Vincere ambedue i campionati di F1: questo l’unico obbiettivo del team Red Bull per la stagione 2022. Osservando entrambe le classifiche verrebbe da dire che il risultato sia in parte già acquisto. D’altronde il distacco maturato durante i primi tredici Gran Premi stagionali sulla Ferrari parla chiaro: ottanta lunghezze nel campionato piloti, novantasette in quello costruttori. Un margine facilmente gestibile considerando la competitività dei bolidi austriaci sommata al rendimento concreto di Max Vestappen, pilota oramai completo e maturo.
Senza considerare la solidità della squadra di Milton Keynes, capace di massimizzare i week end nonostante qualche problemino legato alla messa a punto della vettura che, in talune circostanze, ha inficiato negativamente sulle prestazioni. L’affidabilità, al contrario del Cavallino Rampante, ha subito una netta impennata positiva consentendo una performance costante. Senza contare i continui aggiornamenti effettivi che i tecnici capeggiati da Adrian Newey hanno proposto sulle RB18.
Ciò malgrado, a quanto pare, Christian Horner continua a nutrire un sentimento di preoccupazione nei riguardi della storica scuderia modenese. Lo fa in merito alle doti che il progetto F1-75 ha ampiamente sciorinato durante la prima metà del calendario.
Senza dubbio le parole di circostanza dello “Spice boy” vanno prese con le pinze. A quanto risulta alla redazione di FunoAnalisiTecnica, infatti, Red Bull ha già programmato con ampio margine la strategia concernete le gare future, sicura dei propri mezzi verso l’anelito tanto bramato.
La volontà è quella di annichilire gli avversari durante i prossimi due appuntamenti iridati, Spa-Francorchamps e Monza, per assestare il colpo di grazia e “distruggere psicologicamente” il team di Maranello cancellando i sogni iridati del competitor italiano.
Per farlo potranno avvalersi di una monoposto che ha dimostrato estrema competitività in determinate tipologie di tracciato, in grado di manifestare un certa superiorità in layout dove la velocità di punta assume un aspetto cruciale, data la bassa resistenza all’avanzamento prodotta dalle auto colorate blue racing.
Tuttavia la prudenza non è mai troppa, soprattutto in uno sport come la F1 dove ogni piccolo dettaglio è capace di spostare gli equilibri in campo. Christian lo sa e per questo cerca di tenere alta l’attenzione tenendo presente i tanti punti ancora a disposizione.
A tal proposito l’intenzione è quella di realizzare appena possibile la prima doppietta stagionale, potendo contare su Sergio Perez come perfetto scudiero, potenzialmente in grado di coprire le spalle al giovane talento di Hasselt.
Nel calderone mediatico, inoltre, rientra pure la Mercedes. Gli ex grigi hanno messo in atto un’ottima rimonta tecnica e l’intenzione è quella di “dare fastidio” ai contendenti al titolo. Sotto questo aspetto, alla luce dell’ansia di risultato che necessariamente investirà Ferrari nella presunta rimonta, Horner vede la squadra di Brackley come possibile alleata.
A margine dello scritto la congettura finale non può esimersi dall’estrema franchezza dei fatti. Per rientrare in lizza nella lotta al vertice il Cavallino Rampante deve necessariamente realizzare un’impresa. Binotto, team principal assai chiacchierato durante gli ultimi mesi, ha in mano ancora poche carte da spendere. Tuttavia, sebbene le difficoltà della risalita siano molteplici, alcune possibilità sono ancora presenti. Ne abbiamo parlato in mattinata attraverso uno scritto fruibile a questo link.
Il grattacapo più grosso, però, si chiama sempre Red Bull. Al riguardo le riflessioni di Horner, esperto fromboliere mediatico, non traggono certo in inganno l’ingegnere svizzero. D’altronde Mattia, esattamente come il resto del team, è consapevole che d’ora un avanti ogni minima battuta d’arresto andrebbe ad aggravare ulteriormente uno scenario, ahimè, in parte già compromesso…
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Oracle Red Bull Racing