F1, 28 agosto. Regoliamoci Gran Premio del Belgio
Alla vigilia del Gran Premio, con lo scatto dei contendenti per il mondiale nel mezzo al gruppo e la nuova via di fuga in curva 1 che ha visto il ritorno della ghiaia, in molti si aspettavano che sarebbe successa la qualunque soprattutto. E invece tutti i piloti sono stati super corretti. Anzi, proprio il fatto di non poter più affrontare la prima staccata in leggerezza ha fatto godere tutti i tifosi di un’ottima partenza.
Detto ciò, un po’ di lavoro per i commissari c’è stato comunque.
Sicuramente, la sanzione assegnata nel finale di gara al pilota Ferrari è quella che ha influito di più sul risultato della corsa. Ma andiamo con ordine:
Partiamo proprio con quanto riguarda Charles Leclerc: il monegasco ha percorso la pit lane a 81 km/h, il che eccede il limite imposto di 80. E’ una violazione dell’articolo 34.7 del regolamento sportivo
Purtroppo il problema sulla vettura del monegasco nel momento in cui andava inserito il limitatore è innegabile; i commissari sono stati costretti ad assegnare 5 secondi di penalità del tutto in linea con gli episodi simili del passato. Va ricordato che in gara non si infliggono mai sanzioni economiche come accade invece al venerdì o al sabato, o come accaduto a Gasly durante i giri di schieramento (600€ ad Alpha Tauri). Questo per evitare che i piloti corrano troppi rischi dovendo poi far sborsare “solamente” del denaro al team.
Ma andiamo oltre. Anche Lewis Hamilton è finito sotto la lente di ingrandimento: questo per aver rifiutato di andare al centro medico nonostante il segnale si fosse attivato. E’ una violazione dell’articolo 26.14 del regolamento sportivo.
Come ben sappiamo, a bordo di ogni vettura c’è un sensore che rileva le forze G a cui un pilota è sottoposto. Superati determinati limiti esso si attiva e in caso di incidente il pilota deve presentarsi presso il centro medico appena possibile. In questo caso, l’inglese della Mercedes si è rifiutato di sottoporsi al controllo e non essendo la prima volta che accade in questa stagione, i commissari hanno deciso di infliggere un “warning” ufficiale, riservandosi di prendere azioni più severe in futuro qualora la cosa si verificasse di nuovo.
Ora, la frustrazione di Hamilton dopo l’incidente che l’ha messo fuori gara per causa sua è comprensibile, tuttavia un pilota professionista non dovrebbe mai rifiutare un check medico a riguardo della sua incolumità…
Ma non è finita: facciamo un passo indietro perché Max Verstappen ha dovuto presentarsi davanti ai commissari dopo la seconda sessione di prove libere per non aver rispettato le note del direttore di gara, il che è una violazione del codice sportivo internazionale.
Il tutto è accaduto al termine della sessione: l’olandese ha superato una vettura che si stava preparando ad effettuare una prova di partenza, il che non sarebbe niente di strano. Tuttavia, dopo aver fatto ciò, si è posizionato davanti all’avversario e ha effettuato lui stesso una prova, non rispettando così l’ordine di arrivo. Gli stewards, quindi, hanno deciso di infliggere lui uno warning ufficiale.
Proseguiamo: come detto all’inizio molti piloti si sono visti infliggere la penalità di partenza dal fondo dallo schieramento per aver sostituito parti della power unit, il che viola l’articolo 28.2 del regolamento sportivo.
In un primo momento si era creata confusione su chi avesse la precedenza a partire davanti tra chi aveva cambiato più parti (e quindi più posizioni di penalità) e chi meno. Ma la direzione gara prima della qualifica ha stabilito che sarebbe stata la sessione di prove ufficiali a definire l’ordine di partenza.
Tuttavia, Tsunoda è stato costretto alla partenza dalla pit lane. Questo perché sulla sua Alpha Tauri la PU è stata sostituita con una nuova tra qualifiche e gara (il che viola l’articolo 28.2) senza l’autorizzazione del delegato tecnico della FIA, scenario che rappresenta un’infrazione all’articolo 40.3
Da ultimo giusto una nota per quanto riguarda Haas: il team statunitense ha violato il coprifuoco nella notte tra venerdì e sabato. Per loro è la seconda volta delle due concesse in stagione; d’ora in poi non avranno più un “jolly” di questo tipo.
Autore: Alessandro Rana – @aleranaF1
Immagini: F1