Anche questo appuntamento disattende le aspettative sulla Scuderia Ferrari. O forse no. In fondo se c’è almeno una F1-75 che parte in una buona posizione (come l’odierna prima piazza in griglia per Carlos Sainz), è abbastanza scontato che non la si riuscirà a preservare sino al traguardo.
Va precisato: la partenza di Carlos è stata molto buona ed anzi, aveva creato quasi sin da subito un certo gap con la restante parte del “trenino”, che realmente faceva ben sperare per la gara.
Ma alla fine anche un terzo posto si è nuovamente tramutato in un successo per il team di Maranello, specialmente se si considera che la vettura di Charles Leclerc si è invece classificata quinta (salvo poi incorrere in una penalità di 5 secondi per eccesso di velocità in pitlane, in seguito ad una sosta improvvisa atta a conquistare quantomeno il giro veloce).
Ad ogni modo, la strategia di gara prevista per il madrileno era su due soste: partito con le rosse, è rientrato al dodicesimo per montare le gialle, e poi al ventiseiesimo per concludere con le bianche: probabilmente la parte più complicata per lui è stata proprio in questa sede, il rientro in pista in quarta posizione con George Russell davanti.
Portare in temperatura le hard con l’intento di superare George è stato tutt’altro che semplice, specie se si considera che una volta superato, ha fatto parecchia fatica nel mantenere salda la terza posizione.
Tant’è che il suo parere complessivo è stato: “Non avevo fiducia di tenerlo dietro: i primi giri sono stati forti, però immediatamente il degrado è stato alto. Mi sono reso conto che stavamo degradando più del normale, e RedBull e Max oggi erano una categoria a parte.
Purtroppo non siamo riusciti a lottare più forte, abbiamo dovuto sopravvivere. Dovremmo imparare, perché su questa pista eravamo molto competitivi”.
Peccato però che di tempo per imparare non ce ne sia poi chissà quanto: il back to back con l’Olanda è realmente dietro l’angolo, e come se non bastasse si intravede anche già Monza. Tutto sommato però conforta: “Zandvoort dovrebbe essere più adatta come pista per noi, mentre Monza dovrebbe avvantaggiare la Red Bull… Anche se cercheremo di vincere a Zandvoort”.
Insomma, una gara con parecchi nodi da sciogliere e che si è poi profilata più complessa del previsto: “Purtroppo è stata più dura di quanto ci aspettassimo: per noi una buona partenza ed una buona ripartenza dopo la safety car, ma il passo oggi non c’era le gomme si surriscaldavano tanto.
Scivolavamo parecchio in pista, e per qualche motivo il nostro pacchetto per questo weekend non c’era proprio… Però alla fine abbiamo concluso sul podio, e lo accettiamo”. Come imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno, lezione numero…?
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Scuderia Ferrari, Carlos Sainz, Charles Leclerc