Formula 1

F1 2023: Kyalami avanza, Spa Francorchamps si aggrappa alle problematiche del tracciato sudafricano

Ne avevamo parlato pochi giorni fa: la politica locale belga, sotto l’occhio vigile del governo federale, aveva iniziato a muovere passi concreti per fare in modo che Spa Francorchamps potesse ancora avere un futuro in F1 (leggi per approfondire). La mossa non ha al momento prodotto effetti di sorta dato che Liberty Media, in collaborazione con i delegati tecnici della Federazione, sta provvedendo a valutare nel merito la candidatura di Kyalami che si fa sempre più pressante. E concreta.

La situazione è molto semplice: sono quattro i Paesi che spingono ai cancelli della F1: Cina, Qatar, USA (con Las Vegas), hanno già ratificato la loro presenza. A questi va aggiunto il Sudafrica che, come detto, è in predicato di riabbracciare il Circus. Un paio di settimane fa Stefano Domenicali ha visitato le strutture dell’impianto in un primo, importante, contatto con autorità locali e organizzatori della manifestazione.

Considerando che il contesto normativo vigente prevede che siano 24 le gare da disputare in una stagione ci sono dei “rami secchi” che rischiano di essere potati. Tra questi c’è proprio Spa che a fine agosto potrebbe vedere la F1 per l’ultima volta sul suo nobile e storico asfalto.

Ecco come appariva Spa-Francorchamps questa mattina. Immagine dell’uscita della prima curva divulgata dalla Scuderia Ferrari, Gp Belgio 2021.

F1. Kyalami sotto esame prima del via libera definitivo

Dopo l’ottimismo dei giorni scorsi – la missiva delle autorità politiche locali alla F1 sembrava poter aver sbloccato la situazione – ora regna il pessimismo. Le possibilità di vedere anche l’anno venturo curve come l‘Eau Rouge – Raidillon, Pouhon, Stavelot, Blanchimont sono in drastico decremento. In settimana dovrebbe essere presentata la prima bozza del calendario 2023 senza l’appuntamento che negli ultimi anni ha sancito il ritorno in pista della F1 dopo la pausa estiva.

Con Kyalami siamo più in là dei semplici abboccamenti. Il direttore sportivo Steve Nielsen, il direttore delle prestazioni Craig Wilson e l’ingegnere delegato della F1 per i circuiti, Richard Springett, sono in missione in Sudafrica. A queste tre figure chiave si aggiungerà il direttore della sicurezza del circuito della FIA Stuart Robertson. Un poker di professionisti che ha il compito di valutare se il circuito di Kyalami soddisfi o meno i requisiti minimi per ospitare un GP di F1. Già dall’anno prossimo.

Il tracciato, su alcuni punti, non rientrerebbe nei parametri imposti dalla FIA. Sarà necessario, ad esempio, il completamento di oltre 50.000 metri quadrati di feritoie di erba e ghiaia. Ci sono anche alcune curve che dovranno essere modificate, così come gli accessi ad alcuni garage della pit lane. Ancora, bisogna rivedere i protocolli di evacuazione degli elicotteri sanitari. Dettagli non secondari. 

Il circuito di Kyalami

F1. Belgio spera nelle difficoltà sudafricane

Detto dei necessari lavori di adeguamento della pista, uno dei maggiori problemi che presenta Kyalami è riferibile allo spazio dietro i box che risulterebbe troppo stretto per contenere l’intero paddock e le strutture necessarie alle svolgimento della gara. Questo è l’ostacolo più grosso da superare.

Proprio a queste problematiche e al tempo che eventualmente servirà per risolverle si aggrappa Spa Francorchamps. Bisogna essere onesti nell’affermare che il destino del Gran Premio del Belgio è appeso ad un sottile filo.

Ormai gli intenti di Liberty Media sono chiari e un certo tipo di struttura, isolata da grandi centri urbani e non avvezza alla creazione di avvenimenti correlati, non viene considerata funzionale alla creazione dell’evento nell’evento.

Spa rischia di sparire perché non ha caratteristiche che rientrano nel paradigma “made in USA” che mette al centro di tutto lo spettacolo e il business circostante. La F1 sta subendo un inarrestabile processo di cambiamento che sta mietendo vittime illustri. Il circuito belga potrebbe pagare per questa mutazione concettuale irreversibile.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Kyalami, Spa Francorchamps

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Pubblicato da
Diego Catalano