Formula 1

La F1 si aggrappa alla Ferrari per evitare un mesto epilogo

La trasferta asiatica non evoca dolci ricordi per la Ferrari. Nel recente passato, Maranello, convinta di poter dire la sua contro la Mercedes, ha visto infrangersi i sogni di gloria quando la F1 si è spostata al di là degli Urali. Sia nel 2017 che nel 2018, difatti, un arrembate Sebastian Vettel si dovette piegare alla dura realtà che prese le sembianze di una Mercedes e di un Lewis Hamilton che si ripresentarono più carichi che mai dopo la pausa estiva.

Con attore protagonista diverso, il copione sembra ripetersi in questo 2022. Anche se Milton Keynes ha preso a randellare la concorrenza già prima che le fabbriche si fermassero per il blocco agostano imposto dal regolamento della F1. Man mano che si succedono le gare, in effetti, la Red Bull vede il traguardo avvicinarsi.

Con una forbice che continua ad allargarsi, i vicecampioni del mondo possono programmare per bene le rotazioni dei propulsori riuscendo a non subire l’effetto negativo delle penalità. Un po’ quello che Mercedes faceva l’anno scorso quando poteva rimontare dal fondo della griglia grazie ad una power unit più fresca e maggiormente “spremibile”.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – GP Belgio 2022

F1. Red Bull: il vantaggio permette scelte più comode

La sostituzione del motore a cui è andato incontro Verstappen a Spa non è stata una mossa atta a proteggersi dalla Ferrari che aveva introdotto l’ennesimo elemento sulla Rossa n°16 di Charles Leclerc. La cosa è derivata da una strategia ben delineata, studiata a tavolino col fine di far spalancare un cratere in punti sugli avversari.

Avevamo programmato già prima della pausa estiva di sostituire il motore sulla vettura di Verstappen – ha candidamente ammesso Helmut Marko, super consigliere della franchigia che sta guidando in classifica – Credevamo che questo avrebbe messo Max nella condizione di conquistare almeno dei punti. Pensavamo che sarebbe stato possibile puntare al podio. Jos era il più fiducioso di tutti, credeva che avrebbe vinto. A Spa serviva un motore potente e ormai, dallo scorso anno, possiamo dire di disporre della stessa potenza degli altri”.

Con 98 punti di vantaggio su Leclerc e 93 su un Perez intenzionato a chiudere la stagione sul secondo gradino del podio, Max vede la bandiera a scacchi avvicinarsi a grandi falcate. Proprio i virtù di ciò l’ex pilota austriaco si lancia in previsioni piuttosto desolanti per i rivali e per la F1 che sarebbe costretta ad un finale di stagione col verdetto più succulento giù scritto e consumato. Alla faccia di chi immaginava un mondiale più combattuto e per il quale Liberty Media ha preteso una rivoluzione senza precedenti.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Gp Belgio 2022

F1. Ferrari ultimo baluardo per evitare un epilogo noioso

A Zandvoort dovremo cercare di qualificarci molto bene perché sorpassare sarà difficile. Siamo in un buon stato di forma e nella condizione di non dover vincere tutte le gare. Se arrivare alla vittoria potrebbe essere complesso – ha chiosato Marko allora sarà giusto accontentarsi di conquistare dei buoni punti. Mancano ancora otto gare. Dobbiamo vincerne altre due o tre per essere sicuri di ottenere il campionato”.

Se questi trionfi arrivassero tra Olanda, Italia e Singapore la Red Bull ammazzerebbe la stagione esattamente come era in grado di fare Mercedes agli albori dell’era turbo-ibrida. Non un segnale incoraggiante per la “F1 2.0” che si aggrappa alla Ferrari per non vedere archiviata anzitempo un’annata sportiva che si preannunciava combattuta ed incerta e che, da Imola in avanti, è stata marchiata a fuoco dal toro che carica.


Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Scuderia Ferrai F1, Oracle Red Bull Racing

Vedi commenti

  • La F1, aka la FIA e i "dipendenti" di Toto hanno falciato Ferrari sperando di beccare RB e avvicinare Mb. Risultato: RB immensamente più forte di prima e MB sempre a 30s e cmq dietro Ferrari. Si vergognino e basta, si "godano" un campionato ufficialmente MORTO, mentre prima era già in coma (colpe Ferrari in quel caso, sia chiaro!). E il "bello" è che han di fatto reso MORTO anche quello 2023 così facendo, con Mb che non sa come impostare la vettura 23 e Ferrari che non potrà più provare a non rendere un monologo bibitaro il campionato dovendo "buttare" l'erede della 75 con ste norme FARSA. Dopo 7 anni di dominio vergognoso (ottenuto come abbiamo visto BENE) ecco che ne nasce uno nuovo per quanto speravano di fare l'opposto. Dei SGENI, come direbbe Alonso...

    • La TD39 è andata in vigore a Spa. Nelle precedenti 13 gare la Ferrari ha accumulato un ritardo enorme a causa di errori dei piloti, strategie rivedibili e affidabilità da vetreria di Murano.
      Nell'analizzare le cose mi atterei ai fatti piuttosto che ad una narrazione tossica che vuole Mercedes burattina in una F1 che non si sa quali interessi avrebbe a vessare Ferrari.

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Pubblicato da
Diego Catalano