Formula 1

Performance rating: l’analisi comparativa rende merito ai target sfidanti della F1-75

La lunga sosta della F1 dopo il “triple header” Belgio-Olanda-Monza rappresenta il momento ideale per analizzare, attraverso i dati ufficiali della FIA, il livello di performance espresso dalle nuove monoposto ad effetto suolo da un punto di vista qualitativo. La storia del motorsport insegna che la sola prestazione non è garanzia di successo, come ampiamente dimostrato dalla Scuderia Ferrari dopo due terzi della stagione.

Secondo le previsioni di diversi progettisti, il nuovo concept aerodinamico disciplinato dal regolamento tecnico 2022 avrebbe dovuto portare alla realizzazione di monoposto più lente di almeno tre secondi rispetto alla precedente generazione. Gli ingegneri di tutti i team sono riusciti a sviluppare progetti tecnici dalle prestazioni superiori rispetto alle più ottimistiche previsioni. Nonostante il quadro normativo offrisse poco gradi di libertà, i tecnici dei team hanno realizzato monoposto dalle filosofie molto diverse.

Le linee di Red Bull, Ferrari e Mercedes sono facilmente distinguibili anche dal pubblico meno esperto perché figlie di diverse interpretazioni del nuovo regolamento. Le classifiche iridate certificano l’operato complessivo dei team, dall’area tecnica alle operazioni in pista fino al rendimento dei piloti. Tuttavia il potenziale di un progetto è chiaramente misurabile nelle sessioni di qualifica del sabato, in cui tutti i parametri operativi delle monoposto sono massimizzati per il conseguimento della migliore posizione sullo schieramento di partenza.

F1.La rivoluzione tecnica ha un vincitore insospettabile

Limitando il perimetro di analisi ai top team, il comparto tecnico del Cavallino Rampante ha sfruttato l’opportunità concessa dalla rivoluzione regolamentare meglio di chiunque altro. Il giudizio si basa sulla comparazione delle performance realizzate in qualifica nel 2022 rispetto a quelle della scorsa stagione. Nell’analisi realizzata da FormulaUnoAnalisiTecnica sono prese in esame le sessioni di qualifica svolte nelle medesime condizioni metereologiche.

Pertanto non sono state considerate le qualifiche bagnate di Imola, Montreal e Silverstone così come quelle dell’Australia e Miami, tappe non presenti nel calendario 2021. Lo step prestazionale della F1-75 è invidiabile almeno su giro secco. La monoposto della storica scuderia italiana è riuscita a replicare le performance della SF21 in diversi round. Nell’ultima qualifica di Monza, Leclerc è riuscito a realizzare un tempo inferiore di tre decimi rispetto alle qualifiche del 2021.

Confronto dei tempi realizzati in qualifica dalla F1-75 rispetto alla SF-21

Per comprendere appieno il valore del lavoro svolto dall’area tecnica di Maranello è sufficiente comparare il medesimo esercizio sui rilievi cronometrici di Red Bull e Mercedes.

Come premesso nell’introduzione, lo scopo di tale analisi non assegna alcun titolo, tuttavia aiuta a comprendere l’enorme balzo prestazionale del team Ferrari. E’ innegabile che i tecnici del Cavallino Rampante abbiano iniziato a lavorare con largo anticipo al progetto 2022. La scarsa competitività espressa nel biennio 2020/2021 ha convinto il management della GES a fare all-in sulla stagione 2022.

E’ altrettanto doveroso sottolineare che Red Bull abbia saputo sviluppare un progetto vincente nonostante sia stata ingaggiata nella serratissima lotta con Mercedes fino a Dicembre della scorsa stagione. Il gap prestazionale della RB18 rispetto alla monoposto che ha regalato il primo titolo mondiale a Max Verstappen è più marcato.

Tale evidenza è dovuta principalmente a due fattori: il termine di paragone (la RB16B, nda) era una monoposto vincente, al contrario della SF21. In secondo luogo la RB18, nella prima parte di stagione, ha dovuto fare i conti con un evidente “sovrappeso” molto penalizzante specie a serbatoi scarichi.

Confronto dei tempi realizzati in qualifica dalla RB18 rispetto alla RB16B

Per quanto riguarda Mercedes, il confronto tra la W13 “B” e la W12 è stato a tratti imbarazzante. L’originale linea del corpo vettura priva delle “pance” meglio conosciuta come zero-pods, non ha replicato in pista gli entusiasmanti valori rilevati nelle simulazioni in fase di progettazione. Sin dai test invernali, la monoposto anglo-tedesca ha evidenziato un accentuato pompaggio verticale (porpoising, nda) che ne ha limitato il potenziale.

Gli ingegneri di Brackley hanno impiegato metà stagione per stabilizzare il comportamento della monoposto senza innescare il porpoising. Il fenomeno è stato particolarmente penalizzante in assetto da qualifica, pertanto il gap della W13 “B” rispetto alla progenitrice iridata è il più ampio rispetto agli altri competitor.

Confronto dei tempi realizzati in qualifica dalla W13”B” rispetto alla W12

E’interessante osservare che il gap in qualifica rispetto alla scorsa stagione non è mai stato inferiore al secondo e due decimi.

F1. L’analisi comparativa rende merito ai target sfidanti della F1-75

L’entità del progresso prestazionale della Ferrari è ancora più evidente se confrontato con i rivali di Red Bull e Mercedes. Nella successiva illustrazione sono rappresentati in un unico grafico i distacchi in qualifica di Red Bull, Ferrari e Mercedes rispetto ai rilievi cronometrici dello scorso anno limitatamente ai circuiti presi in esame.

La maggiore competitività di Mercedes e Red Bull rispetto a Ferrari nel corso della stagione 2021, favorisce il performance rating del team di Maranello. Inoltre il progresso della Power Unit Ferrari concorre in modo sensibile al salto prestazionale della rossa, come hanno dimostrato le lusinghiere prestazioni di Alfa Romeo e Haas nelle prime fasi della stagione.

Gap rispetto al tempo delle qualifiche 2021

Dall’analisi comparativa emerge l’enorme progresso espresso della F1-75 in proporzione a quello dei rivali in alcuni circuiti in cui le vetture del Cavallino Rampante avevano sofferto non poco nel 2021. In Spagna le recenti monoposto della scuderia modenese soffrivano terribilmente nel terzo settore del circuito di Barcellona, accusando distacchi abissali che vanificano il giro secco in qualifica.

Ancora più marcato è il miglioramento apprezzato al Paul Ricard, circuito più ostico della stagione 2021 per la SF21. In ultima analisi si riporta il gap medio rispetto alle qualifiche dello scorso anno. Anche questa vista offre la percezione del grande lavoro effettuato dagli Ingegneri dell’area tecnica Ferrari.

Gap medio rispetto alle qualifiche del 2021

L’analisi riportata nello scritto non intende assegnare un giudizio diverso da quanto recitano le classifiche iridate. Il successo nel motorsport è la logica conseguenza di tanti fattori: affidabilità, strategie, talento dei piloti solo per citarne alcuni. Intendiamoci, se Red Bull e Verstappen stanno dominando in lungo e in largo il mondiale nonostante il prepotente ritorno alla competitività delle monoposto del Cavallino Rampante, le evidenze riportate nello scritto avvalorano ulteriormente il valoro svolto dagli uomini capitanati da Christian Horner.

Tuttavia la prospettiva offerta da FormulaUnoAnalisiTecnica è un doveroso riconoscimento al lavoro sodo svolto dagli Ingegneri Ferrari, basato su dati oggettivi. Lavoro che meriterebbe di essere ricompensato da altre vittorie di tappa nell’ultima parte della stagione 2022.


Autore e infografiche: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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  • a giocare coi numeri si può tirare fuori di tutto, ma questo rasenta più la numerologia che un confronto con qualche significato. i numeri che valgono in pista sono quelli assoluti, non quelli relativi all'anno scorso dove la ferrari correva con un rottame.

    • I numeri danno delle tendenze. Che abbiamo evidenziato. Altrimenti vale tutto, si relativizza ogni cosa e ogni analisi risulta superflua. E' nostro compito mostrare degli andamenti che diventano evidenze se ben costruiti. Ed è questo il caso.

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Pubblicato da
Roberto Cecere