Formula 1

Gp Belgio 2022/Analisi on board Fp1: una Ferrari bilanciata si affida alla raccolta dati

F1. Ferrari ci proverà: questo l’obbiettivo comune che attualmente vige nella testa di piloti tecnici e ingegneri. Il recupero su Red Bull si attesta come impresa ardua. La scuderia di Milton Keynes vanta un lauto vantaggio in ambedue le classifiche iridate e considerando la solidità espressa durante la prima parte della stagione, sebbene con nove round da disputare la matematica non condanna il Cavallino Rampante, diminuire il gap resta come detto assai complicato.

Ciò malgrado nessuno si arrende. Leclerc, nella giornata di ieri, ha espresso la sua volontà nel provarci sino in fondo. Le sue parole, fruibili attraverso uno scritto dedicato a questo link, raccontano un talento pronto a dare il massimo, gara per gara, senza esclusione di colpi. Stesso discorso per Sainz. Lo spagnolo ha recentemente dimostrato un’ottima competitività, figlia di un feeling con la vettura che finalmente è arrivato.

ala posteriore che sarà utilizzata sulle Ferrari F1-75 a Spa-Francorchamps

Per il quattordicesimo round del mondale 2022, la squadra di Maranello si è presentata in Belgio con un assetto ben precisa. Il layout di Spa-Francorchamps prevede lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza, dove la necessità di produrre un basso livello di drag impera. Per questa ragione, sulla F1-75, verrà utilizzata un’ala posteriore a basso carico.

Come possiamo osservare nell’immagine precedente, la specifica scelta è quella di Baku, ulite per “recuperare” velocità di punta e gareggiare con le velocissime RB18. Prendendo in esame la foto, notiamo come rispetto alla versione proposta in Azerbaijan sia comparso un nolder aggiuntivo posto sul bordo d’uscita. Lo scopo è quello di innalzare la downforce tramite un “costo” esiguo in termini di resistenza all’avanzamento.

Per quanto riguarda l’avantreno, grazie agli scatti realizzati durante la mattinata dalla redazione di FunoAnalisiTecnica direttamente in pit lane, rileviamo due configurazioni differenti che, i piloti, testeranno già dalla prima sessione di prove libere.

Il confronto fotografico mette in risalto due piccole discrepanze aerodinamiche che vanno a generare un carico sviluppato all’anteriore lievemente dissimile. La variazione si regista nel solo ultimo flap, dove la versione più carica si mostra con una corda maggiorata nella zona centrale (foto a sinistra).

Per quanto concerne il lato motoristico, Ferrari ha deciso di implementare una nuova Power Unit sulla vettura numero 16. Il provvedimento in questione garantirà a Leclerc un plus di potenza stimabile attorno ai 10Cv, grazie alle nuove componenti ibride aggiornate MGU-K e batterie. Clicca qui per maggiori info.


F1. Gp Belgio 2022: live on board Fp1

A pochi minuti dall’inizio della sessione un aggiornamento sulle condizioni meteorologiche. Una fitta ma leggera pioggia si è abbattuta sul tracciato. Ciò nonostante l’asfalto non sembra molto bagnato. La sessione è iniziata. I ferraristi scendono in pista ambedue con le Intermedie. Si procede in Engine 11 svolgendo vari constant speed. Il cambio è settato su GX position 3. Realizzato l’installation lap, le due rosse tornano ai box per montare le Hard.

Le due F1-75 tornano a calcare l’asfalto. Si passa alla modalità Engine 5, per realizzare un primo ma prudente tentativo push. Si utilizza nel mentre il comando Warm Up, per facilitare l’attivazione dei compound. Il sistema DRS non verrà utilizzato per le prime tornate, praticando diversi K1 Test sul rettilineo del Kemmel per simulare una condizione da gara. La configurazione ibrida è molto blanda.

Dalle prime immagini, malgrado le mescole Pirelli a banda bianca non offrano un alto grip, l’handling delle Ferrari sembra abbastanza buono. Solo qualche piccola correzione nelle curve più lente. Il programma di lavoro prevede ancora 2 giri senza l’utilizzo dell’ala mobile. Adami elargisce il primo suggerimento a Sainz, consigliando traiettorie migliori in curva 1, 5 e 10. Poi aggiunge di centrare l’apice alla 14. Dalla radio di Charles, al momento, non arrivano messaggi particolari sulla guida.

lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari), in azione durante le Fp1 in Belgio

Completato il primo step si passa ora ad una modalità leggermente più spinta, Engine 4, combinata all’uso del DRS. Messi alle spalle 5 passaggi i piloti del Cavallino Rampante alzano il piede per compiere un cool down prima di testare nuovamente le vetture. Ancora due tornate prima di rientrare ai box. Il primo run termina con un ulteriore test a velocità costante.

La prima sgambata è stata utile per verificare le condizioni della pista in relazione al set-up studiato al simulatore. I feedback dei ferraristi sembrano positivi. All’intento del garage si discute su possibili cambi di carico sviluppato all’anteriore da mettere in pratica nel secondo run. A livello sospensivo, per il momento, pare non ci siano variazioni all’orizzonte.

Giunti a meta della sessione la numero 55 torna in pista. Questa volta la monoposto italiana monta le coperture Soft. Attraverso gli on board notiamo come Carlos abbia scelto una configurazione un pelo più carica rispetto al compagno. L’iberico parte ora con il giro secco. Una piccola indecisione in curva 1 non sembra limitare la trazione in discesa verso l’Eau Rouge. Interessante la combinazione di mappature applicata nel T3 attraverso l’uso del toggle dietro il volante.

Dopo il primo passaggio Sainz usa la modalità Engine 1, con l’obbiettivo di attuare un test più probande sull’endotermico. Anche Leclerc scende in pista con le mescole più efficaci del lotto. A quanto pare, il piccolo ritardo rispetto al compagno, è dovuto ad una piccola modifica sospensiva richiesta in extremis dal monegasco. Nel mentre il madrileño è costretto ad alzare il piede per il traffico.

la concentrazione di Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) prima di scendere in pista

Magnussen resta a piedi in curva 1 per un problema tecnico. La direzione gara decide di stoppare la sessione per consentire ai commissari di ritirare la Haas in tutta sicurezza. Le due auto modenesi, pertanto, prendono la via della pit lane come le restanti monoposto del lotto.

L’imprevisto cambia i piani della Ferrari. Viene chiesto a Charles se intende verificare nuovamente la vettura in assetto da qualifica o se preferisce passare alle prove high fuel. Il monegasco sceglie di imbarcare un alto quantitativo di carburante e dedicarsi al passo gara. Stesso provvedimento per Carlos.

Come preannunciato entrambe le F1-75 vengono caricate di benzina. L’obbiettivo è quello di realizzare, nei restanti 10 minuti delle Fp1, diversi test in ottica gara. Pneumatici Medium nuovi di pacca per Leclerc, mentre Carlos realizzerà le prove con le Scrub Soft dello stint precedente. Mappatura ibrido settata su Soc 6 per le quattro tornate ancora disponibili visto il poco tempo a disposizione.

Un po’ a sorpresa inizia a piovigginare. Lo rende noto Sainz in radio. Adami conferma e aggiunge che le condizioni peggioreranno nell’arco di poco. Marcos suggerisce molta prudenza al voltante nel T3, dove sembra che si stia abbattendo un forte ed improvviso acquazzone. Il meteo peggiora ma le rosse, al momento, restano in pista.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 durante le Fp1

Happy to box“: il messaggio si ascolta dalla radio dello spagnolo che preferisce tornare immediatamente in garage. Al contrario il monegasco preferisce continuare a girare ancora un pò. Tuttavia, dopo aver commesso un paio di lunghi nel T2, viene richiamato in pit lane valutando del tutto inutile continuare.

Le conclusioni che si possono trarre da questa prima sessione di libere non sono molte. Ferrari ha concentrato il suo lavoro sulla comprensione della vettura in merito al comportamento in pista. Malgrado le temperature basse e il tracciato ancora verde, il bilanciamento è parso buono. I riscontri cronometrici non sono da tenere in particolare considerazione, visti i differenti programmi di lavoro effettuati dai team.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari