Formula 1

Solidità Red Bull, errori Ferrari, forma psico-fisica smagliante: per Verstappen la strada verso il titolo è in discesa

Otto vittorie su 13 gran premi, 258 punti in carniere (+80 sul primo inseguitore), nove gare al termine. Questi alcuni numeri che caratterizzano la stagione di F1 2022 di Max Verstappen che sembra più o meno comodamente avviarsi verso il bis iridato. Le tendenze sono ormai chiare ed è difficilmente ipotizzabile che possa intervenire qualche forza esterna che vada a spezzare un’inerzia ormai solida.

Un’altra inclinazione che abbiamo potuto osservare nella fase di stagione chiusasi con il GP d’Ungheria è quella che mostra una Red Bull capace di capitalizzare le occasioni che la pista, il fato e gli avversari le hanno offerto. Forse sarebbe più corretto dire che la Ferrari ha regalato in una gestione strategica talvolta scellerata alla quale si sono abbinati problemi irrisolti ad una power unit che nel prossimo futuro potrebbe portare sia Leclerc che Sainz in ulteriori penalizzazioni.

Ma anche gli stessi piloti ci hanno messo del loro con errori che sono risultati sicuramente più pesanti rispetto a quelli commessi da un Max Verstappen che ha portato a casa il bottino pieno anche quando s’è imbattuto in topiche che potevano essere fatali: Barcellona e Ungheria i riferimenti più lampanti.

Red Bull RB18

F1. Max Verstappen ha pochi ostacoli verso il titolo 2022

Questo mix di elementi (inefficienza altrui, ridotto numero di gare a disposizione per recuperare, capacità di capitalizzare ogni episodio e solidità estrema del pilota) mettono incontrovertibilmente Max Verstappen nel ruolo di stra-favorito per il titolo la cui corsa alla vittoria si potrebbe concludere con un buon anticipo rispetto all’ultimo evento che si terrà ad Abu Dhabi domenica 20 novembre.

Alla ripresa delle ostilità la F1 andrà incontro ad un triple header composto da Spa Francorchamps, Zandvoort e Monza che potrebbe ulteriormente incanalare il titolo verso Hasselt stante le conformazioni di piste che potrebbero esaltare le caratteristiche velocisitiche della Red Bull RB18. Nonché le doti di pilotaggio di Verstappen che sarà supportato dell’Orange Army che, specie in Belgio e in Olanda, dovrebbe far sentire il suo massiccio supporto mettendo un po’ di tensione psicologica sugli avversari.

Max è in uno stato di grazia totale e l’introduzione della direttiva anti-porpoising e anti flessione dei pattini non dovrebbe intimorire né lui né gli uomini di Milton Keynes che quantificano in pochi centesimi l’aggravio di tempo sul giro nel nuovo contesto operativo.

F1. Red Bull: Verstappen il capitalizzatore

Del fatto che per il pilota olandese l’ottenimento del secondo titolo sia quasi una formalità ne è convinto Jacques Villeneuve, uno che se ne intende di campionati iridati e di modalità per ottenerne. “Quest’anno abbiamo già assistito a belle battaglie tra Ferrari e Red Bull. La Ferrari è forte ma la Red Bull ha un vantaggio enorme. Non è ancora deciso nulla, ci sono ancora molte gare da disputare, ma se la tendenza continua così e se Verstappen continua a guidare a questo livello, sarà molto difficile fermarli“.

Max è una macchina, non è normale. Domenica non era nemmeno stanco, non credo abbia nemmeno bisogno di andare in vacanza. Quest’anno sta guidando in modo incredibile e la squadra non sta commettendo errori. Se qualcosa va storto – ha spiegato il canadese al portale formule1 – lui e la Red Bull creano sempre le condizioni migliori per rimediare. Durante il GP d’Ungheria avrebbe potuto limitare i danni: non doveva necessariamente vincere, ma lo ha fatto ugualmente. È così che affrontano la gara. Non si mettono sotto pressione e poi se la giocano fino alla fine”.

Max Verstappen, Oracle Red Bull Racing

C’è un altro elemento che fa pendere l’ago della bilancia nel campo di Verstappen: lo sviluppo della RB18 che sta andando sempre più in favore dello stile di guida dell’olandese. La cartina di tornasole di questa situazione è lo scadimento prestazionale in cui sta cadendo Sergio Perez che si trova sempre meno a suo agio via via che la vettura viene affinata.

Questa situazione ha totalmente svuotato il messicano dalle speranze iridate che per un periodo dell’anno ha covato. L’ex Racing Point è diventato nuovamente un fedele scudiero che serve al team per contenere la Ferrari e per racimolare qualche punto per tenersi in vetta anche nel campionato costruttori che non l’obiettivo principale di Milton Keynes. Considerando tutti questi elementi la strada verso il bis è tracciata su un crinale da cui si apre una dolce discesa.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing

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Diego Catalano