Una ripresa di campionato F1 atta a riconfermare le gerarchie lasciate in “sospeso” a causa della pausa estiva: Max Verstappen l’aveva detto, abbassare la guardia adesso sarebbe un errore madornale, e difatti il team Red Bull non ha disatteso le aspettative, imponendo in maniera magistrale la propria supremazia durante il gran premio del Belgio.
Il circuito di Spa Francorchamps ha visto ben due RB18 sul podio, con una sola Ferrari ad occupare il gradino più basso (la F1-75 di Carlos Sainz): encomiabile rimonta per l’attuale campione del mondo in carica (che sembra guidare una macchina da guerra più che una macchina da corsa), ma nel contempo ancora tanta difficoltà per il suo compagno di squadra Sergio Perez (la cui gara si è conclusa con un ampio distacco di circa 18 secondi).
Difatti si può dire che oggi più che mai Checo sia completamente annichilito dalle brillanti prestazioni di Max: pilota del giorno, giro veloce e primo classificato nonostante la partenza in quattordicesima posizione (sebbene il miglior tempo in qualifica fosse comunque il suo).
D’altronde l’olandese dopo appena un giro era già in ottava posizione, successivamente in terza durante l’ottavo, per poi “concludere” definitivamente davanti a tutti gli altri al dodicesimo. Che dire, un’inaffondabile garanzia.
La sua però è stata una rimonta tutt’altro che scontata, considerando i vari crash a cui abbiamo assistito principalmente in partenza: tra Lewis Hamilton che chiude Fernando Alonso (con conseguente fumata bianca e perdita d’olio per il primo),
e Nicolas Latifi in testacoda completamente da solo, impattando su un ignaro Valtteri Bottas (causa poi dell’ingresso della safety car), è stato piuttosto complesso tenere sotto controllo e gestire tutti gli imprevisti.
Difatti a suo avviso: “È stato un primo giro piuttosto frenetico in cui ho cercato di stare fuori dai guai, tra le tante cose stavano succedendo davanti a me… Ma quando siamo riusciti a rimetterci in sesto dopo la safety car, la macchina oggi andava sui binari.
Sono riuscito a scegliere i posti giusti in cui provare i sorpassi, e siamo anche riusciti a gestire le gomme, ed è per questo che abbiamo rimontato. Dopodiché una volta arrivato in testa, ho dovuto pensare a gestire il tutto. Ma il weekend nel complesso è stato incredibile”.
Nonostante poi sia stato lui stesso ad ammettere che non si aspettava potesse andare in maniera così tanto positiva: “È stato un weekend che non avrei neanche potuto immaginare, però ne vogliamo altri così: dobbiamo continuare a lavorare così”.
Adesso testa alla prossima, ma con la dovuta calma: “Vedremo cosa riusciremo a fare a Zandvoort, intanto oggi voglio godermi la giornata”. Un appuntamento, il prossimo, che sta molto a cuore a Max proprio perché si disputerà in casa sua, sotto lo sguardo del suo fedele Orange Army.
Di tutt’altra pasta il mood di Checo, che seppur contento per il bel risultato di squadra, non riesce a trovar conforto nel secondo gradino del podio: “Speravo in qualcosina di più perché era una buona opportunità… Ma Max oggi volava, era su un altro pianeta, assolutamente intoccabile.
Specialmente il mio primo stint è stato piuttosto scarso per il degrado, però comunque un risultato molto buono per il team visto che quest’oggi siamo riusciti a portare a casa tantissimi punti, il che è importante, ma guardiamo avanti”.
Tra l’altro Checo è stato fortunatamente solo spettatore del contatto avvenuto tra Hamilton ed Alonso, di cui dice: “È stato un po’ un caos alla prima curva: brutta partenza, ho perso delle posizioni, ma poi sono riuscito a recuperare alla curva 5… Un primo giro molto frenetico con parecchi contatti”.
Insomma, come la più consolidata delle classiche tradizioni per il toro, un weekend da incorniciare per Max e nel contempo da archiviare per Sergio.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing F1, Max Verstappen, Sergio Perez