Un piccolo errore dalle gravi conseguenze. Nel dodicesimo round di F1, Leclerc getta alle ortiche una possibile vittoria. Sono ben 25 i punti regalati a Max Verstappen. Ancora una volta, però, dobbiamo concentrarci sui lati positivi. Durante le prime fasi di gara il campione del mondo in carica era consapevole della necessità di attaccare per conquistare quanto prima la testa della corsa. Soprattutto per guadagnarsi l’aria pulita visto che, girare diverse tornate dietro ad una vettura contribuisce a surriscaldare le gomme anteriori.
A pieno carico di carburante la RB18 sembrava avere più ritmo nei primi giri e Charles, al contempo, non aveva una guida molto pulita. La sua F1-75, infatti, ha sofferto di un’eccessiva rotazione che ha parzialmente complicato l’handling. In tutto questo il monegasco doveva cercare di curare i compound. Effettuando una sosta in maniera anticipata Ferrari avrebbe regalato un vantaggio alla Red Bull durante gli stint successivi. Un po’ come è successo in Austria, dove la il Cavallino Rampante ha avuto in ogni stint una gomma più fresca di 14 giri.
In quel caso fu Verstappen ad avere più problemi di ritmo e degrado, dovendosi poi fermare prematuramente. Max, dal canto suo, doveva tentare il sorpasso prima della fase dei pit stop, in modo da non fermarsi qualche passaggio prima per tentare l’undercut. La nota positiva riguarda il risultato di Perez in quarta posizione dietro a Lewis Hamilton. Si sono quindi trovati a sfidare una sola Red Bull e non due.
Verso l’undicesima tornata l’olandese ha cominciato ad accusare un surriscaldamento all’anteriore sinistra. Mentre in Ferrari non è un caso che abbiano accusato del sovrasterzo. Per cercare di curare e mantenere nella corretta finestra di temperatura le anteriori, hanno scelto un assetto che offrisse un comportamento più sovrasterzante.
Con la grafica in alto sopra mettiamo a confronto il degrado, in secondi al giro, tra i tre top team. La W13 ha avuto il degrado più contenuto, forse anche per questo le due frecce d’argento son riuscite ad avvicinarsi a Perez nel corso dello stint iniziale. La F1-75, come possiamo notare, ha sofferto un consumo leggermente più alto rispetto al bolide austriaco. La differenza si è vista in pista anche se il ferrarista era riuscito a contenere i danni.
In vista della sosta per Ferrari era importante fermarsi prima di Verstappen per neutralizzare l’undercut. Specialmente tenendo in considerazione che con un alto livello di degrado ci sarebbe stata un’ampia differenza tra gomma nuova e usata. Il punto di domanda era quale compound scegliere per il secondo stint. A rigor di logica la Hard era la mescola corretta. Tuttavia Sainz era partito con Pirelli a banda e il suo ritmo era inferiore alle aspettative.
Al diciassettesimo passaggio Verstappen prende la via dei box per montare la Hard. Esce alle spalle di Norris e cerca di non spingere molto nel giro iniziale per non generare eccessivo stress sugli pneumatici. Poco dopo arriva il disastro: Leclerc perde la vettura in curva 11 e mette a muro la numero 16 quando era al comando della corsa. Per lo meno, magrissima consolazione, la Safety Car ha fatto comodo al compagno di squadra per riavvicinarsi al gruppo di testa.
Nel complesso, sino alla prima sosta, Charles è stato in media leggermente più veloce rispetto al rivale per il titolo iridato. Russell e Perez hanno invece girato su tempi identici, mentre Hamilton ha prodotto un rendimento mediamente più rapido di due decimi.
La gara è ripartita con Max al comando, seguito da Lewis e Checo. Da li la corsa è parsa abbastanza “stazionaria”, con i piloti concentrati nella mera amministrazione delle calzature per arrivare in fondo. Sainz ha scompigliato un po’ le carte in gioco. Lo spagnolo è riuscito a sopravanzare sia Russell che Perez agguantando la terza posizione. Poco dopo è rientrato ai box per montare una nuova Media per motivi di sicurezza.
Fermandosi è rientrato in nona posizione finendo poi quinto davanti ad Alonso. Neanche una Safety Car lo avrebbe potuto aiutare in quanto tutte le monoposto si sarebbero fermate per montare gomma nuova. Al box Red Bull erano già pronti per montare una Soft all’olandese. Detto questo se Ferrari riteneva che non avrebbe potuto concludere la gara e che la gomma avrebbe avuto un cliff, allora è stato giusto richiamare ai box l’iberico.
Gara molto solida per entrambe le Mercedes. Tanto lavoro a Brackley che poco a poco sta dando i propri frutti. Il Paul Ricard era un circuito favorevole alle frecce d’argento. Non abbiamo visto molto porpoising, caratteristica che dovrà confermarsi anche nei prossimi appuntamenti. Dal punto di vista del setup sono stati un po’ carenti di carico verticale durante l’arco del week end, ma quest’oggi si sono distinti soprattutto per la gestione termica delle mescole.
Dal grafico del passo gara nel secondo stint, possiamo dire che nel complesso la gomma Medium si è comportata molto bene sulla F1-75. Non sapremo ma se Leclerc avrebbe potuto vincere o meno. Con ogni probabilità sarebbe passato anche lui sulla mescola bianca per andare fino in fondo. L’unica incognita è proprio questa, ovvero quale passo avrebbe potuto mantenere. Verstappen, con la bianca, è stato nettamente il più rapido rispetto alla concorrenza.
Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric
Foto: Scuderia Ferrari