza di quanto si poteva pensare dopo le prove high fuel realizzate nelle Fp2, è stato molto più alto e la gestione delle vetture si è rivelato un fattore molto importante nella mini corsa da 100Km.

Oggi pomeriggio, a parte dalle 15 ora italiana, le cose potrebbero essere molto diverse. E non solo per le tattiche da adottare. Gli ultimi “aggiustamenti” sulle vetture in merito al carico sviluppabile all’avantreno, infatti, potranno spostare leggermente gli equilibri verso un’amministrazione più proficua dei compound. La capacità di portare in temperatura le mescole con estrema facilità dimostrata dalla Red Bull va senza dubbio valutata. Ma al contempo, la lunghezza dell’evento offrirà molte possibilità al team di Maranello di sfidare il giovane talento di Hasselt.

Altro aspetto molto importante da tenere sotto controllo concerne le temperature di esercizio al di sotto del cofano motore, elemento cruciale per poter spingere in maniera omogenea durante l’arco degli stint. Resta da capire il comportamento della Hard, visto che la calzatura più dura del lotto non è stata testata nemmeno per una singola tornata durante le due sessioni di libere a disposizione dalla Ferrari.

Mattia Binotto, team principal della storica Scuderia Ferrari

Binotto, in griglia di partenza, ha lasciato brevi dichiarazioni: “Cercheremo a tutti i costi di stare davanti Verstappen e, ovviamente, proveremo a vincere. Non sarà affatto facile ma nulla è impossibile. Ieri tra i due nostri piloti c’è stata un’incomprensione durante i primi giri. Charles non stava spingendo, mentre Carlos lo stava facendo. Ci siamo chiariti comunque. Abbiamo bisogno di entrambi. Dovremmo attuare una strategia di squadra per indurre Max all’errore. Non credo che nessuno monterà le rosse al meno di una Safety Car alla fine. Medium e Hard sono le gomme da gara“.

La pioggia caduta nella notte di ieri ha sicuramente reso la pista meno gommata. Le condizioni atmosferiche, inoltre, sono differenti. I due ferraristi stanno salendo sulle proprie vetture, una volta espletati i soli controlli alla PU, trasmissione, sistema ibrido e impianto frenante. Si procede ora con i check alle radio, seguito dalle solite raccomandazione sul sistema di partenza.

Il brake balance delle Ferrari è settato su “minus 1“, mentre verrà spostato su “plus 1” dopo curva 3. Arrivano ulteriori comandi in preparazione allo start: pit limiter off, tubo engagement e bite point a tre minuti dalla partenza. I primi dieci montano mescole Medium. Si accendono i motori e prende corpo l’installation lap. Particolare attenzione all’attivazione degli pneumatici. Ci siamo… le vetture sono posizionate sulla griglia di partenza.


Gp Austria 2022/Analisi on board: live gara

Buono lo stacco frizione dei primi due. Meno quello di Sainz costretto ad uscire di traiettoria in curva 1. Lo spagnolo mantiene comunque la terza posizione difendendosi da Russell. Nel mentre, Perez finisce nella sabbia. Il messicano passa dai box e monta le Hard. Il DRS è ora utilizzabile. Rispetto alla Sprint Race, Leclerc è bravo a maniere il gap sotto il secondo per utilizzare l’ala mobile. Ciò nonostante, al momento, il basso drag della RB18 agevola l’olandese che mantiene il rivale per il titolo a distanza debita.

Adami, sul canale della numero 55, suggerisce una gestione oculata delle coperture. Si passa ora a Soc 6 per generare un quantitativo di energia spendibile uguale a quello generato. A Charles sembra mancare tuttavia uno spunto nel T3 per avvicinarsi e tentare l’attacco su Max, mentre Sainz sembra faticare a tenere il ritmo del compagno.

Qualche tornata più tardi pare che l’olandese inizi a soffrire con le gomme secondo le info passate in radio. Il monegasco resta incollato agli scarichi della Red Bull e Marcos fa sapere che le mescole sono gestite molto bene. Il ferrarista alza il ritmo e tenta l’affondo su Verstappen che, per ora, riesce a difendersi. L’ingegnere di pista spagnolo avvisa il proprio pilota di non eccedere dai limiti della pista come successo nella tornata precedente in curva 9.

il sorpasso brillate di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) ai danni di Max Vertappen (Oracle Red Bull Racing)

Leclerc ce l’ha fatta! Si butta all’interno e fa secco Max con una manovra brillante. Il talento di Milton Keynes non ci sta e prova il contrattacco che però non riesce. Così, il giro successivo, entra in pit lane ed effettua la prima sosta della gara montando le Hard. La sosta non è molto rapida per un’indecisione sull’anteriore sinistra. Al momento, ambedue le rosse restano in pista.

Avvisano i ferraristi che sono a rischio penalità se oltrepasseranno ancora i track limits. In aggiunta vengono forniti i primi dati sulle Hard che, a quanto sembra, non godono di un ottimo warm up. Viene chiesto a Charles di avere un atteggiamento più easy in curva 9 e 10, con l’obbiettivo di preservare le “calzature” Pirelli all’anteriore.

Per di più si comunica agli alfieri Ferrari la scelta sulla strategia: “Plan A +3“, dove verrano quindi effettuati 3 tornate in più rispetto a quelle pensate prima della corsa. Poco dopo su Leclerc si valuta il “Plan E“. Nel frattempo, arriva il primo tyre phase up date della gara, per accedere a tutti i dati utili sul consumo delle gomme.

La sosta anticipata su Vertappen lo lancia nel traffico. Attendiamo la contromossa del muretto box italiano per massimizzare la situazione. Anche per Carlos si considera il “Plan E”. Molto tranquillità in radio. Sembra che il remote garage da Maranello sappia esattamente cosa fare in tale scenario. Focus in curva 6 e 7 per il madrileño che sta cercando di tenere il passo del proprio teammate. L’iberico sostiene che il “Plan A”, per la sua gara, sia l’opzione migliore. Adami concorda.

Fase di studio degli avversari mentre Max, poco a poco, sta rosicchiando decimi al duo di testa. Il degrado della Medium soddisfa gli ingegneri del Cavallino Rampante, benché pare che il cliff sia avvicini. Viene chiesto l’eventuale cambio di carico all’avantreno e, infatti, Leclerc viene richiamato ai box.

Il cambio degli pneumatici è rapido e il monegasco, senza problemi, torna in pista in terza piazza. Lo segue il compagno di squadra con un tempo sulla sosta ancora migliore. Carlos rientra in quarta posizione alle spalle di Hamilton che tuttavia non ha effettuato ancora la sosta.

la seconda sosta di Max Vertappen (Oracle Red Bull Racing) per montare le Hard

A rigor di logica la RB18 dovrebbe necessariamente cambiare ancora le mescole, mentre le due Ferrari potrebbero arrivare sino in fondo. Il ritmo di Charles con le bianche è molto forte e il delta sull’olandese scende velocemente. Si conferma il “Plan A” per Sainz. Molto concentrato sulla guida il pilota di Monaco. Il silenzio totale in radio lo conferma. La numero 16 è nuovamente incollata al diffusore del bolide austriaco.

Il duello tra i due ripresenta. Rispetto a prima, però, il sorpasso arriva facile. Il passo gara della Red Bull è di difficile interpretazione e in una sola tornata perde più di due secondi. Lo stesso Sainz sta raggiungendo Max. Marcos fa sapere che i compound sono pronti: il comando si riferisce alla possibilità di spingere dopo aver gestito le prime fasi di vita della gomma. Carlos si fa sotto, è oramai negli scarichi della RB18 quando Vertappen si ferma ancora e monta un altro treno di Hard tornando a calcare l’asfalto in terza posizione.

La seconda sosta del leader della classifica piloti, probabilmente, prevede un’ulteriore stop per terminare il Gran Premio. Si inizia a parlare il radio sulla strategia da seguire. Al momento le monoposto modenesi non hanno bisogno di sostituire i compound e si procede al controllo dei lap time sulla numero 1.

Arrivano diversi comandi sul sistema ibrido e, al contempo, mappature diverse per amministrare al meglio le mescole. Sainz fa sapere che le gomme stanno andando molto bene, mentre Charles è impegnato nei doppiaggi. Per questo si lamenta delle blue flag non troppo effettive.

la seconda sosta per montare le Hard effettuata su Carlos Sainz (Scuderia Ferrari)

Marcos chiede il parere di Charles sulla strategia da adottare: “Plan A o Plan E?”. Il monegasco prende tempo e ci pensa su, mentre abbassa il suo lap time dopo aver passato il gruppetto di doppiati. Traffico che tra qualche tempo sarà un problema anche per Vertappen. In questa fase della corsa i tempi Ferrari e Red Bull si equivalgono. Flap up date per Leclerc, sosta vicina? Sì… il moneagasco prende la via della pit lane.

La sosta è ancora molto veloce per montare le Hard: 2,4s. Il ferrarista torna in pista in terza piazza dietro Vertappen. Anche l’iberico entra per sostituire le gomme. L’olandese riconquista la prima posizione ma la Ferrari si fa sotto. L’attacco va a buon fine di immediato, nell’accelerazione di curva 3. La trazione della RB18 latita, o per lo meno è quello che sostiene il campione del mondo in carica.

Sainz ha raggiunto Max. Malgrado il ritmo dell’olandese sia buono, Carlos dovrebbe chiudere il sorpasso. Ancor prima ti provarci arriva il colpo di scena: il motore della numero 55 cede. La vettura di Maranello va addirittura in fiamme. Lo spagnolo esce a fatica ma tutto va per il verso giusto. Virtual Safety Car: Ferrari e Red Bull montano le gialle. Ancora una volta la scarsa affidabilità si fa sentire, distruggendo il sogno della doppietta. Bandiera verde e la gara riparte. Sono quasi 5 i secondi di vantaggio di Leclerc su Verstappen.

la F1-75 di Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in fiamme dopo il ritiro per un problema alla PU

Sono undici le tornate che mancano alla fine del Gran Premio, quando il ferrarista sente “strano” il pedale dell’acceleratore. Secondo i dati, per fortuna, non c’è nessun problema. Il giro veloce dell’olandese esprime un chiaro concetto: la RB18 numero 1 vuole vincere. Il delta sul monegasco si assottiglia. Charles risponde alla tornata veloce, ma un giro più tardi viene nuovamente battuto dal pilota Red Bull.

Con un quantitativo minore di benzina la monoposto di Milton Keynes non sembra soffrire il degrado come nella prima parte delle gara. Ancora radio, ancora acceleratore. Leclerc continua ad avere una brutta sensazione. Il muretto fa sapere che ci potrebbe essere la possibilità che il pedale sia leggermente allentato, rimanendo quindi accelerato in staccata. Difficile amministrare la situazione considerando che, in frenata, secondo quello che vediamo, la farfalla resta addirittura aperta al 100% in frenata.

Il problema sulla numero 16 sta inevitabilmente facendo perdere tempo alla Ferrari. Si tratta di resistere 3 giri mentre il gap su Verstappen scende inesorabile. Anche la cambiata in discesa non funziona in certi frangenti ma al momento, a due giri dalla fine, il gap resta vicino a 3 secondi. Ultimo giro per vincere la gara: Max si avvicina moltissimo ma il monegasco riesce nell’impresa. Leclerc vince il Gran Premio d’Austria edizione 2022.

il ferrarista Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) taglia il traguardo e vince il Gran Premio d’Austria 2022

La gioia del ferrarista esplode in un grido di gioia. Dopo l’esultanza in radio si confida: “avevo paura… tanta paura!“. Il risultato odierno è molto importante in chiave mondiale piloti. Leclerc recupera 6 punti sul rivale e sopratutto ritrova la vittoria dopo mesi per giunta “in casa loro”.

Resta tuttavia la brutta tegola “reliability“, grave problema sul quale la storica scuderia italiana dovrà lavorare molto sodo per continuare a cullare i sogni iridati. Molto sfortunato Sainz. Lo spagnolo poteva completare un uno due ampiamente meritato.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Foto: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari