Ve ne avevano dato conto in un focus di due giorni fa: la Ferrari F1-75 sta faticando nelle fasi di partenza (leggi qui). E’ tutto il primo giro a creare qualche grattacapo ai piloti che incontrano difficoltà a mantenere le posizioni di partenza. È successo Sainz, è capitato a Leclerc. A Maranello, durante l’inverno, hanno perfezionato il “sistema di lancio” della vettura e le relative procedure per cercare di massimizzare l’efficacia di una fase cruciale di ogni gran premio.
Sainz aveva esplicitamente sollevato la problematica riferendo le seguenti parole: “Le partenze non stanno andando abbastanza bene. Abbiamo un piccolo problema con la macchina, sappiamo cos’è. E’ una cosa che ci limita: sopravviviamo nei primi metri e poi attaccano alle prime curve”.
Qualcuno riteneva che la cosa potesse dipendere dal non perfetto warm-up delle gomme che comunque resta un fattore da migliorare rispetto ad una Red Bull più efficiente sulla fattispecie. La conferma che invece si tratta di qualcos’altro arriva direttamente da chi con la Ferrari ha direttamente a che fare.
E la cosa dimostra noi di FormulaUnoAnalisiTecnica eravamo nel giusto quando affermavamo che, già in Francia, La Ferrari avrebbe approntato delle migliorie per procedere a partenze più efficaci.
F1. Valtteri Bottas conferma l’introduzione di una nuova frizione
“Abbiamo una nuova frizione qui. La testeremo per la prima volta nelle libere, Ferrari ci ha lavorato per un bel po’. E ora, finalmente, abbiamo degli aggiornamenti alla frizione che dovrebbero risolvere le oscillazioni che abbiamo avuto. Si è trattato di un problema abbastanza importante.
“Mediamente – ha proseguito Bottas in dichiarazioni raccolte dai nostri inviati in Francia – abbiamo sempre perso qualche posizione in partenza, e sicuramente non è una cosa positiva, perché nel midfield la lotta è così serrata che appena finisci alle spalle di qualcuno, rimani bloccato lì per una ventina di giri e questo certamente non ci rende la vita facile. Quindi speriamo che ora venga risolto“.
“Direi che i problemi principali sono legati alle oscillazioni. Soprattutto nelle piste con poco grip, quando non puoi andare a fondo con la frizione, quando la fai scivolare di più, ci sono più oscillazioni. Sulle piste con più grip si è trattato di un problema più lieve, perché si può andare un po’ più a fondo con la frizione. Ci sono meno oscillazioni per qualche motivo“.
Bottas sottolinea che in Alfa Romeo hanno dovuto superare anche qualche qualche problema di carattere ergonomico: “Anche a inizio anno, eravamo un po’ carenti per quanto riguarda l’hardware. La forma del pedale della frizione era molto diversa rispetto alla Mercedes, quindi ho dovuto lavorare molto su questo. L’oscillazione viene dalla frizione stessa. E il modo in cui la coppia motrice viene trasmessa alle ruote posteriori non è costante. Alla fine, deriva dal fatto che le ruote posteriori non girino agevolmente. Probabilmente si può anche percepire visivamente, sicuramente lo si sente“.
La conferma dell’esistenza di un problema alla frizione, al quale aveva alluso in maniera criptica Carlos Sainz, racconta di un’ulteriore difficoltà che la Ferrari ha dovuto affrontare nella lotta contro la Red Bull.
In Francia, dunque, Maranello si è presentata non solo con novità evidenti agli inlet (leggi l’approfondimento tecnico) ma anche con update meno visibili all’esterno che hanno il compito di ottimizzare la fase dello start che ha condizionato negativamente diverse gare costringendo i piloti a trasformarsi da lepri in cacciatori.
La nuova frizione andrà chiaramente valutata in pista. E’ probabile che vedremo diverse prove di partenza sin dal primo turno di libere. A tal riguardo vi suggeriamo di seguire le nostre consuete analisi degli on board che, evidentemente, assumono un’importanza ancor più grande. La F1-75 è una vettura che troppo spesso ha vanificato quanto di buono fatto in qualifica: al Paul Ricard si punta ad invertire la tendenza.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Co-autore: Beatrice Zamuner – @beafunoat
Foto: F1, Nicolas Carpentiers, Scuderia Ferrari F1, Alfa Romeo Racing