Dichiarazioni

Ferrari: quotazioni vittoria al rialzo

Il Gran Premio d’Austria ha segnato uno spartiacque nel campionato del mondo di F1 2022. E non solo perché ha rappresentato l’ultimo atto della prima parte di stagione, ma soprattutto poiché ha riconsegnato ai tifosi e agli addetti ai lavori una Ferrari superbamente competitiva. Tra i boschi stiriani si è rivista quella F1-75 che in Australia era parsa letteralmente dominante.

La concorrenza non è rimasta indifferente alle performance che Charles Leclerc ha sciorinato con una sicurezza ed una personalità degne dei più scafati piloti. E’ soprattutto Red Bull che ha registrato la sconfitta aprendo una profonda valutazione interna dalla quale ripartire per aggredire la seconda parte di annata sportiva (leggi qui).

Tra cinque giorni prende il via del weekend del GP di Francia. Come Silverstone, il Paul Ricard dovrebbe “sostenere” meglio l’azione della RB18 che in Inghilterra si stava avviando verso una vittoria piuttosto semplice prima che Max Verstappen “assaggiasse” un detrito della cugina AlphaTauri AT03 che, di fatto, ha costretto l’olandese ad una gara di difesa in cui l’olandese ha sudato sette camicie per tenere a bada un Mick Schumacher col sangue agli occhi. La Francia come una speranza, una mano di poker da giocare per riaprire il gap sulla concorrenza.

Max Verstappen (Red Bull Racing RB18) e Mick Schumacher (Haas VF-22)

F1. In Red Bull Powetrains non sono preoccupati

Che il mese di luglio, caratterizzato da quattro GP, potesse essere duro per la compagine austriaca l’aveva preconizzato Masashi Yamamoto, ex responsabile del progetto Honda F1 ed ora consulente del reparto powetrains che la Red Bull ha impiantato in quel di Milton Keynes.

In Austria abbiamo visto certamente una bella gara – ha spiegato l’ingegnere nipponico Abbiamo fatto del nostro meglio, ma i problemi più grandi li abbiamo incontrati con la gestione delle gomme. Queste hanno subito un repentino degrado. Leclerc era il più veloce in pista. Max ha fatto un ottimo lavoro mantenendo il secondo posto e ottenendo il giro più veloce“.

Yamamoto ha quindi allontanato l’idea secondo cui la gara sia stata persa sul fronte motoristico. Anzi, proprio sui propulsori, evidenzia come il lavoro svolto da Sakura sia più efficace: “La Ferrari si è rivelata molto forte, ma guardando a quanto accaduto a Sainz, penso che Honda e il reparto Red Bull Powertrains abbiano lavorato meglio in termini di prestazioni complessive. Inclusa l’affidabilità“. Che, effettivamente, non si può ritenere un elemento marginale nella corsa al mondiale.

Honda, che continua a supportare Red Bull, ha lavorato alacremente per superare – ad oggi con successo – le difficoltà emerse nella fase iniziale della stagione quando elementi ausiliari del V6 andavano in sofferenza probabilmente a causa del carburante E10 che ha modificato alcuni parametri di funzionamento delle pompe di alimentazione.

La vettura di Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) dopo il ritiro nel Gran Premio d’Austria 2022

F1. Francia – Ungheria: testa a testa prestazionale tra Ferrari e Red Bull

Ma ora siamo in una fase nuova. Quella in cui le prestazioni delle vetture tendono a migliorare a suon di sviluppi. Ecco che differenze infinitesimali possono pesare parecchio sugli esiti dei GP. “Pensavo che nelle quattro gare di luglio, eccezion fatta per il Paul Ricard, la Ferrari fosse in vantaggio rispetto a noi. Ritenevo che avremmo potuto ottenere, nella migliore delle ipotesi, due gare a testa. Ma, realisticamente, penso che ora potremo avere al massimo una vittoria e tre sconfitte“.

Facendo due calcoli elementari, Yamamoto profetizza una Red Bull in vantaggio in Francia e una Ferrari che torna a rirendersi la scena in Ungheria. Questo, chiaramente, in condizioni normale e senza stravolgimenti meteo che potrebbero rimescolare il mazzo di carte.

Da sinistra verso destra, Toyoharu Tanabe (direttore tecnico Honda) assieme a Masashi Yamamoto (direttore Honda F1)

A una settimana dall’evento si preannunzia un gran caldo nel sud della Francia. Condizione che potrebbe generare qualche grattacapo sia nelle gestione delle gomme che sulla tenuta dei propulsori. Fattori che stanno facendo soffrire, alternativamente, entrambe le compagini in lotta per i titoli mondiali.

Ad ora, dunque, una previsione coerente per i prossimi due appuntamenti in calendario è pressoché impossibile anche se – e questa è la certezza – secondo Red Bull le quotazioni vittoria della Ferrari sono in forte ascesa.


Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari

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Diego Catalano