Raramente una pole position suscita talmente poco entusiasmo per chi la conquista. Nonostante la seconda partenza al palo della stagione di F1, frutto dell’arretramento in griglia di Max Verstappen, le dichiarazioni a caldo di Carlos Sainz e il suo linguaggio del corpo sono mesti. Il distacco rifilato dal campione del mondo olandese alla Ferrari numero 55, di oltre sei decimi, è sbalorditivo quanto inquietante se correttamente contestualizzato.
Max ha effettuato solo un run in Q3 e, in relazione alla penalità in griglia, si fa fatica ad immaginare che sia stato il giro della vita dato che alla fine sarebbe valso comunque la 15esima casella sullo schieramento di partenza. La performance di Verstappen nel corso dell’intero weekend è stata finora sbalorditiva al punto che alcuni suoi colleghi come Pierre Gasly non hanno esitato nel dichiarare che Max sia di un altro pianeta, almeno in questo weekend.
Che il circuito di Spa-Francorchamps sia selettivo è cosa risaputa, ma il distacco inflitto al team mate è imbarazzante (poco meno di otto decimi, nda) considerando che la sessione di qualifica si è svolta completamente in condizioni di asciutto.
Se le previsioni della vigilia erano comunque favorevoli alla RB18 per la superiore efficienza aerodinamica rispetto alla concorrenza, sin da ieri ha impressionato anche la velocità nel settore centrale della pista belga, teoricamente più consono alle caratteristiche della F1-75.
Anche il sempre positivo Leclerc, nelle dichiarazioni a caldo, ha ceduto allo sconforto difronte a prestazioni evidentemente irraggiungibili messe a segno dal rivale per il titolo. Lo scrivente non ha memoria di un weekend di gara in cui il quindicesimo classificato al sabato sia considerato il principale indiziato per la gara della domenica.
Al netto dell’enorme talento del fuoriclasse di Hasselt, un vantaggio cronometrico cosi ampio rispetto al resto dello schieramento può dipendere anche dalla power unit evoluta nella parte ibrida installata solo sulla Red Bull dell’olandese. Se così fosse, il vantaggio prestazionale sarebbe preoccupante per i competitor, Ferrari in primis che ha omologato la quinta power unit proprio per far debuttare l’evoluzione del propulsore 066/7 aggiornato nelle sue componenti ibride.
Dal punto di vista cronometrico il confronto tra Charles e Max nel corso delle qualifiche ha poco significato in quanto entrambi hanno svolto un programma di lavoro fortemente condizionato dalle penalità ricevute. Tuttavia non si può trascurare che sinora il weekend di Leclerc sia stato davvero anonimo, privo di acuti che possano far ipotizzare a un potenziale gelosamente nascosto tale da poter competere con la RB18 di Verstappen in gara.
La pole a “tavolino” di Carlos Sainz potrebbe essere una gioia passeggera rispetto allo sviluppo della gara. Grazie alla perfetta scia fornita da Leclerc, Carlos ha potuto contare su un plus di velocità massima sul rettilineo del Kemmel nel primo run della Q3, senza il quale difficilmente avrebbe potuto conquistare la pole. Un perfetto lavoro di squadra di non facile realizzazione come evidenziato in negativo dal fallimentare tentativo del duo Alpine.
Gioco di squadra che non è stato messo in opera dal duo Red Bull, confidenti di poter superare agevolmente in pista la Ferrari numero 55. Per l’ennesima volta le dichiarazioni della vigilia del team principal Ferrari sono state quantomeno incaute. La possibilità di vittoria per entrambi i piloti della rossa pronosticata dal manager italosvizzero è stata ridimensionata da Verstappen che senza grande sforzo ha “bullizzato” la concorrenza interna ed esterna al team anglo-austriaco.
La prestazione di ieri di Max è stata una doccia gelata per gli uomini di Maranello, anche in ottica del gran premio d’Italia nel tempio della velocità di Brianzolo. Le temperature leggermente previste in rialzo nel corso della gara odierna lasciano sperare in migliori performance specie nel secondo settore, segmento del circuito in cui la F1-75 potrebbe tornare a fare selezione sulla concorrenza.
Per la prima volta nel corso della stagione la Ferrari è in difficoltà in termini di pura performance come confermato dal Laurent Mekies sui canali ufficiali del Cavallino Rampante: “La Red Bull stava sicuramente volando, Max stava volando. Come sapete, sia Max che Charles erano fuori dalla gara per la pole position a causa delle rispettive penalità per la PU. Quindi alla fine la gara sarebbe stata tra Carlos, Checo e la Mercedes, ma in realtà in qualche modo c’era anche l’Alpine”.
In merito al perfetto gioco di squadra che il duo Ferrari ha replicato anche sul leggendario tracciato belga, il direttore sportivo della storica scuderia italiana ha confermato che sia stato decisivo ai fini della conquista della pole position da parte di Sainz.
In ottica gara, il manager transalpino è consapevole che sarà un pomeriggio difficile: “Le Red Bull sono veloci, quindi sarà una battaglia molto dura con Carlos e Checo. Dall’altra parte, probabilmente Max e Charles cercheranno di rimontare e di risalire la china, per cui domani sarà sicuramente una gara strategica e cercheremo di conquistare più punti possibili”.
Quel che è certo è che tra poche assisteremo a uno spettacolo unico, con i due rivali per il titolo ingaggiati in una inedita gara di rimonta in cui sarà possibile apprezzare le loro indiscusse qualità nel corpo a corpo e la velocità di risalita prima del pit. Per quanto concerne il gruppo di testa, sarà fondamentale acquisire un margine importante nelle prime fasi di gara proprio su Max Verstappen e utilizzare il migliore piano tattico tenendo conto che su questo circuito la Safety Car è un ospite quasi fisso…
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1, Oracle Red Bull Racing